Recensioni per
Cosa nasce da un ritratto a carboncino
di Panda_chan

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/07/12, ore 00:33

Partiamo dal presupposto che la coppia è di per sé affascinantissima, soprattutto sotto questa luce parigina che ne accentua un romanticismo decisamente velato, senza mai intaccare il carattere dei personaggi. L'idea del carboncino si adatta magnificamente alle mani di Itachi, e la trovo magnifica come soluzione: Ino è una donna dai colori luminosi, partendo dai capelli, ma qui l'unico colore che Itachi decide di tratteggiare sono gli occhi. "Lo specchio dell'anima" direbbe qualcuno...:)
L'atmosfera vivace e briosa della comunità parigina si legge splendidamente tra le precise descrizioni delle vie di Montmartre. La fanfiction sembra un intero dipinto, perché il luogo è di fronte ai nostri occhi, con le scale lunghe e bianche, la chiesa resa cupa dal colore del cielo, i banchetti e gli artisti che espongono i loro dipinti. Nel corso delle varie descrizioni, Ino non è mai sola, ma è accompagnata dal lettore stesso tuffatosi nella storia.
Il fascino che aleggia intorno ad Itachi è quasi magnetico, sicuramente palpabile anche tra le righe. Pare di vederla Ino che ne rimane incantata, forse timorosa di ciò che uno sguardo profondo come quello di Itachi possa riservarle. Una come lei, abituata al desiderio degli uomini, si sente forse per la prima volta in soggezione. Che siano le dita o gli occhi, Ino non può fare a meno che ricordarsi di quell'artista. Artista che non parla, ma che esprime: esprime tramite una tela a carboncino l'interesse che Ino esercita in lui.
Ad avermi elettrizzata molto, ti dirò, è stata la ricerca frenetica. Ino non riesce a resistere a ciò che Itachi ha esercitato in lei, con il dipinto, con gli occhi, con un semplice tocco. Pare quasi aver dimenticato la soggezione che le provocano gli occhi scuri, fino a che non se li ritrova di fronte.
Piacevolissimo anche il fatto che passato e presente si intreccino continuamente nella storia, senza mai confondere le idee. La sovrapposizione del finale della storia tra Itachi ed Ino con l'inizio è un turbine sensuale, che non risulta erotico quanto dolce. Si leggono le anime intrecciate, i movimenti ansiosi, i desideri di essere toccati e voluti.
Ed il finale. Il finale che è aperto, che fa intendere che Itachi l'aspetta ed Ino? Ino senza di lui non può stare. E questa cosa non mi è nuova.
In conclusione, una bellissima One-shot, dove il carattere dei personaggi viene rispettato appieno e lo stile è veramente una gioia per gli occhi.
Brava, Pà. ;)

Recensore Master
18/07/12, ore 22:59

Ciao! E' la prima volta che mi capita di leggere una tua storia e devo dire che scrivi veramente bene. Mi ha attirato il pairing, devo dire la verità: penso che, quando il fandom di Naruto non era così vasto, sono stata fra le prime a essere intrigata da un possibile risvolto Itachi/Ino, e sono rimasta molto affezionata a loro, sebbene per me siano stati sempre una coppia senza lieto fine, più un rapporto malato. Oggi ho scoperto che possono essere qualcos'altro, e sei stata tu a mostrarmelo. Hai costruito una storia in maniera interessante, dandole un ritmo, soprattutto verso la fine, quando i flash-back si accavallano precipitosamente con il presente, accelerando la narrazione, che, fino ad allora, era stata pacata, lenta, ragionata, quasi a testimonianza del getto di passione, il primo e l'ultimo. Ho trovato interessante anche l'uso del tempo presente per i flash-back e il passato, invece, per la vera narrazione.
Ma bando ai tecnicismi, passiamo a recensire quello che realmente mi è piaciuto, e cioé la tua storia, i tuoi personaggi, come li hai fatti incontrare! (: Spero che tu sia stata a Parigi, altrimenti non mi spiego come tu possa averla descritta così bene. I gradini di Mont-Maitre, come la briosità della città durante le belle giornate, aaah, mi è parso di ripercorrerla insieme ad una giovane, felice Ino, che ha realizzato un sogno. Attraverso i suoi occhi, ho potuto percepire davvero un amore per Parigi, che rende ancora più evidente quanto le verrà a costare lasciare la città, alla fine, e soprattutto quanto Itachi abbia saputo rapirla. Lo devo dire, questa Ino mi piace! *__* Non è capricciosa, non è infantile, è una ragazza che sa seguire i propri desideri (aggiungerei: fino alla fine), che si imbarazza, non la vanitosa ragazzina descritta da Kishimoto. E' un po' come la Ino del manga che si intravede da bambina, quando aiuta Sakura. Il suo imbarazzo davanti a Itachi è piacevole e, quando lui le dona il ritratto, mi è parsa davvero colpita e incuriosita, non a torto lo era anche prima. Poi, il fatto che non sia riuscita a parlargli sottolinea come, sin dal principio, c'è stato qualcosa che è nato non dalle parole, ma dagli sguardi: quello di Itachi, quasi onniscente, penetrante, quello di Ino, già in soggezione. Parte tutto dagli occhi, anche per Itachi: il ritratto, anzi, i due ritratti lo testimoniano ampiamente. Partire dagli occhi per arrivare al materass- ehm-ehm, uh, sì, dicevo? Gli sguardi, solo un gioco di sguardi. In fondo, anche al momento dell'addio, le parole sono quasi inutili, superflue (evvai di materasso :D). Questo, veramente, mi è piaciuto molto. E anche la precisione nel descrivere i gesti, gli spazi, fra Ino e Itachi: con l'occhio di un artista, con i dettagli necessari non solo per uno sfondo, ma per costruire l'ambiente che si unisce intimamente al personaggio: sto pensando alla Parigi smunta battuta dalla pioggia.
Insomma, complimenti, hai fatto la gioia di una vecchia fan della coppia! (:

Recensore Veterano
10/07/12, ore 15:24

partiamo dal fatto che io non sono una patita delle ItaIno. Anzi, facciamo proprio con riesco a vedere Itachi fisso con qualcuno e sei riuscita a farmeli amare, sono alle lacrime. Credimi.
ti ho sempre ammirato, e lo faccio tutt'ora anche se sparisco, non commento o cose simili.. ma continuo a reputarti una delle migliori.

Arriviamo alla storia; è meravigliosa. Seriamente. sia la parte del racconto al passato sia al presente.. della testardaggine di Ino che è ovunque, il mutismo degli Uchiha che si fondono così bene insieme. Mi si è stretto il cuore quando hanno discusso su lui che doveva partire e lei si sentiva impotente perché non poteva fermarlo, perché la famiglia incombeva sul loro rapporto come un falco sulla spalla. 
E il fatto che tu abbia raccontato il primo rapporto insieme a quello che sarà l'ultimo prima che lei lo raggiunga in Spagna, mi ha proprio stroncato. Hai una delicatezza nel raccontare il tutto che mi fa venire voglia di gettarmi da qualche parte. Saper scrivere la metà bene di come scrivi tu sarebbe un traguardo importante per me, ma proprio tu sei quella che mi ha insegnato a non arrendermi e beh, grazie :')
io non so seriamente come farei senza le tue fanfic, le rileggo in continuazione. 

complimenti ancora Panda, sorprendi sempre.

Recensore Master
10/07/12, ore 12:41

Splendida.
Complimenti, cara. Hai partorito una one shot semplicemente splendida.
L'ambientazione è spettacolare, sai? Così come la caratterizzazione dei personaggi, dai protagonisti principali della fanfiction a quelli di minore importanza come Sakura, Hinata e un appena accennato Sasuke.
Mi è piaciuta molto la contrapposizione fra gli eventi passati e gli eventi presenti e la struttura stessa della storia mi pare ben articolata. La scelta di Parigi mi piace, nonostante questa possa sembrare un'ambientazione classica. Inoltre le descrizioni dei luoghi, dettagliate e particolarmente accurate, mi hanno completamente rapito.
Degno di nota anche l'atteggiamento di Itachi che, a mio parere, rispecchia il carattere ombroso del personaggio e, soprattutto, splendida la scena del bacio e di ciò che ne consegue.
Per quanto riguarda la coppia trattata, beh, sai perfettamente come la penso al riguardo. In più credo che tu riesca a produrre delle ItachixIno assolutamente realistiche e originali, mantenendo sapientemente i personaggi IC. Perchè sì, non vai assolutamente OOC, ma tratti i personaggi veri, con il carattere che Kishimoto ha dato loro.
Ad ogni modo ciò che mi ha rapito veramente è il finale. Quel finale assolutamente adorabile. Ma io ti sposo. u_u
E poi sai? Cominciavo seriamente a dubitare che avesse un lieto fine, nonostante mi avessi rassicurato del contrario.
Dunque ti faccio nuovamente i complimenti, tesoro. E spero che ti dedicherai presto e nuovamente a questa coppia.
Un abbraccio,
Emmevi