Ciao!!!!!!
Eccomi qui!!!
Bel capitolo, senza dubbio, ma vuoi far morire di paura qualche personaggio della Special A?
*Si prepara il corteo funebre dietro a Kira*
Kira:AAAAAHHHHHHH!Che spavento!!!Non ho detto di comparire ora!Solo se muore qualche povero personaggio, e,detto tra noi, non è detto che muoia qualcuno!
Kao:Esatto!Non uccido mica i personaggi, io.Bè, tranne la povera Miku, ovviamente!!
La mia parte preferita:
Hikari! Non mi dire che ci credi veramente..!-
Poco dopo si sentirono nuovamente dei passi e delle risate.
Sull’uscio della porta si ripresentarono Hikari e Nahoko bianche come cadaveri.
-Ragazze!- disse Ryu vedendole ridotte in quello stato.
-Ha gli occhi azzurri..-
Sakura annuì.- L’avete vista..!-
La luce si era spenta di nuovo. Le strisce di sangue, però, non erano riapparse.
Erano apparse così come erano scomparse, nel nulla.
-Nahoko… come si è suicidata la ragazza?- chiese Hikari, la cui curiosità era aumentata a dismisura.
- Si è tagliata le vene.-
Un silenzio gelido cadde tra i presenti.
-Però con il suo sangue scrisse un ultima parola..- mormorò la castana.
Sakura non era sicura di volere saperlo, comunque chiese.- Quale?-
Nahoko scosse la testa.- Non ne ho idea..-
….
*Ragazze, io non riesco a dormire!* scrisse Megumi.
-Dai stai tranquilla.. secondo me è tutta una finzione. Io non credo ai fantasmi.- disse Akira per tranquillizzarla.
-Non lo voglio dire per spaventarti Megumi, però il fantasma non è malvagio.. Io l’ho visto il primo giorno in cui sono venuta ad abitare qui. È come se mi stesse aspettando. Aveva un’aria triste, però sorrideva.-
Ed era vero. Lei era seriamente riuscita ad intravvedere la ragazza dieci anni fa.
Mise la testa sul cuscino e rivide gli occhi cielo della ragazza, insieme a lunghi capelli color carota. Sorrideva.
Nahoko la imitò, poi si addormentò velocemente.
Solo qualche tempo dopo comprese che solo una parola era rimasta nell’ombra.
Il segreto sarebbe rimasto irrisolto. L’ultima parola non doveva essere scoperta, e se era così, doveva esserci un buon motivo.
XxX
Miku era ferma a fissare quella parola.
Era una maledizione. Quella sarebbe stata la sua dimora in eterno, anche dopo la morte.
Dieci giorni erano passati e lei non era scappata.
Solo una prigione.
Con il suo sangue scrisse qualcosa. Chiunque avesse scoperto la quinta parola sarebbe stato maledetto, avrebbe subito la sua stessa sorte.
Per liberarsi avrebbe dovuto fare solo una cosa: sorridere con il cuore.
Una semplice parola, un consiglio da parte sua per chi svesse vissuto la sua stessa esperienza.
SORRIDI.
Ore 9.30, cucina.
Quella mattina i ragazzi appena entrati in cucina avevano profonde occhiaie viola sotto gli occhi, avevano dormito davvero poco.
Kei quando li vide si lasciò scappare un risolino.
-Non avete dormito?- chiese.
Hikari scosse la testa.- No.-
Il ragazzo non riuscì a trattenersi e scoppiò in una risata, senza trattenersi.
In pochi secondi gli fu raccontato che i passi e le risate erano opera sua e anche le tre scritte sul muro.
-Ho sentito quello che stavate raccontando e non sono riuscito a resistere!-
Però rimaneva ancora un dubbio: la quarta parola e quella sbiadita.
Kei aveva confessato di averne scritte solo tre..
Hikari, Nahoko e Sakura si scambiarono un occhiata veloce.
Loro l’avevano vista.. non era stato un sogno..
Se ti interessa ho pubblicato alcune nuove storie!
Chu! |