[Recensione per "In una valle di lacrime" contest]
OK, devo ammettere che per un po' non ho seguito la discussione e già temevo che questo contest fosse finito nel dimenticatoio... Poi vedo gli ultimi messaggi e ci rimango tipo "Oddio, una storia da recensire no...". Non che non mi piaccia, ma ultimamente ho così poca voglia di fare tutto che mi sembrava seriamente un supplizio.
Leggere dunque che la storia non solo era originale, ma che era pure corta mi ha sollevato moltissimo.
E poi ho iniziato a leggere.
E, oddio che tristezza.
Davvero.
La tua storia mi è rimasta dentro proprio come un groppone, sulla bocca dello stomaco, per quanto è amara e triste. Mi è sembrato quasi di vederle, la mamma e la figlia, che aspettano che una persona così importante se ne vada... è al contempo così poetico in un certo senso e così triste che non può fare a meno di straziare il cuore, davvero. E poi pure il fatto che Patrizia si esprima in romanesco in un certo senso aumenta la drammaticità: si esprime come si esprimerebbe tutti i giorni, ma quel giorno non è "tutti i giorni", decisamente no.
Davvero una bella storia che ricorderò certamente e che mi ha fatto molto piacere leggere.
è di una tristezza unica, anche perché effettivamente potrebbe succedere a chiunque, non è una cosa astratta. Ancora i miei complimenti. Davvero. |