Recensioni per
Tu lo chiami Dio, ma io non lo conosco.
di Ashtart

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
22/08/12, ore 15:27

Io di solito vado in chiesa, prego e tutto il resto. Ma, da quest'anno ho cominciato a dubitare. Non di Dio, ma della Chiesa. A me non interessa quello che dicono i preti. Spesso sono loro che commettono più peccati di coloro che si confessano con loro. La chiesa nel corso della sua esistenza ha creato molte sofferenze. Basti pensare alle Crociate, a tutti coloro che sono morti per una stupida guerra oppure a tutte le donne bruciate sul rogo perchè considerate delle streghe o ancora a quei bambini che sono stati traumatizzati per la loro intera vita dai preti pedofili. Non nego che nella storia ci sono state anche persone sante che hanno fatto veramente del bene come Papa Giovanni Paolo II (che recentemente è stato beatificato e di cui io, in un viaggio a Roma, ho visto la salma) ma ce ne sono state altrettante assetate di potere e per niente interessate alla religione. Papi sanguinari, che avevano decine di figli illegittimi e che pensavano solo a conquistare nuove terre e molteplici ricchezze. Mi piace tantissimo la tua storia perchè rispecchia il mio modo di pensare. Non ho vissuto i drammi della protagonista ma la penso allo stesso modo. Io credo in Dio, non nella Chiesa. Complimenti vivissimi. Hai tutta la mia stima.
Alla prossima, Hope.

Nuovo recensore
19/08/12, ore 20:07

Questa storia è... non ci sono parole per desriverlo, ma rispecchia esattamente la realtà delle cose; sembra strano che in poche parole ci sia una così... schiacciante verità, mi sono totalmente immedesimata nel personaggio, mi sembrava di provare le sue stesse emozioni, anche se per fortuna io non ho mai dovuto subire, fin ora, un dolore simile...
Però so quanto i preti recitino le loro parti, quanto siano falsi con sè stessi e con chi li circonda... io credo in Dio, ma non ho mai pensato che la chiesa lo rispecchiasse anche solo lontanamente.
Spero di poter leggere qualche altra tua storia, magari un po'meno triste!
BACI Alex

Recensore Junior
21/07/12, ore 02:34

Il tuo testo mi è piaciuto davvero tanto: è breve, coinciso ma efficace.
Con poche parole sei riuscita a farmi immedesimare nel personaggio, mi hai fatto capire il suo sdegno verso quella società che sembra non capirla ed è vero: nella realtà è così! Ci riempiono di frasi fatte, ci addossano luoghi comuni senza capirci veramente, fregandosene di noi. Complimenti davvero!

Nuovo recensore
08/07/12, ore 13:41

Questo breve racconto è come la lama di un coltello, da una parte lo temi dall'altra ne rimani affascinata.
Ho visto la verità tra quelle righe, la tua non è freddezza nell'analizzare il caso ma un'osservazione della realtà , l'hai capita e l'hai sbattuta su un foglio perchè quello che hai visto ti ha fatto pena e molta rabbia.
Complimenti, mi hai colpita.
Julia .

Recensore Master
07/07/12, ore 16:57

Semplicemente magnifico.
Parole fredde, dure e crude, ma comunque vere, con un che di poetico.
Non sopportando il Cristianesimo (la mia religione è un mix fra buddhismo, sciamanesimo e taoismo) mi trovo completamente d'accordo con quello che hai scritto.
I morti sono morti, non sappiamo se si trovano meglio o peggio, ma i vivi? Il dolore dei vivi è vero e concreto. Brava, hai reso bene il messaggio.
Sembra anche che tu le abbia scritte in un momento di rabbia...? O solo per ispirazione?
Spero, comunque che tu stia bene.
Bellissima Shot!

Baci
Ahrya

Nuovo recensore
07/07/12, ore 07:26

Wow: questo racconto è davvero fantastico.^o^
Sarà per il fatto che odio i preti e tutte le altre cose cristiane, protestanti, mussulmane, ecc (le mie idee religiose fanno sì che io sia un "mix" tra taoista, shintoista e confuciano), che non credo nella vita ultraterrena, che penso che sia meglio fare qualcosa di concreto, che il Papa si un ca***ne, ecc, ma i tuo racconto introspettivo mi è veramente piaciuto. ^^
L'hai scritto con un linguaggio diretto, che mi è molto piaciuto e che mi ha anche colpito, per non parlare di quel mitico riferimento a FullMetal Alchemist, che mi è piaciuto per ben due cose:
1) Adoro quel manga e la citazione da te riportata mi aveva commosso;
2) La frase si adattava perfettamente al racconto: è inserita al momento giusto ed è idonea all'argomento trattato, tanto da non sembrare una citazione presa da un manga.
Sei riuscita a realizzare molto bene un tema molto impegnativo "in modo veramente eccellente" (come direbbero i miei professori XD ), questo racconto va subito nei preferiti. ^^
Alla prossima!
Bye!^^

Recensore Junior
06/07/12, ore 23:28

C'è molta rabbia in queste poche intense righe e anche molta poesia, tanto che io questo testo lo vedrei molto bene in versi, magari in una canzone con un accompagnamento molto semplice, priva di fronzoli inutili. Comunque, questo breve testo è composto molto bene, secondo me, pieno di immagini forti, alcune, purtroppo, molto familiari, per me che ne ho vissute in prima persona. Comprendo, perciò, tutta la rabbia, il disgusto, il risentimento e la disillusione che traspare da queste parole cosi crude e dirette, proprio come piace a me. I miei più vivi complimenti, un testo impegnato, molto diretto e anche molto semplice dal punto di vista stilistico, il che comunque non è un difetto, secondo me, in questo caso, anzi, contribuisce a rendere meglio il tremendismo generale. Immagino che tu lo abbia scritto quasi di getto, in un momento di esasperazione interiore, o sbaglio?
Una sola piccolissima pecca: secondo rigo, "Il mio posto è il sul fondo", forse quel "il" è un errore di battitura ^^!
Comunque, ancora complimenti e continua così!
Lilith