Ciao Mirae, che bella la tua storia!! La trovo di un'originalità toccante!! Sei stata superba!
Non dev'essere stato semplice amalgamare a questo modo i pensieri della protagonista, la "teoria sui colori" con tanto di citazioni antropologiche e wiccam (e un accenno di gotich lolita ^^), il luogo del deserto, la frase che dovevi inserire, il trauma subito con tutti i suoi strascichi, le rivelazioni cui giunge la protagonista e la gestione della seduta psicanalitica! Un vero lavoro di intreccio magistrale condotto con un ritmo preciso ed un ottimo equilibrio.  Hai un bello stile e un buon lessico, la lettura risulta molto raffinata! (la battuta sull'analizzare mi ha fatto morire!). Ho visto che già nella precedente recensione ti hanno fatto notare le sviste di battitura e su qualche tempo verbale, sicuramente frutto del rileggere la fic troppo "a caldo"... Anch'io quando le rivedo dopo un po' di tempo, noto imprecisioni che sul momento mi erano scivolate via.
Mi resta un profondo interrogativo sulla seduta e su che significato possa avere... è pur vero che io di psicoanalisi ci capisco poco, sono psicoterapeuta cognitivo-comportamentale (e nel mio studio non c'è nulla di bianco e asettico! ^^)... però vista da fuori, questa oretta di analisi sono soldi spesi un po' inutilmente!! ^^'
Comunque, davvero bravissima!

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Molto bella, evocativa, ben scritta. Peccato per qualche ripetizione e qualche verbo secondo me usato con un tempo o modo non adatto. Le riflessioni sui colori sono affascinanti, ed è molto interessante anche il riferimento al trauma della protagonista, che è il motore della storia ma che in realtà non viene raccontato.

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