È vero, vedere qui una tua nuova storia 8059, fa un po' strano. Però mi fa immensamente piacere :).
Non ti chiederò delle altre tue storie, lo farei... anzi, lo avrei fatto, sai bene quanto io sia affezionata ad una in particolare, e non lo faccio non perché non mi interessi, ma perché capisco che se hai deciso di non frequentare più il fandom avrai le tue buone ragioni e che delle domande da parte mia potrebbero dar fastidio. Anche se è vero che non leggere storie come le tue è un peccato. Io ti considero bravissima, e anche in questo caso riconfermo la mia considerazione.
Passo alla storia.
É una storia un po' strana questa, devo ammetterlo, però posso dirti che non c'è nulla di oscuro o inafferrabile, è un’ AU e in quanto tale non occorre collegarsi necessariamente alla storia originale. I personaggi potrebbero anche aver perso la memoria, potrebbe anche non esistere la mafia, ma trovo che la storia stia perfettamente in piedi autonomamente.
Insomma, si capisce che le incongruenze con la storia originale in questo caso sono normali e poi sono pure realistiche, se eliminassimo la storia dei Vongola. Quindi a meno che io non sia un genio, ma siccome dubito di questo, credo che sia parere comune quello di non avere avuto difficoltà durante la lettura.
Lo stile è un po' diverso da quello a cui ero abituata, non saprei bene come definirlo, forse è più essenziale e più obiettivo, più verista che romantico, tanto per intenderci. Però non è spiacevole, è a tratti un po' amaro, ma quel sottofondo che ti ha sempre caratterizzato, un po' profondo, un po' angst, c'è sempre.
Simpatici i riferimenti ad Hibari, come psicopatico della facoltà e a Tsuna come smidollato ( ahahah si vede proprio che è un AU).
L' incontro è davvero inevitabile. Qualcosa scatta nello stesso momento in cui Hayato per la prima volta posa gli occhi su Takeshi.
E il fatto che i due ragazzi finiscano subito dopo a letto insieme, è una conseguenza di questa ineludibilità. Se infatti questo incontro non fosse già stato progettato dal destino, avrei trovato la cosa un po’ affrettata, invece la trovo la giusta conseguenza di questo incontro.
Anche in questo caso Hayato è il flaccido ( perdonami Gokkun) italiano scazzato ( si può dire?) e frustrato da un destino a lui avverso. Takeshi è il solito idiota ( con affetto) simpaticone, sorridente e sportivo. Sono perfetti l’uno per l’altro.
Tenerissimi i momenti che seguono un amplesso e che portano i due ad approfondire i propri caratteri, a parlare delle proprie paure e idee. È vero, magari dopo aver sprecato tante energie anche un tipo di poche parole come Hayato può abbandonarsi al filosofeggiamento col proprio compagno.
La parte che va da “Anche Takeshi era una formica” a “a prendersi cura di un' altra persona.” , trovo che sia la più bella e commovente della storia.
Pazzo, pazzo Takeshi, davvero. Senza nemmeno essersi giurati amore eterno il moro passa subito al matrimonio. Credo che in questa situazione i ti amo siano superflui, forse sono pure scontati. Entrambi, ma soprattutto Hayato sono consapevoli del fatto di non volersi lasciare, non si tratta di una storia o di una botta e addio, ma si tratta del completamento di una persona, di due persone che unendosi diventano una e saranno così per sempre. È un caos, una rivoluzione che in due mesi soltanto hanno spezzato l’ apatico equilibrio di ben ventiquattro anni.
“che il culo di Takeshi, secondo suo figlio, è il più bello del mondo”
Come dargli torto?
Va nelle preferite anche questa.
Se un giorno ti verrà voglia di continuare a scrivere per questo fandom, su questi due, mi troverai ancora qui.
Ti faccio un in bocca al lupo per tutto, passa una bella estate!
Spero che le mie parole iniziali non ti abbiano infastidita.
Un bacio,
- Kyo- chan. (Recensione modificata il 20/07/2012 - 01:43 pm) |