Lascia che te lo dica: benché il prompt richiamasse a gran voce un'analisi del personaggio di Amon, penso non fosse affatto facile renderlo nel modo sopraffino in cui ne hai parlato tu.
Mi è piaciuto davvero molto il fatto che l'analisi non si fermasse a ciò che c'è sotto la maschera, ma che procedesse fino a ciò che c'è sul volto nascosto dalla maschera, per scoprire infine che *sotto* quel volto non c'è ormai più nulla. Questo progredire di maschere, questo insieme di livelli che crescono su chi ormai è davvero nessuno, questo qualcuno che ha perfino dimenticato chi era e che sembra cercare una nuova identità che lo renda vero... è tutto così ben costruito e così ben reso da dare i brividi.
Per il resto, non posso certo non spendere almeno due parole per la descrizione di Republic City all'inizio della flashfic, per la tecnologia e la sua apparente onnipotenza, per il concetto di città degli uomini e non più dei benders, per i richiami finali al dominio dell'acqua e a Tarrlok; tutto fila così bene e così impeccabilmente che è impossibile non appassionarsi al filo conduttore del discorso.
Era dai tempi di Code Geass e di Zero che non ragionavo più sul vero significato delle maschere, su ciò che celano e ciò che coprono; a farmi rimuginare non c'era riuscita la serie ma ci sei riuscita tu, e l'hai fatto in maniera a dir poco perfetta. <3
Grazie infinite anche per la dedica... non me la merito! :D Sei sempre tu a sopportare i miei scleri sugli argomenti più vari, non il contrario... XD Aspetterò con ansia di leggere altre storie di questo genere, ma credo che non serva nemmeno ripetertelo... te lo dico già ogni giorno. <3 |