Recensioni per
All hearts are broken
di Candy Floss

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/07/12, ore 21:23

Io sto piangendo, carissima. Anche il mio cuore è spezzato in questo momento. Sei riuscita a farmi sentire in ogni muscolo le emozioni e il dolore di entrambi. L'idea di usare la parola "triste" è perfetta, so very Sherlock. E i ricordi delle zucche e dell'infanzia?!? Oh lì mi sono sciolta, una boccata d'aria fresca in una stanza senza ossigeno. E che dire della scena del tentati suicidio? Una delle cose più strazianti che abbia mai letto, tutto accentuato dall'assenza di audio, che rende tutto più veritiero e crudele, e i chilometri di distanza, che rendono Sherlock così impotente. E la signora Hudson??? Mi ha fatto un'enorme tenerezza, è proprio una mamma con loro. La pistola di John credo sia una Browning, ma la SIG è sempre stata una delle mie pistole preferite quindi va bene così ^___^ Baci Cri

Recensore Junior
10/07/12, ore 20:32

Posso singhiozzare? No, perché se non lo faccio può scoppiarmi il cuore. La prima dedica mi ha sgretolato, verso l'ultima ero una poltiglia di sentimenti e fluff che inondava il pavimento. Mi hai reso felice in più di un modo, scrivendo e pubblicando questa storia, dalla bellezza delle dediche in sé al motivo ultimo ( e primigeno)... la scrittura. La scrittura in sé, il fatto che tu te ne sia riaccostata di nuovo e di nuovo con la tua unicità e originalità.
Lo sai perché lo hai già sentito, ma si sa, repetita iuvat. Io ti ho dato il prompt e tu ne hai ricavato la cosa più inaspettata.
Partendo proprio dal modo in cui hai permesso a Sherlock di osservare John, che voglio dire è originale in sé. Fa tanto stalker, ma è più da Sherlock di quanto non lo sia seguire John in giro per Londra come spesso uno si dipinge che il consulente possa "sorvegliare" l'altro.
La trovata delle telecamere è perfetta, perché permette a Sherlock di essere completamente lui. Sherlock è puro sguardo per la maggior parte del tempo in cui non è pura deduzione. E qui hai iniziato a centrare in pieno il prompt che ti avevo sottoposto. L'osservare di Sherlock verso John diventa qualcosa di assolutamente diverso dall'osservare "solito". Questo, naturalmente, è dovuto al loro rapporto, alla natura del sentimento che il consulente ha sviluppato per John, al fatto che ci sia un sentimento a insinuarsi " come un granello tra quegli ingranaggi perfetti".
è perfetto. é perfetto perché nella sua immobilità fisica, nel modo in cui analizza quello che accade, lui rimane assolutamente IC e assolutamente... Sherlock Holmes. Muta, e non potrebbe essere altrimenti, solo quando si tratta di John. Questo è fantastico e tu sei stata davvero davvero brava a renderlo.
Un'altra cosa che hai centrato è stato il climax di tensione. Mi è piaciuto all'istante, perché è tutto collegato con il comportamento di Sherlock e con i suoi pensieri. La lucidità lo accompagna fino a che non vede la pistola. Non che non rimanga in lui, apparentemente, dopo. Ma gli si sgretola qualcosa dentro, si percepisce, TU sei riuscita a farlo percepire. Sei riuscita persino a farmi dubitare di un lieto fine ad un certo punto.
é molto forte come cosa, e le parole di Sherlock sono una più azzeccata dell'altra, in quel contesto. Dal dargli l'idiota e urlare il suo nome alla fine. L'ho adorato. Ho adorato all'inverosimile alcune frasi che ancora mi scavano la testa: quella in cui Sherlock dice che ci vorrebbero più Watson e meno Holmes nel mondo (è fantastica in un modo che non ti so spiegare); quella in cui Sherlock dice che di John ha dedotto tutto ( è bella, è romantica, nella sua semplicità, perché mi ha fatto venire in mente quando ti piace talmente tanto qualcosa o nei sei talmente affascinato, che puoi passare un'eternità guardandolo/ascoltandolo/leggendolo/vivendolo per carpirne tutte le sfumature... è da Lui, ed è perfetta).
Poi vogliamo parlare di quello che John fa? Ho amato la rabbia. Ho amato la sua reazione rabbiosa dopo il tentativo di suicidio. L'ho amata perché è come se avesse scoperchiato quella parte dura del carattere di John che non esce, ma cova sotto le ceneri, sotto il " io sto sempre bene" della prima puntata e sotto il pianto dell'ultima. Il fatto che sia arrabbiato ( con sé stesso e con Sherlock), il fatto che sia distrutto... tutto emerge in quello scoppio di ira, quasi più di quanto emerga dall'infilarsi la pistola in bocca...Eh oddio, niente ripenso sempre alla scena e mi vengono i brividi.
TU, mi hai fatto venire i brividi! E so che questo potrebbe essere solo l'inizio, quindi te lo chiedo per favore e dall'alto della mia influenza ( ma quale?):
Nulla dies sine linea, da oggi in poi, Bosie!
Scrivi e io sarò contenta come una scema :)
Grazie, davvero grazie per questa storia.

Darseey

Recensore Veterano
10/07/12, ore 09:16

molto densa di pathos, ricca di un amore vibrante da entrambe le parti che strappa il cuore, davvero bellissima e la speranza che Sherlock possa tornare da John è la sola che sostiene chiunque li segua con vero interesse, perché nonostante il Canone lo dica, a volte la paura prende il sopravvento... così fa bene leggere storie come questa, perché nella sua drammaticità la speranza non si smarrisce :)