In qualità di Babbo Natale Segreto, eccomi qui a recensire la tua storia.
Ammetto di non conoscere affatto bene il fandom, ma Hunger Games è talmente famoso che qualcosina so comunque.
Ebbene, ti dico fin da subito che hai scritto una bella storia.
Il genere è introspettivo, dunque hai indagato a fondo nella mente del protagonista del tuo racconto.
La cosa che ho apprezzato maggiormente è che, pur nella brevità della storia, sei comunque riuscita a tripartirla e, oltretutto, a farlo in maniera molto soddisfacente.
Nella prima parte, il protagonista è alle prese con la sua incapacità di affrontare un compito che gli è stato affidato. Lo sconforto nel non riuscire a salvare i ragazzi è tale da indurlo al vizio del bere. In fondo, ciò che gli accade è abbastanza comune, anche se denota una certa debolezza della persona che ne è afflitta: piuttosto che affrontare il problema in maniera diversa, Haymitch preferisce non vedere e offuscarsi la vista con l’alcol.
La seconda parte, altrettanto ben costruita, è invece incentrata sull’inconscio del protagonista. Egli fa un sogno, anzi, un incubo. Il materializzarsi delle sue paure più recondite avviene nel sonno, in una dimensione onirica dove a farla da padrone è il rosso sangue. Anche in questo caso, lo sconforto e lo stato psicologico in cui versa il tuo personaggio sono evidentissimi.
Nella terza parte, invece, c’è il ricordo. Haymitch torna con la memoria alla ragazza di cui è innamorato, ripercorrendo il loro primo incontro, il loro primo bacio, la loro prima volta. Il protagonista divaga, perde di vista i ricordi piacevoli, e finisce con il pensare alla morte di lei. Dunque, nemmeno quest’ultima parte della storia è esente dalla sofferenza.
Nonostante questi tre spezzoni possano sembrare inizialmente disconnessi l’uno dall’altro, in realtà hanno una cosa che li accomuna senza ombra di dubbio: in tutti e tre è ben manifesto il disagio esistenziale del protagonista, il suo faticare a rimanere attaccato alla vita, i suoi turbamenti. Certo, alla fine la realtà lo richiama e lo aiuta a destarsi; ma la sofferenza che ha fatto trapelare è comunque tantissima.
La storia, come puoi ben capire, mi è piaciuta.
Tra l’altro, è scritta anche bene. Ho solo riscontrato qualche piccolo refuso, ma nulla di eclatante.
Dunque, complimenti!
E visto che siamo a Natale…
Tantissimi auguri di buone feste!
9dolina0
[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 4.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love] |