Recensioni per
Memory
di Niglia

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/02/13, ore 01:30
Cap. 1:

Ave.
Ammetto che quando ho letto il titolo ho pensato all'omonima canzone del musical Cats, e magari strazi ad alti livelli di angst, gatti vari, tragici sfondi underground, droga sesso e rock 'n' roll. Sempre di Webber si tratta, e ho il non troppo vago sospetto che il collegamento sia voluto. Per fortuna, non c'erano bestioline pelose ad attendermi, né rock 'n' roll, ma solo la lirica dell'Opera Garnier, e la voce di Erik che, per come me la immagino io, passa da una tonalità acuta da castrato da far invidia a Farinelli a un voce bassa e tenebrosa come neanche lo yeti tibetano. E qua la oce di Erik è rabbiosa, delusa, graffia le pareti, brucia come il don Giovanni. Non ho trovato strazio, non altrettanto quanto queste emozioni appena elencate, ma non ne ho sentito la mancanza: Erik lo vogliamo arso nella sua ira funesta che infiniti addusse lutti all'Opera, lo vogliamo mentre sfoga la sua delusione amorosa e tutta la sua inesauribile tristezza distruggendo ogni cosa gli capiti a tiro. Insomma, non vogliamo donnicciole che sfogano la frustrazione piangendo o pulendo casa, n'est pas?
AH, sono felice che nella tua versione dei fatti Erik e Christine non abbiano discusso approfonditamente del debito pubblico *fatto sesso, Ange, perché non lo dici liberamente che poi la gente non ti capisce?*. Onestamente è stata la parte peggiore di Love Never Dies (non che le altre fossero mogliori e sì, a me non è piaciuto, eccezion fatta per occasionali parti come quella in cui Erik si impersona barista MEIN LOLLINESS). Ho quest'idea poetica che Erik non avrebbe MAI osato tanto con Christine, che la sua fosse un'emozione più spirituale, che più che la carne reclamasse l'affetto o la comprensione. Roba da liberare i chakra e trovare la pace interiore, insomma.
La parte finale si stacca in modo netto dai ricordi, e non solo per una questione di scrittura, ma a livello di emozioni che trasmette. Mentre prima si assiste a una disfatta la rte finale è quasi una rinascita, la fenice che dalle ceneri del teatro risorge, e fonda il suo piccolo teatrino vagabondo. Anche Erik è cambiato, non è più pervaso dalle sue emozioni profonde sempre il doppio che in una persona comune, ma è quasi apatico, svuotato, coerentemente con le reazioni umane. Mi pace soprattutto questo contrasto tra le due parti, e in generale mi piacciono i contrasti che crei.
Molto carina come storia, davvero!

E ora perdonami se non sono altrettanto chiara come te e se la mia recensione ppare sconclusionata e confusionaria, ma oggi è stata una giornata pesante tra esame, insonnia da giorni, gatto morto in veranda, un avanzo di favelas che mi vuole mandare a quel paese (a livello universitario, eh) e la sbevazzata finale in solitaria per festeggiare il voto dell'esame. Ed è l'una e mezza di notte. Perdonami se crollo ora.
Au revoir!
Ange sempre pi barbona da far invidia a Bukowski.

Ps: su twitter sono @Myrmarachne, o Totentanz, quella lì insomma.

Recensore Junior
22/07/12, ore 13:46
Cap. 1:

Cara Niglia, il tuo fantasma mi ha straziato....distrutto per l'abbandono della sua amata, senza più forze e ragioni, che viene trascinato dall'altra parte del mondo dalle Giry!!! Davvero molto toccante, spero di leggere presto altri missing moments di Love never dies!!!!!
Anche quello di "beneath a moonless sky", che hai scritto, l'ho adorato!!!!!
a presto
Maru!

Recensore Master
10/07/12, ore 17:29
Cap. 1:

Bellissima!!!! Non c'è molto da dire, molto emotiva ma non svenevole. Ricorda molto Till I hear you sing (anch'io ho visto Love Never Dies e posso dire che, se all'inizio lo si trova deludente, col tempo si impara ad apprezzarlo) e mi è piaciuta soprattutto la prima parte, in cui descrivi le conseguenze dell'incendio. Bella fic