Ciao!
A quanto pare il mio cervello regge, quindi ne approfitto per lasciare la mia opinione anche su questo capitolo, che per altro nessuno ha ancora recensito.
In effetti, si potrebbe pensare che non c'è proprio nulla da dire, e quindi, perché sporcare il capitolo con la propria interpretazione, le proprie parole? Si commenta da solo, a cosa serve fare sentire anche la propria opinione, quando si sa che ci si limiterà a un semplice "bello, non ho altro da aggiungere"? Io però non credo nel lasciare soltanto un numero in più nel conteggio delle letture, e se vedo qualcosa che merita, anche a costo di limitarmi davvero a scrivere solo "bello, non ho altro da aggiungere", più qualche riga di baggianate, devo lasciare un mio messaggio, una mia nota: io ho sempre un'insaziabile desiderio di esprimermi e d'essere ascoltata, e non vedo perché non dovrei farlo. Quindi, eccomi qui, quando sarei potuta saltare subito al mio capitolo preferito.
Scusa la lunga tirata introduttiva, ma sono un pochino arrabbiata per motivi miei con certe persone, e tra i vari motivi c'è (anche se in una forma diversa, e che non riguarda EFP) anche quello del "guarda, passa, non farti sentire" - mi è quindi venuto naturale concedermi un piccolo sfogo: abbi pazienza, ma purtroppo sono fatta così.
Ma passiamo alla storia: innanzitutto, mi complimento nuovamente per la resa del personaggio. Billy è sempre quello allegro, sfrontato, spiritoso (infatti mi sono stupita molto della sua amicizia con certi singolari individui), e renderlo comunque IC in una simile situazione è davvero sinonimo di bravura: fai bene ad affezionarti ai tuoi lavori ben riusciti, e fai bene (anche) a pubblicarli. Poi, mi è piaciuto davvero questo confronto con la statua di cera: il Billy impassibile, il mostro, l'assassino, colui che uccise tanta gente quanti i suoi anni di vita (dici così, giusto?), cioè il The Kid universalmente conosciuto, e poi il Billy umano, con un cuore che batte, che prova emozioni e sentimenti, cioè il Billy che nessuno riconoscerà mai (ci sono sempre le eccezioni, ma in questo caso particolare le eccezioni sono talmente poche, che quasi non fanno testo). Hai davvero ben espresso il contrasto, tra due "persone" con un volto identico, ma completamente diverse. Comunque, la parte che mi è piaciuta di più è questa:
Mentre alzi la pistola nel cuore della notte, William Bonney, non sai se il tuo gesto sia dovuto al bisogno di mantenere l’anonimato o a qualche altro sentimento, e non te ne importa. È strano vedere i propri lineamenti scolpiti su qualcosa che non è il tuo corpo con tanta maestria. Quel volto è identico a come ti vede la gente, non puoi negarlo. Impassibile davanti ad ogni cosa, privo di sentimenti. Un giorno potresti diventare così anche tu. La verità è che quel viso ti fa paura, più di molte altre cose, sicuramente molto più pericolose di due occhi azzurri scolpiti nella cera.
Premi il grilletto, perché Billy the Kid non ha paura di niente.
Un colpo, due, tre. Basterebbero, se tu fossi disposto a fermarti. La tua mano è rigida, tu sai che non tremerà mai… non davanti a una dannata e falsa statua. Il silenziatore fa il suo dovere, ma tu immagini lo stesso i tuoni che dovrebbero squarciare l’aria quando parte il proiettile, con tetra soddisfazione.
non so effettivamente il perché di questa mia preferenza, ma l'ho trovato il pezzo più significativo di tutti.
Ecco, alla fine mi sono limitata a dire davvero poco, quindi è il caso che chiuda, non vorrei peggiorare ulteriormente la mia situazione!
Ancora complimenti, e alla prossima!
Hamber of the Elves |