Hola Tsubaki! :)
Non avevo mai letto niente di tuo e mi è sembrato giusto rimediare partendo da qualcosa di "leggero" (parlando in chiave di lunghezza di capitolo).
Devo dire che mi ha dato un'idea un poco precisa sul tuo stile e sul tuo modo di rapportarti con la scrittura e devo dire che non mi dispiace affatto, anzi!
Sono completamente estranea alla vostra amicizia e, forse, probabilmente, ti chiederai perfino il motivo per cui io abbia deciso di recensire proprio questa storia, tra tutte quelle che hai scritto; ebbene, l'ho fatto perché, in ogni singola parola, in ogni singola lettera, vedo riflesso lo stesso legame e lo stesso sentimento che unisce me alla mia migliore amica e questa cosa mi ha fatto un poco commuovere. Dal fatto che vi siete conosciute alle elementari, fino anche a quando vi terminate le frasi l'un l'altra. In ogni cosa rivedo me e la mia S. e mi viene quasi da piangere! :')
Il tuo è un pensiero bellissimo, che mostra quanto tieni a lei e posso solo immaginare quanto le possa aver fatto piacere! Veramente brava, mi hai saputo raccontare anni di amicizia e sensazioni in appena 200 parole. Brava, brava, BRAVA!
Ti saluto e corro a leggere qualcos'altro di tuo, prima che il sonno l'abbia vinta su di me! Ti auguro comunque che questo rapporto che ti fa tanto stare bene duri per sempre, o fino a quando lo desideri *-*
A presto, Tsubaki!

-Calhin

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Non ho parole, Miky, davvero.
Cioè, in realtà ne ho anhe troppe, talmente tante che non so da dove iniziare. Direi che un grazie di cuore è quantomai superfluo e scontato. Ci conosciamo da tanti anni (13, cavoli! Sono un'eternità, ma in realtà non è che un attimo) eppure riesci sempre a stupirmi, a lasciarmi di stucco. Sì, perchè lo sai che io non sono la tipa che parla tanto di sé e di quello che prova. Almeno, faccio tanto la pirla, parlo, parlo (troppo e spesso anche di argomenti imbarazzanti), eppure, quando si tratta di esprimere i sentimenti, quelli veri, non ne sono capace. A parole balbetto, a gesti sembro un robot a cui è partito qualche circuito, percui che mi resta per esprimermi?
Scrivere, quello è l'unico momento in cui sono veramente me stessa, in cui non ho restrizioni o paure, e nelle mie storie, puoi scorgere un lato di me. A volte celato, altre meno.
Insomma, anche se poco fa ho letto in ateprima assoluta questo elogio (va bene chiamarlo così?) alla nostra amicizia, anche se ti avevo abbracciata, è adesso che posso veramente abbracciarti e dirti, col cuore in mano e le lacrime agli occhi, grazie.
Grazie per essere mia amica, grazie per essere quella fantastica persona che sei, grazie per imbarazzarti difronte a certe mie domande a cui poi, però, rispondi, perchè ti fidi di me, grazie per essere testarda, infantile, imbranata, sincera e chiara nell'esprimere i tuoi sentimenti (dato che, almeno una di noi due, nella realtà deve esserlo).
Grazie di essere solo mia, la mia gemellina.
Dopo quest'attimo di tenerezza a livelli spropositati (che ci voleva, comunque), devo sospirare. Cioè, lo sai che hai avuto la mia stessa identica idea? Lo sai che anch'io ho scritto una roba del genere (molto più chilometrica) mesi fa? Lo sai che non l'ho postata perchè ho pensato "No, troppo imbarazzante e poi fa schifo?"?
No? Bene, ora lo sai!
E per recensire egregiamente la tua storia, anch'io posterò la mia.
Ma non adesso.
In futuro, quando meno te l'aspetti.
Però lo faccio, davvero!
A presto, allora, grazie mille per la marea di emozioni che mi hai regalato in questi anni, stamattina e adesso. Spero con tutta me stessa che le nostre chiacchierate e le nostre passeggiate fatte di follie urlate al vento non finiscano mai.
Un abbraccio forte forte!!!
La tua gemellina Moni =)

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