Questa storia merita. Merita di essere letta in un fiato da cima a fondo, innanzitutto, poi merita di essere amata e infine di ricevere una bella recensione.
Onestamente, non so se riuscirò a scrivere un commento che ne sia all'altezza, ma amen. Io ci provo.
Mi piace la maniera in cui hai intrecciato la storia di Maysilee, del suo rapporto di amicizia con la madre di Katniss. Sei riuscita a far risaltare il loro legame sin dalla prima parte della storia, quando Maysilee è sola nel Prato ed è Cross a raggiungerla. Mi piace il modo in cui si stuzzicano, e la pragmaticità di Cross che, nonostante l'ansia per l'imminente Mietitura, si fa ben notare. Ed è bello anche vedere il modo in cui Maysilee si diverte a incrinare questa pragmaticità, mettendo in imbarazzo l'amica con gli accenni al padre di Peeta e al giovane Everdeen (sappilo, da questo momento nessuno riuscirà a togliermi dalla testa il fatto che il buon fornaio si chiami Akee. Non so perché, ma è un nome che mi è rimasto particolarmente impresso. Mi sembra proprio azzeccato, così come mi sono detta che Kaily Boss è la perfetta predecessora di Effie).
Inoltre mi ha colpito il modo in cui contrastano il comportamento di Maysilee nel primo e nel secondo punto. Perché, mentre quando era nel Prato cercava di mostrarsi sicura di sé, al momento della Mietitura non può fare a meno di farsi assalire dall'inquietudine. E per quanto sembrasse rassegnata quando ha sostenuto di sentire che sarà lei a venir sorteggiata, non riesce a evitare di cedere a una debole speranza, di dirsi che è possibile che no, non sarà il suo nome a venir fuori, ma quello di qualcun altro. Ecco, ho apprezzato molto tutto questo, perché ci fai conoscere per bene il personaggio di Maysilee, prima mostrando soprattutto (anche se non solo) la corazza che mostra per nascondere la preoccupazione, e poi incrini questa corazza per farci conoscere la preoccupazione che la ragazza ha in sé. Spero di essermi spiegata.
Il punto in cui le due amiche si salutano mi ha fatto venire un nodo alla gola. Perché Maysilee è già rassegnata al proprio destino, in un certo modo, e sapendo come andrà la storia non potevo nemmeno pensare: "No, dai, magari questo sesto senso è sbagliato, magari, nonostante tutto il suo pessimismo, riuscirà a tornare a casa". Ah, ti segnalo una piccola svista in questo pezzo (l'ho notata solo quando ho riletto qualche pezzetto della storia qua e là, per essere sicura di aver assorbito proprio tutto quello che hai scritto): c'è un invidiabile perspicacia e intuizione invece di un'invidiabile perspicacia eccetera. Tornando a Cross e Maysilee, mi hanno colpito molto le parole che la seconda rivolge alla prima riguardo ai suoi due spasimanti (se vogliamo chiamarli così >.<). Il fatto che lei tifi per Mellark, ma ciò nonostante suggerisca all'amica di scegliere Everdeen... E' una cosa particolare, che secondo me mette ancora più in luce l'affetto che c'è tra le due amiche. Maysilee è pronta a mettere da parte ciò che pensa (metti che sia: "Mellark mi ispira di più") a favore del fatto che le è sembrato che Everdeen fosse più giusto per Cross. Accidenti, non riesco a spiegarmi bene! Sia come sia, quello di Maysilee è un buon consiglio: pensa, se Cross avesse sposato Akee, non sarebbero esistiti né Katniss né Peeta. Che brividi.
A questo punto della storia, la focalizzazione si sposta su Cross, e devo dire che mi hai colto positivamente di sorpresa. Qui, infatti, dai la definitiva conferma al fatto che si tratti di una storia su Maysilee e Cross, sulla loro amicizia, mentre ammetto che quasi mi aspettavo che alla fine dei conti si sarebbe trattata di una one-shot sugli ultimi giorni di Maysilee. Magari con molti accenni alla sua amicizia con Cross, ma pur sempre con Maysilee come protagonista assoluta... Invece, grazie a questa tua decisione, è l'amicizia tra loro che diventa la protagonista assoluta, facendosi conoscere bene entrambe e il loro rapporto.
Le emozioni di Cross, il suo dolore e lo sforzo di resistervi, sono rese bene, così come la sua scelta di gettarsi a capofitto in varie occupazioni nella speranza di distogliere i pensieri dall'amica morta. Interessante anche la sua decisione di non assistere a quegli Hunger Games, straziante il momento in cui viene raggiunta dalla madre e capisce, senza che la donna debba dirle niente. Il fatto che le previsioni di Maysilee si siano rivelate esatte, poi, mi ha causato un'incredibile malinconia, quasi non saprei nemmeno dirti il perché. Già dalla prima scena con Troy e Cross mi ha fatto provare un'ondata di apprezzamento per i genitori di Katniss. Anche descrivendoli lì, nel laboratorio, hai fatto capire pure a me quanto Maysilee avesse ragione. Loro due sono davvero giusti, insieme, a partire da come Cross lo osserva e riesca a figurarsi il modo in cui deve muoversi quando va a caccia. Immaginarmi nella mia testa la battuta «Il muro ha il mal di stomaco?», pronunciata con quel tono un po' dolce, mi ha fatto stringere lo stomaco, mentre nella mia mente esplodevano due parole: Che belli!
Anche la scena finale mi ha fatto gustare questo rapporto... Mi è piaciuta molto la tua scelta del canarino come dono di Maysilee, perché subito l'ho associato ai canarini che vengono utilizzati in miniera (infatti all'inizio del pezzo, quando non sapevo cosa aspettarmi, per un attimo ho creduto sarebbe c'entrato con la miniera. Poi ovviamente ho letto dei due ragazzi e ho capito che era tutta un'altra scena). Ho trovato bello e delicato, in qualche maniera, in modo in cui Cross sussurra all'uccellino di continuare a cantare; si capisce che rimane molto, dentro di lei, dell'amicizia con Maysilee (anzi, probabilmente nel suo cuore rimane tutto) e si capisce il suo bisogno che questo molto possa essere percepito anche all'esterno, magari proprio grazie a questo canarino, l'unica prova vivente, appunto, del rapporto tra lei e May.
Bella anche (per quanto triste) l'immagine di Cross che piange tutte le sue lacrime sulla gabbia dell'animaletto. Perché c'è il pianto, che è solitudine e infelicità, ma poi c'è la decisione di Cross di prendersi cura di questo canarino, che in qualche modo rispecchia il fatto che lei abbia deciso di rimettersi in piedi ed andare avanti.
Ed il canarino assume un significato quasi rassicurante. Senza dubbio il suo cinguettio esprime speranza, così come la scena (tenerissima!) di Troy che si risveglia e bacia Cross su una guancia. Che poi io abbia trovato il modo di farmi venire l'ansia pensando al futuro che li attende, alla morte di Troy e alla depressione di Cross... Be', è un'altra storia. In definitiva, credo che quello della tua storia possa definirsi un lieto fine.
Complimenti per il tuo modo di scrivere, davvero impeccabile e coinvolgente (per non parlare del fatto che si lascia leggere benissimo... Mi sono sentita trascinata da ogni frasi, ogni parola mi spingeva ad andare avanti...).
Forse l'avrò già detto, ma lo ripeto: storia bellissima. |