Purtroppo, questa recensione non può che essere negativa.
Ma andiamo per gradi.
Per quel che riguarda la grammatica, non ci sono errori significativi, hai fatto solo due/tre errori sui congiuntivi (tipo: 'sembra che da quando sia incinta...'. Usare il congiuntivo in questa frase è errato, avresti dovuto usare l'indicativo: 'sembra che da quando sono incinta...').
Per quanto riguarda, invece, l'aspetto linguaggio e struttura della storia, ecco cosa c'è che non va:
- Punteggiatura. Usi pochissimo le virgole e gli altri segni d'interpunzione che non siano il punto fermo e i punti interrogativi/esclamativi. E quelle poche virgole che metti, a volte non sono neanche messe nei posti giusti. Vai anche troppo poco spesso a capo.
- Linguaggio. Ho trovato diversi termini usati impropriamente: 'sbarazzando le cose di papà', si dice 'sbarazzarsi di qualcosa', non 'sbarazzando qualcosa'; 'mi pervase il naso', è più appropriato 'mi riempì il naso' o 'mi pervase' e basta. Oltre a questo, ci sono anche dei punti in cui, a mio parere, sei un po' troppo volgare: 'che pisciavo sopra un bastoncino'. Bonjour finesse, proprio!
- Ripetizioni. Ce ne sono tantissime sparse per il testo, quindi ti consiglio di rileggere bene prima di pubblicare.
- Brevità dei periodi. Fai dei periodi davvero troppo brevi, in alcuni casi è anche scorretto, perché il punto serve a separare due frasi differenti, quindi non puoi prendere una frase lunga e dividerla in tanti pezzettini.
- Ortografia. Alcuni errori ortografici (tailler e System of a Dawn) te li hanno già segnalati, ma io ne ho trovati altri due: 'infondo' è voce del verbo infondere, 'in fondo' vuol dire, al contrario, alla fine; 'sta mattina' o dici 'questa mattina', oppure lo scrivi tutto attaccato 'stamattina'.
- Tempi verbali. Ho notato che, in alcuni punti, passi dal passato al presente. Facci attenzione, perché non sono cose piacevoli da leggere, disturbano parecchio la scorrevolezza della storia (perché il lettore per istinto è portato a rileggere le righe precedenti per vedere se è lui che ha pensato fosse tutto al passato, invece era al presente, o se sei tu ad aver sbagliato) e sono brutti da vedere.
Oltre ha queste cose, ho notato che ci sono anche delle incongruenze relative alla gravidanza e alla veridicità delle cose che dici:
1. In gravidanza si gonfiano le caviglie, non i piedi, e se i piedi si gonfiano non lo fanno eccessivamente, solo un pochino, quindi Veronica non dovrebbe avere problemi a indossare le scarpe.
2. E' incinta di cinque mesi e ha preso solo due chili?! E non rispondermi che l'hai detto 'tanto per dire', perché nelle storie 'tanto per dire' non esiste.
3. Dici che Veronica ha fatto il test di gravidanza nel bagno della scuola... Ma non ce l'ha una casa? Voglio dire, un test di gravidanza non è una cosa che di solito si fa nel bagno della scuola: primo perché sono cose private, quindi magari non si vuole che lo sappiano tutti nel giro di cinque secondi; secondo perché a chi diavolo verrebbe mai in mente di farlo a scuola?!
4. Veronica sceglie di tenere il bambino perché, a quanto ho capito, ha avuto paura del processo necessario all'aborto. La cosa che non capisco è che senso abbia, se ha deciso di tenerlo, accanirsi così sulla sua situazione. 'Questa merda', come dice lei, è tale perché lei è una troietta che l'ha svenduta a un tizio sconosciuto da ubriaca mesta. Quindi, se proprio vogliamo dire che c'è una qualche merda in questa situazione, quella è lei, non il povero bambino nel suo utero.
5. La madre, come ti hanno già fatto notare, è troppo accondiscendente e la figlia troppo irrispettosa. Non solo è rimasta incinta, ma non sa chi sia il padre ed era troppo ubriaca per ricordare qualsiasi cosa su di lui, perciò deve ringraziare il cielo se sua madre ha accettato di sostenerla, moralmente ed economicamente, anziché buttarla fuori di casa e obbligarla a trovarsi un lavoretto.
Ora, arriviamo alla parte che, sinceramente, mi ha fatto uscire dai gangheri e mi ha schifata di più.
<< Cazzo non vedo l'ora che questa merda finisca, ucciderei per una tazza di caffè, o di whisky o di una fottutissima sigaretta. Ma non posso. >>
<< Scusa ma che te ne frega? Tanto non devi darlo in adozione? Non è un tuo problema come viene fuori. >>
<< Invece si! Mettila su questo piano, se tu dovessi comprarti un cellulare ne prenderesti uno nuovo e pieno di applicazioni o, sempre allo stesso prezzo, uno vecchio usato e che fa uno strano odore e non vuoi sapere da dove viene >>
<< Ma che bel cellulare c'è qua dentro. Ma sarà un Samsung o un Lg. Chi lo sa? >>
Stai parlando di una creatura, te ne rendi conto? Quel bambino non è un oggetto, è una persona. Una persona che merita rispetto e amore; e non è colpa sua se quella troietta della madre si è fatta ingravidare dal primo sudaticcio ed eccitato essere maschile che si è trovata davanti. Mai, MAI, un bambino concepito da situazioni del genere dovrebbe essere ritenuto un peso, essere considerato colpevole o subire le conseguenze dell'irresponsabilità dei genitori.
Spero che tu non la pensi come i tuoi personaggi e che abbia inserito questo dialogo per una questione di trama, ma, ahimé, non fa passare per niente bene Ilenia e Veronica, anzi, tutt'altro.
Gradirei molto ricevere una risposta, almeno come prova del fatto che hai prestato attenzione alle cose che ti ho detto.
Spero di non averti offesa in alcun modo, perché non era mia intenzione, ma, in quanto ho letto la storia, ho trovato corretto esprimere la mia opinione, anche se negativa, e spero che le mie correzioni (e quelle delle altre) ti aiutino a migliorare.
Saluti,
Emily.
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