Ho letto la tua song-fic per caso e ringrazio il fato per questo lieto evento :) Adoro questa canzone, è la mia preferita dei Negramaro (anche perchè ce ne sono davvero poche loro che mi piacciono, ma dettagli xD). Inoltre già dal mio nick puoi intuire perchè mi possa piacere il tuo racconto, eheh! Comunque ci tengo a precisare che non è solo il fatto di trovare una storia in cui si parli della principessa di Asgard a rendermi gradevole la lettura.
Soffermandomi innanzitutto sulla forma hai uno stile fluido e curato, utilizzi un lessico ampio e non vi sono errori tali che inceppino il lettore o lo costringano a rivedere la frase appena letta per capirne il senso, cosa quest'ultima che io ritengo molto fastidiosa e che noto subito in uno scritto, per questo lo sottolineo nelle recensioni se necessario e mi congratulo con te per il modo in cui hai elaborato il testo. Già sotto questo aspetto quindi hai guadagnato un sacco di punti a mio avviso ^^
Per non parlare poi delle splendide immagini che riesci a creare: "Le ore irreali del mio firmamento cavalcano le nuvole di questa notte" e "ma il tuo cuore è perennemente acceso, singhiozza come se avesse appena pianto, seguita a sbattere l’ali" sono le mie preferite, ma una menzione speciale va fatta anche alla metafora del tempo come vascello.
Dal lato "song" hai saputo inserire sapientemente i vari frammenti del brano nel flusso di pensieri del God Warrior, in modo tale che sembrino essi stessi parte integrante delle riflessioni che il guerriero rivolge all'amata. Descrivere le circostanze fortuite che portano i due amanti a potersi rincontrare e possedere, benchè sia solo un sogno, intramezzando la narrazione con la canzone, si è rivelato essere un espediente quanto mai azzeccato. In più hai saputo cogliere con delicatezza estrema e quanto più confacente ai due protagonisti anche i momenti passionali, descrivendo la scena della loro unione con tinte commuoventi e dai tratti nostalgici, com'è giusto che sia pensando al destino del cavaliere, ormai condannato ad essere per sempre avvolto dall'abbraccio della morte e non della sua prediletta. Le sensazioni ed i feelings che trasmetti smuovono il cuore ad una dolce malinconia ed al contempo lasciano un retrogusto di amarezza al pensiero che l'alba scioglie il loro abbraccio come neve al sole. Un finale che lascia con un groppo in gola, a cui sei giunta destreggiandoti abilmente fra le maglie di sogno e realtà, fondendo l'incanto della notte con quello dell'incontro che loro tanto anelavano. Romanticismo e tristezza qui vanno a braccetto, sposandosi perfettamente all'atmosfera onirica che hai saputo ricreare in questo (purtroppo) breve racconto.
In tutto ciò poi sei stata capace di mantenere i personaggi totalmente IC, chapeau.
In conclusione non posso quindi che complimentarmi con te ed inserire questo gioiellino fra le opere da ricordare! |