Recensioni per
In Human Mind
di hibou

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/08/12, ore 11:34

Come pensavo, devo correggermi: in questa storia sono presenti molti dettagli che hai usato sapientemente per enfatizzare la goffaggine di Fisher e il risultato è davvero buono, come anche lo stile e la varietà lessicale. L'unica pecca è, forse, il poco coinvolgimento derivato dal fatto che questa sia una one-shot: una personalità complessa come quella del dottor Fisher necessita di una crescita continua; l'incontro con Abigail ha provocato in lui una sorta di cambiamento, ma di che si tratta?
Anche la scena in flashback, che richiedeva suspance e tensione, è scivolata via come il resto della narrazione.
Il modo in cui hai affrontato la psicologia dei personaggi mi ricorda vagamente lo stile della Rowling, specialmente quello del quarto libro di Harry Potter in cui parla del custode della vecchia villa dei Riddle.
Buona, senza dubbio, ma quasi impersonale.
La difficoltà è elevatissima: tu conosci i personaggi perchè li hai inventati tu, ma i lettori hanno bisogno di tempo e informazioni per poterli inquadrare. Quella che ti può apparire una descrizione inequivocabile risulta imprecisa; la poca familiarità del pubblico con il tema della storia -particolare e poco consueto- lo rende scettico.
In ogni caso è una buona storia, ho notato solo qualche errore di poco conto:
"Le era stato affidato una nuova paziente".
Le era statA affidatA una nuova paziente, il genere è femminile.
"La traccia scura nell’abito".
La traccia scura si trova SULL'abito, non al suo interno.
"La donna affermò con un gesto deciso della testa, senza voltarsi."
Affermare ha un significato differente, credo sia meglio sostituirlo con "confermò".
"Non sarebbe stata un po’ d’acqua nei pantaloni a fare la differenza".
Come la traccia scura, l'acqua si trova SUI pantaloni.
"...occhi chiari e profonde rughe le solcavano gli angoli della bocca e la fronte."
Gli occhi non solcano, quindi, anche se generalmente sconsiglio l'aggiunta di "che" per quanto possibile, ne va inserito uno tra "rughe" e "le" per rendere chiaro il significato della frase.
"un avvocato molto prestigioso e mia madre proveniva da un agiata e prestigiosa famiglia".
Ripetizione di "prestigioso".
"...ma ogni singola cellula del suo essere le sussurravano di restare li dov’era".
La cellula è singolare, per cui le "sussurrava". Credo che questo sia stato più che altro un errore di distrazione.
"Il dottore la circondò...".
Per formare un cerchio e quindi "circondare" sono necessarie tre o più persone. Penso che il dottore abbia circondato le spalle o la vita della paziente con le braccia.
Alla prossima, un bacione!
Maracuja

Recensore Junior
13/07/12, ore 16:16

Finalmente sono riuscita, con enorme soddisfazione, a leggere la tua one shot :)
È una bella storia, che lascia tanto in sospeso, ma che allo stesso tempo dice tutto. Hai trattenuto atmosfere soffici, forse un po' veloci nella conclusione, ma il ritmo è buono: si parte dall'idea di quotidianità del dottore, si passa alla nuova paziente e poi al racconto di lei e all'orrore che ne segue, un orrore che resta sospeso nelle parole finali.
Lo stile riesce a rendere bene le varie scene, frammentato e per lo più accurato nella scelta delle parole. Ho apprezzato particolarmente la descrizione del medico nell'inizio, il modo in cui hai dato importanza a ciò che all'apparenza non è importante, ma che fa parte di ognuno di noi, il nostro ripetere gli stessi gesti ogni giorno, e in fondo è questo che ci caratterizza. È stato un buon modo per presentare il personaggio, senza futili 'ha i capelli così, gli occhi cosà, è alto come una bottiglia di ketchup", hai mostrato un uomo maturo nella sua coscienza di lavoratore.
Poi, mi è anche piaciuto molto il rimando iniziale che lasciava già presagire, in qualche modo, il racconto della donna: "“L’ho sentita arrivare, sa?” gli disse lei, quando se lo trovò vicino; “Ho sentito i suoi passi...”", hai lasciato un indizio e io da perfetta idiota non me ne ero neanche accorta, odio quando succede.
Solo qualche puntualizzazione sulla grammatica:
1-Alla seconda riga circa, scrivi: un imprecazione senza apostrofo, quando dovrebbe esserci, poiché imprecazione è femminile.
2-Nell'ultima riga concludi con 'in se' senza accento, anche questo è sbagliato 'in sé' poiché è pronome o qualcosa del genere -di grammatica faccio schifo.
3-Una frase che mi ha lasciata un po' perplessa è questa: "Si vestì di fretta e furia, in ritardo e dolorante per le continue fitte che la botta gli procurava ogni volta che, accidentalmente, ci prendeva dentro." Forse 'ci prendeva dentro' è un po' troppo gergale, ma questa è anche una costatazione personale, non un errore di fatto :)
In conclusione, mi è piaciuta molto questa storia, è qualcosa di nuovo rispetto al solito romanticismo e meriterebbe più attenzioni. Davvero i miei complimenti.
Audrey_24th