Salve :) Come dice il titolo Non tutti i mali vengono per nuocere e nemmeno la mia recensione lo è quindi, don't worry, sono qui solo per farti notare alcune cose. La storia, o meglio il suo inizio, non è poi tanto male. E' tranquillo, o almeno a me infonde tranquillità. Dovresti solo fartela betare (considera che i/le beta sono persone come me che si mettono a disposizione di un qualunque autore per correggere sintatticamente, grammaticalmente o graficamente la storia con il solo scopo di migliorarla. Se cerchi, qualcuno qui su EFP lo trovi.)
Allora cominciamo:
"La prima guerra civile ebbe inizio quando...Sarah, Sarah sei sveglia?"
"Eh?" Oddio, stavo domendo! Come ho fatto (qui hai cambiato tempo verbale; dal passato passato sei arrivata ad un passato più recente. Il che è un po' impossibile.) a prendere sonno in classe?!
"Abbiamo dormito poco oggi, vero signi (non serve la i) orina Parks?" disse sarcasticamente la professoressa di storia.
"Prof (essendo un sostantivo abbreviato, usa la punteggiatura o sennò limitati a scrivere la parola completa) mi scusi tanto, non so cosa mi sia successo, è solo che non sto dormendo molto bene in questi giorni..." tentai di giustificarmi.
"Beh, questa non è una buona scusa, passerai il pomeriggio in punizione a scuola!" mi sgridò.
"COSA? Ma è esagerato! Lei non.." mi fermò bruscamente.
"Non obbiettare, altrimenti ti beccherai anche una nota (manca una qualsiasi forma di punteggiatura qui)" mi disse con uno sguardo impassibile.
'Oh, oggi come al solito la giornata procede una meraviglia', pensai.
(hai visto sopra dove ho sottolineato, all'inizio inizio della tua storia? bene, anche quella parte è un pensiero quindi devi adottare la stessa modalità di distinzione che hai usato qui sopra. Non puoi cambiare.)
Poi la parte che ora viene devi distinguerla dal resto del testo, è una presentazione, cioè si stacca completamente da ciò che stavi raccontando. Va sul personale ed introspettivo, non stai più narrando un fatto accaduto alla protagonista. Ti consiglio un carattere diverso, o un po' di invii, o addirittura grassetto o corsivo. Un modo qualsiasi va bene!!!
Salve, sono Sara Parks, studio alla (inizia con A, quindi ti conviene elidere la ''a'' finale di ''alla'' ---> all') Ashton House School, ho 16 anni e vivo a Brentford, Londra. La mia vita è banale. (due punti) Ho un fratello pestifero (pestifero è colloquiale, cioè lo si usa in un discorso verbale, a voce. Utilizza un altro aggettivo come ad esempio ''una peste di fratello'', ''combinaguai'', ecc. ecc.), due genitori con cui litigo sempre e una casa modesta. Ho una migliore amica, Lucy, senza di lei sarebbe un inferno. Non ho un ragazzo, non l'ho mai avuto, non che non abbia avuto proposte, (stacca. è un altro pensiero. usa un punto e accapo) la gente mi considera carina, ma non sono mai riuscita a trovare quello giusto. Per me non è un problema, forse. Amo leggere. (non centra nulla. cambia! non si capisce niente. come puoi passare da una ''passione'' quale lo studio, all'aspetto fisico? distingui, stacca, argomenta di più!) Capelli neri, occhi marroni, pelle olivastra. Alta circa un metro e 68 cm. Ma lasciamo perdere le descrizioni, non è poi così importante...
Dopo che quell'insopportabile della Prof (essendo un sostantivo abbreviato, usa la punteggiatura o sennò limitati a scrivere la parola completa) Stivens mi costrinse a restare altre tre ore dopo la mensa, trascorse a pulire i corridoi, ero finalmente felice di uscire e di tornare a casa. Sentii il telefono vibrare.
"Tesoro sono papà. La macchina ha avuto un guasto improvviso, mi dispiace, per oggi potresti prendere la metro?".
Gli risposi "Si non preoccuparti, solo, sarò lì un po' più tardi."
"Potrebbe andare peggio di così?" urlai al cielo. Indovinate che risposta ricevetti? Si mise a piovere. (questa parte è fantastica :) ottima trovata!!!)
'Va bene, adesso mi sto seriamente incazzando', dissi fra me e me.
Alzai sulla testa il cappuccio della felpa, che non era in grado di contenere la mia indomabile massa di capelli ricci lungi. Mi incamminai verso la metro, presi un biglietto, misi le cuffie nelle orecchie e feci partire la musica.
Quando il vagone mi si fermò davanti vidi che era affollatissimo, non c'erano posti a sedere vuoti. Dopo essere entrata ed essere (esserMI) persa nella musica, la vettura fece un movimento brusco e, non avendo nessun appiglio, fui sul punto di cadere.
Sul punto, ripeto. Mi sentii trattenere da dietro per i fianchi.
"Ma che..." la gente non ha problemi a mettere le mani sugli sconosciuti! (Punto interrogativo. Non esclamativo.) Mi voltai bruscamente e davanti mi si parò l'essere più bello che avessi mai visto. (due punti) Aveva gli occhi azzurri, la pelle ambrata e i capelli biondi bagnati dall'acqua. (meglio mettere ''dalla pioggia'')
"E' tutto ok, ti sei fatta male?" mi disse spaventato quello sconosciuto che avrei desiderato così tanto conoscere.
"S-si, si tutto bene." Non parlammo fino alla fine del tragitto, ovvio non che lo volessi (forse), eravamo dei perfetti sconosciuti! Nonostante sembrasse tormentato e avesse l'aria stanca, non la smetteva di lanciarmi occhiate interessate. (punto e virgola xD) Dire che non avrei voluto rincontrarlo, sarebbe stata una maledetta bugia.
* * * * *
Oddio. Stranamente mi piace un sacco. Cioè considera che scrivo principalmente yaoi (coppie gay) ed è da qualche mese che ne porto avanti una che sembra aver riscosso abbastanza successo; e quindi ho messo da parte il genere Romantico etero. Questa storia mi ispira, basta che non li fai arrivare al bacio troppo frettolosamente come fanno in tanti, ecco. xD Insomma, hai destato la mia curiosità. Aspetto un nuovo capitolo, intanto ti lascio i miei complimenti sinceri e finisci subito nei ''preferiti'' così mi tengo d'occhio quando aggiorni. Spero preso comunque. Non mi deludere, eh! >_< che purtroppo molte storie che sembravano promettere bene sono sgorgate nell'inutile e nonsense.
--------------------------------------------------------------------------------
Baci
Onechan
|
