Qualunque cosa sia, chiunque tu sia, se sogni qualcosa di diverso, non perdere mai la speranza.
La coda di un flashfic diversa dalle altre, piena di pensieri, emozioni, sensazioni. “Non amo le cose brevi, perché non penso che si possano esprimere pensieri profondi in poco più di cento parole”, mi hanno detto una volta. E a quella persona, e tutti coloro che la pensano così, vorrei far leggere la tua storia, che non è la storia di qualcuno in particolare, è la storia di tutti noi, prigionieri di questo mondo monotono ed opprimente, in cui i sogni, i desideri, gli sforzi sembrano sempre inutili, banali, stupidi, irraggiungibili. La società ci insegna a mimetizzarci, a perdere la nostra unicità, a combattere con le unghie e con i denti per sopravvivere e arrivare a fine giornata stanchi e stremati, al punto che combattere per un sogno appare stupido. Le forze ci hanno abbandonato, ormai, e non abbiamo il coraggio di andarle a cercare. Non siamo più pronti, forse, ai sogni.
Eppure in quella tua ultima frase, è nascosto un grandissimo messaggio. Il protagonista, in cui tutti potremo rispecchiarci, si chiede tantissime cose. Si ferma a pensare, cosa che quasi nessuno fa più. Lasciamo sempre correre, lasciamo che il tempo continui nel suo scorrere, come se potessimo fermarlo da un momento all'altro. Ma non possiamo, non possiamo mai, e ce lo dimentichiamo fin troppo spesso. Il protagonista si ferma ad osservare, cosa che quasi nessuno fa più. Siamo sempre presi da impegni improrogabili, corriamo a dritta e a manca, come trottole, andiamo avanti e indietro, di lato, in diagonale... quando tutto ciò che serve è lì, fermo, al centro. Passiamo tutta la vita a rincorrere qualcosa che fin dal primo momento è stato sotto al nostro naso. Che genialità, l'essere umano.
La bellezza della tua “storia” è questa: è come un pugno in un occhio, una secchiata d'acqua gelida, una palla di neve che arriva inaspettata e ti colpisce dritto nello stomaco. Ti mette davanti la stupidità dell'uomo, che prima o poi prende tutti, la sua assoluta incapacità di rendersi le cose semplici, di essere felice. È un racconto breve, ma che parla tantissimo, come pochi fanno, come pochi hanno il coraggio (e la coscienza) di fare. Sono cose giuste e bisogna dirle, sempre e comunque. Bisogna incoraggiare i sogni. I sogni sono importantissimi, sono la cosa che ci mantiene in vita, più dell'ossigeno, più del sangue che ci scorre nelle vene. Senza sogni moriamo dentro, diventiamo uguali a tutti gli altri. E anche se i sogni ci appaiono irraggiungibili, stupidi, banali non bisogna mai arrendersi, mai. La vita è bella proprio per questo: prima o poi la ruota gira, quello che oggi è impossibile, chi ci dice che lo sia anche domani? (Recensione modificata il 24/02/2013 - 09:27 pm) |