Ah, questa scena mi ha davvero lasciata sbigottita. Non credevo che sarebbero morti, ho sperato per un secondo in una nuova possibilità per entrambi, mi stavano persino diventando simpatici. Poi, quando Tarrlok ha preso il guanto, ho pensato che stesse per stordire Noatak e che avesse in mente qualche altro sordido piano per conquistare Pepublic City, ma mi sono sbagliata.
Mi sono chiesta perchè l'abbia fatto e mi sono detta che probabilmente era per vendetta, ma l'interpretazione che ne hai dato tu è decisamente migliore.
Si può vivere all'ombra di un fratello perfetto, con alle calcagne il ricordo del mostro che è stato? Evidentemente no. Ed è codardo, è vero, ma, forse, in fondo l'ha fatto anche per suo fratello, secondo il suo punto di vista.
La storia è davvero ben scritta, ben pensata e ben resa. Mi piace, davvero tanto, anche qual piccolo rifacimento al loro passato -"Lui, il piccolo Tarrlock che ha paura del buio, delle tempeste e di dominare il sangue e il suo fratellone che non teme nulla, e gentilmente lo protegge da tutto."
Ci sono alcuni piccoli errori di punteggiatura e una svista: c'è un quando, invece di un quanto nella seconda riga; e gentilmente lo protegge, il "gentilmente" andrebbe tra delle virgole; "E due volte codardo, prende il guanto poggiato poco distante da lui e lo infila." allora, o si mette una virgola dopo la prima "e" o la si fa diventare "è".
Poi ci sono anche altri piccoli errorini con le virgole, che non starò ad elencarti, ma con una rapida rilettura potrai facilmente individuarli :)
Alla prossima, Asahi. |