Recensioni per
Hush. Whisper low.
di Yoko Hogawa

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/06/12, ore 14:58

L'ho letta tre volte stamattina, per assorbire bene tutti i particolari, le atmosfere ed i dialoghi. Quindi mettiti comoda perché la recensione sarà lunga, anche se probabilmente inadeguata alla bellezza che hai scritto.
La prima cosa che mi ha colpito è stata la descrizione di come la vita di John sia andata avanti, quasi per forza di inerzia, ma è andata avanti, perché i corpi umani sono fatti così: devono nutrirsi, bere e dormire anche se la mente non vorrebbe e nei primi mesi della caduta John sembra proprio trascinato avanti nella vita dalle sue necessità fisiologiche in una routine sempre uguale a se stessa.
John rifiuta e teme il sonno, eppure è proprio qualcosa di onirico che si insinua nella sua quotidianità artefatta: frammenti di uno spettro che dovrebbe essere morto. Da qui in poi la tua narrazione cambia e vira fortemente verso atmosfere oniriche: leggevo e mi sembrava di camminare in un sogno.
Hai descritto alla perfezione con questa metafora "ogni organo del suo corpo si bloccò e si contorse" l'esplosione dei sentimenti dentro l'anima di John. Ed è come un Big Bang, che ti costringe a ricominciare tutto da capo, a passare un bel colpo di spugna su quel poco che avevi messo da parte, su quelle deboli illusioni di aver sepolto e dimenticato, con lui, tutte le emozioni che lo stare con lui comporta. Lo sfogo del dolore e della rabbia è descritto in maniera fisica e viscerale e questa è stata la parte della storia dove ho letteralmente trattenuto il fiato per la sua intensità.
E poi una nuova routine si instaura, ma completamente diversa sia dai mesi di limbo che John ha vissuto, ma anche del periodo pre-caduta, perchè nonostante il ritorno di Sherlock, il solco lasciato nell'anima di John è troppo profondo, nemmeno lui immagina quanto, e ci vogliono mesi perchè le cose migliorino. Non so se in effetti "migliorano", ma di sicuro cambiano: cambiano i sentimenti di John, nell'attimo in cui si rende conto che potrebbe essere geloso, e riaffiorano sentimenti già esistenti e di cui non aveva consapevelozza, prima che Sherlock gli fosse sottratto in modo così doloroso e violento.
E i gesti che descrivi, quel dolce sfiorarsi, quegli atteggiamenti complici privi di parole sono così giusti, così veri... che alla prima lettura ci sono cascata per intero, dalle dita dei piedi alla punta dei capelli. Non sono stata abbastanza sottile (guardo, ma non osservo) per cogliere i frammenti e le briciole di pane che hai disseminato nel racconto come una novella Richard Brook, pertanto sono andata a sbattere contro il finale della storia in maniera piuttosto dolorosa ed è riemersa forse quell'atmosfera da sogno, o meglio, da allucinazione. John ha costruito per sè la più dolce delle illusioni per non crollare, perché una volta conosciuto Sherlock non ha più potuto staccarsene: Sherlock lo possiede totalmente e non se ne andrà. Può essere solo uno scherzo della mente, ma non se ne andrà.
L'ultima scena mi ha riportato alla mente il film "Nascosto nel buio", in particolare l'ultima inquadratura. Se non l'hai visto buttaci un occhio.

Recensore Veterano
09/06/12, ore 14:30

Fantastica, davvero. Non so cosa dire. Mi sento piuttosto scombussolata per articolare qualcosa di decente. 
Scrivi in una maniera grandiosa. Devo dire che durante la lettura non ero tranquilla...certo Sherlock era tornato però c'era quel qualcosa che non tornava, qualcosa di strano. Era tipo una sensazione sotto pelle. E credo che per far provare ciò tu sia una maga delle parola e delle emozioni. 
Il fatto che questo sia il prequel di un lavoro già in formazione mi consola perchè non posso proprio immaginare che cosa potrebbe succedere 3 anni dopo la famosa caduta e quindi durante il "vero" ritorno in vita canonico >-< 
Il dolore di John per aver dimenticato l'anniversario mi ha straziata...La cosa che credo mi sconvolga di più forse è stata anche la sua solitudine; perchè al di là di Lestrade che cerca di essere un buon amico John è stato davvero solo e disperato per non aver capito di vivere un anno nella menzogna da lui stessa creata. 
Alla fine sono stata prolissa anche io xD 
Però non ottengo minimamente i tuoi risultati! Tranquilla io amo le storie da 24-30-1000 pagine di word quindi continua così che mi fai felice :) 

Recensore Veterano
09/06/12, ore 14:08

Okay. Non so se odiarti o fare una statua in tuo onore. 
Questa fanfiction è dannatamente perfetta. 
In primo luogo per il tuo modo di scrivere che è veramente coinvolgente e scorrevole, e poi, ovviamente per la storia in sè, che mi ha tanto ricordato Fight Club e Shutter Island, due dei miei film preferiti (: 
Hai fatto un ottimo lavoro, appena ho iniziato a capire come la storia sarebbe andata a finirie mi veniva da piangere ;____;
E la scena finale mi ha uccisa, sob :'D
Veramente, veramente bella, compliemti (: 
A. 

Recensore Master
09/06/12, ore 12:13

Mi hai uccisa in ogni modo in cui una persona può essere uccisa non fisicamente. Dirti che mi è venuto da singhiozzare mentre leggevo è sicuramente un eufemismo. E' quella sorta di malinconia - no, altro che malinconia, è proprio dolore vero e proprio - che mi ha accompagnato - me, John, gli altri lettori - per tutto la fanfiction e che alla fine straborda, come se avessi aperto un vaso di Pandora, è la sofferenza più grande dai tempi di "Alone on the water". E' un lavoro assolutamente fantastico, ogni parola è calibrata per dare una pugnalata e una carezza, una pugnalata e una carezza e finire con una pistolettata dritta nel cuore. Io non so cosa dire, a parte che avrò bisogno di molto fluff per riprendermi e farti i miei più sinceri complimenti. Non trovo le parole per essere più prolissa o specifica perché sarebbero inutili. Solo questo, solo bravissima e basta.


Jess
(Recensione modificata il 10/06/2012 - 06:00 pm)

Recensore Master
09/06/12, ore 11:58

Fantastica. Una fic che mi ha davvero sconvolta. La depressione di John, le sue paure, i suoi dubbi e sensi di colpa sono incredibilmente tangibili e li provavo con lui.L'orologio rotto poi è stato un vero tocco di classe. Sotto quel quadrante con le lancette ferme c'è molto di più, tanti significati nascosti e cose non dette. L'ho trovato un dettaglio incredibile. ù_ù
All'inizio non riuscivo a capire perché John non riuscisse a godersi ritorno di Sherlock, ma immaginavo che non fosse facile accettare la situazione...col tempo avrebbe imparato a fidarsi di nuovo di lui, ma le cose hanno bisogno di fare il proprio corso e presto di sarebbe sistemato tutto. Ecco, questo credevo.
Poi c'è stato quel caso, quella telefonata a Greg (quell'uomo lo amo, è uno dei personaggi più belli della serie *__*): lì ho cominciato a capire e ti giuro, ho passato ogni secondo delle ultime righe a dire "No ti prego, fa che mi sia sbagliata, che abbia capito male...". Alla vista di Moriarty però ho accettato la cosa e mi sono disperata come una pazza per John. Lo Sherlock che aveva creato era una proiezione di ciò di cui aveva bisogno: più dolce, arrendevole, geloso, ma ugualmente brillante e con le sue piccole manie.Le scene tra loro due mi facevano venire i brividi, perché davvero molto intense e dolci...il fatto che lo percepisse anche fisicamente è stata una cosa crudele e stupenda. ç_ç E il finale, che dire? John accetta la sua pazzia, perché non può davvero permettersi di perdere di nuovo Sherlock...eppure, nella sua pazzia, è molto lucido, quasi un controsenso. Bellissimo *w*
Io non ho più parole per esprimerti quanto abbia adorato la tua fic. E' stupenda come molte altre tue creazioni, e spero continuerai a scrivere storie così perché sono masochista e voglio farmi male leggendo le post-reichenbach e se sono così intense anche meglio. Davvero un milione di complimenti. 
Alla prossima =)
Irelin
(Recensione modificata il 09/06/2012 - 12:03 pm)

Recensore Master
09/06/12, ore 10:34

Sono senza parole. E' bellissima, scritta divinamente, dritta tra le preferite. Dove le peschi certe idee non so, ma continua pure a farci piangere se il risultato è questo. Un grosso abbraccio.

Nuovo recensore
09/06/12, ore 10:17

Ho iniziato a singhiozzare circa da quando John ha chiamato Greg per informarlo sullo pseudo-caso. Alla fine ero l'incarnazione delle Reichenbach. Non ho pianto così tanto nemmeno guardando la puntata e consiglierei allo staff di aggiungere SUPER Depressivo tra i generi. Ma nemmeno con l'avvertimento l'avrei scansata, sono masochista e adoro il modo in cui scrivi. Riesco sempre a diventare parte della storia quando leggo qualcosa di tuo, infatti sono entrata nel mondo di John quasi subito e ho compreso la realtà nello stesso modo in cui l'ha compresa lui. È veramente bellissima, ma spero che né Moffat, né Gatiss ne scoprano l'esistenza, a quel punto la maggior parte del fandom renderebbe gli psichiatri e i farmacisti veramente ricchi. Non vedo l'ora di leggerti ancora, alla prossima!
(Recensione modificata il 09/06/2012 - 10:29 am)

Recensore Junior
09/06/12, ore 09:09

leggere questa Fanfic è stato davvero allucinante, la routine di John ed il suo scappare dalla realtà erano così maledettamente dolorosi che quando è apparso Sherlock non ho fatto altro che sospirare di sollievo. ha fatto bene a picchiarlo di brutto. il dolore rende tutto più reale. effettivamente mi sembrava strano che Sherlock non scappasse dall'appartamento. Non credevo fosse realmente reale finchè non è arrivato Mycroft. A quel punto ho pensato che fosse John a stare male ma che Sherlock e tutto il mondo che si porta dietro fosse li con lui. Mi ha incuriosito il fatto che si sentisse in colpa per non essere andato all'anniversario, e poi la storia dell'orologio. davvero perverso quel cervello..quell'istinto a sopravvivere.
Ho adorato il tuo sherlock costruito per l'occasione, anche geloso, anche silenzioso in modo non suo. era necessario. e ,l'idea che John, nonostante tutto non l'avrebbe lasciato andare era terribilmente giusta ma dolorosa.
Fatastico il tuo greg. un buon amico. un brav'uomo..
Scriverai un seguito? sono passati 2 anni e pochi mesi..Sherlock vivo dovrebbe ricomparire. sarebbe curioso(anche doloroso) vedere come John reagisce...ed anche il finto Sherlock.
E possibile una convivenza a tre?

A presto!

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