Punta dritta dritta al cuore e fa male. Adoro il POV di John, adoro quando si distrugge da solo o lo distruggono gli altri.
Davvero ben scritta, riesci a far provare il dolore del protagonista.

Davvero intensissima.
MI ha colpito moltissimo e l'ho trovata realistica. scoprire all'improvvise di poter riempire un vuoto con una sensazione dolorosa..è un meccanismo terribile ma che molte volte scatta.
Ci sono quelli che si rifugiano nel lavoro, quelli che cadono in depressione e non si muovono più. altri, il nostro john, cercano di sfuggire. come? attraverso l'alcool e poi scoprire che il dolore può accecarti..per un istante scoprire che ti fa sentire più vivo, meno vuoto.
Davvero bella, molto triste ma molto sentita

a presto

È molto bella, purtroppo fin troppo vera, tagliente come i cocci di vetro di cui parla.

E' incisiva, veloce, familiare. Fa quasi più male che faccia meno male. Non deve cambiare, deve tutto rimanere agli istanti iniziali di dolore bianco. E' solo John eppure Sherlock c'è, John non sarebbe mai stato così impietoso senza avere conosciuto il consulente detective. Fa male, parecchio. In pochissime righe fa veramente male, sei molto brava.

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