Di questa storia mi ha colpito prima di tutto il titolo, anche se non credo di aver capito bene cosa c'entri col ragno, ma mi è venuta fuori l'immagine di una specie di psicopompo zampettante e gentile, tenace e leggiadro, che non si ferma davanti a nessun ostacolo e intrappola delicatamente con la sua tela le anime perdute... probabilmente sto dicendo delle sciocchezze, ma questa piccola nonsense mi è piaciuta :-)

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Questa piccola storia ha quel non-so-che di poetico che la rende davvero piacevole ;) Insolita come tema e per proprio per questo mi piace.
Mi chiedo perché tu abbia scelto proprio il ragno. Poverini, sempre visti con disgusto dalla gente, che distruggono in un attimo quello che loro hanno costruito in chissà quanto tempo. Beh, d'altra parte non è sempre piacevole convivere con delle ragnatele in casa. Ok sto divagando, credo che leggerò altre tue storie ;)
Ciao,
Changing

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