Io, invece, avendo vissuto quattro anbni a Bologna, di deiezioni canine neho pestate varie. Non vivi a Bologna se non ci sei scivolata sopra almeno una volta. Ma non è questo il caso, e se lo fosse, ti citerei comunque quel poeta che cantava che dai diamanti non nasce nulla, ma dal letame nascono i fiori.
E, ripeto, anche se sicuramente non è questo il caso -perché, insomma, la tua one shot mi è piaciuta tantissimo, ed ora ci arriviamo- applauderei comunque allo spirito con cui ti sei approcciata alla pubblicazione. Il che, davvero, ironia e tutto, è da pochi :).
E benedetti siano i backup, se ci regalano piccole perle come questa!
Mi piace moltissimo, innanzitutto, il titolo. Non è facile sceglierlo, io per prima ci ho messo settimane, e non è per nulla facile sceglierne uno che suoni bene. Per quello che vale è un titolo perfetto. :)
Ed è proprio del valore delle cose, che si parla qui, ed il modo in cui lo fai è splendido. Mi piace la scelta dell'ottica di una Nabiki bambina. Mi piace moltisimo il fatto che tu abbia voluto indagare questo retroscena, ossia: da cosa deriva questo lato del suo carattere? Mi piace ancora di più il modo in cui l'hai fatto:niente piagnistei, o roba trita e ritrita, ma invece un ritratto accurato, reale, vivo ed assolutamente plausibile.
è estremamente plausibile il fatto che la piccola Nabiki sia infastidita dalle carezze condiscendenti. Ed amo il modo in cui hai parlato attraverso gli occhi di una bambina che ha subito una perdita: il ripetersi ossessivamente che non è una stupida, il credere nelle non-bugie delle sue sorelle e di sua madre, perfino il rapporto -splendido il pezzo sulla monotonia e sui battibecchi con Akane- con Akane e Kasumi.
Mi piace anche moltissimo la spiegazione sul fascino per le banconote, il ripiegare su queste quando in realtà, comprensibilmente, trova le monete più belle. Anche il pezzo sul fatto che per tutti gli altri continuava a scorrere come se niente fosse... clap clap. è una riflessione cruda ed incredibilmente vera.
Bellissimo il modo in cui hai tratteggiato come Nabiki fa sua la lezione: per ottenere cose e per riempire il tempo, si ha bisogno di soldi. Ed attraverso un ragionamento lineare da bambina, si rende conto che la morte della mamma sarà una moneta di scambio. Inoltre anche il ritratto di Akane, accennato eppure molto vivido. Anche io l'ho sempre pensata come la più fragile fra le tre sorelle.
Insomma, si è capito che se vorrai pubblicare altro, ti seguirò ad occhi chiusi? :)
|