ahi ahi... il caro hendrick ha proprio molta strada da fare, prima di poter dire di essere totalmente padrone di sè e in grado di separare completamente le sue due vite. non che gli scatti come quello siano tanto strani, però: certe volte capita di avere a che fare con persone che proprio te lo chiedono, di mandarle a quel paese, specie mentre lavori (ma che te lo dico a fare, lo sai benissimo anche tu...). sinceramente, credo che avrei reagito nello stesso modo, dopotutto nessuno, per quanto bene paghi, può permettersi di fare come se fosse a casa propria dovunque vada. specie quando il suo interlocutore è un sicario professionista...

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Girovagavo in cerca di una bella storia senza recensioni ed eccomi capitata qui.
Allora, sebbene questo sia un testo molto breve sei riuscita comunque a trasmettermi qualcosa di positivo. Ho apprezzato soprattutto la descrizione dei libri rovinati con le pagine slabbrate. I libri vecchi mi ispirano sempre un certo fascino: li vedo come portatori dei segni di un tempo passato e ricco di mistero. Se devo essere sincera quello che mi ha fatto apprezzare maggiormente il racconto è stata la pila di libri e il braccio robotico del protagonista. :)
Buone le descrizioni. Ci vuole abilità per riuscire a gestire tutto in così poche righe: personaggi, descrizioni e lo sfondo in cui si colloca la scena. Complimenti!
 
A presto
Monique

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