Alla fine arrivai!
Ho riletto con calma e a voce alta e mi sono ricordata perché non te la recensii subito: perché -mi vergogno un pochino a dirlo- ero rimasta delusa. °3°
Non dalla storia, che è senza dubbio molto bella e toccante, piena di sentimento, di dolore e di frasi bellissime, di immagini chiare, vivide, di sensazioni descritte alla perfezione anche usando metafore/descrizioni originali, come -mi viene in mente così sul momento- “il mantello dorato che copre la frutta marcia”.
Il motivo della mia delusione è che mi aspettavo di leggere di Dan e Nor e invece mi sono ritrovata il point of view del mio nordico meno preferito, ah ah ah!
Sì, lo so, sono una bestia, ma a distanza di tempo sono riuscita ad andare oltre il mio fangirlamento per la coppia disastrata e per il Dan pazzo che amo in maniera perversa, apprezzandola sul serio e quindi, come dire, è stato meglio aspettare tanto per recensirti, perché non sarei stata positiva come ora (e, ripeto: non per causa tua!)
Avrei moltissime frasi/passaggi da citarti, ma su tutte credo di poterti riportare questa che mi ha fatto molto pensare, perché è delicata e tanto bella, per niente banale:
Perché non erano rimaste sui rami, non li avevano aspettati, non li avevano chiamati, non li avevano avvisati che era tempo di raccogliere le more, che il prato era ancora soffice per stendervisi, che gli alberi facevano ancora ombra?
Perché si erano rassegnate a cadere, a morire, senza speranza di rivederli tutti? Sarebbe stato bello, passare assieme le giornate prima che cadessero.
Non riesco a spezzare questo passaggio, è da citare tutto, perché, sul serio, mi piace da morire.
Quello che mi ha colpito maggiormente è la maturità emozionale, se così posso definirla, di un Islanda che immagino piccolo e dolce, d'aspetto, ma...
Sembra che dal vivere giorni pieni di spensieratezza -la raccolta delle more, i giochi inventati, i canti, i balli, le storie sotto gli alberi, le risate, tutto ciò che insomma è tipico di una vita da bambino- sia stato cacciato crudelmente e a forza nel mondo degli adulti, ma non in un mondo nel quale c'è da stare tanto allegri!
La pazzia di Dan, l'angoscia di Nor, l'assenza degli altri due che se ne sono andati e che, leggo tra le righe, pesa anche al piccolo di casa, lo ha strappato alla propria infanzia/innocenza e si ritrova smarrito -emotivamente- sotto un cielo in tempesta, a desiderare di essere risucchiato dal fango. C'è qualcosa di più triste?
Ed è triste anche come si renda conto che non chiamerà più il danese /pabbi/, è triste vedere come indietreggi e si rifiuti di abbracciarlo. Senza contare la delusione di Dan che si vede rifiutato, santo Dio.
Faccio una piccola parentesi per dire che trovo Danimarca immensamente angst, non solo perché sia fuori di testa e faccia soffrire i due rimastigli accanto, ma perché nel suo sedersi in disparte con lo sguardo vacuo e le dita che si muovono a scatti, ho percepito la sua mezza consapevolezza di star facendo male ai suoi cari e il non riuscire a contrastare quell'odio, quella rabbia. Lo vedo combattere dentro di sé e non può che spezzarmi il cuoricino, perché vorrei che guarisse e che riprendesse ad amare Nor come prima, nel modo corretto... anche se temo che non potrebbero più tornare com'erano, ovvero quei due esserini dolcissimi che si tenevano per mano.
L'immagine dell'amore descritta da Dan ad Ice è proprio quella, no? Lui e Nor che si tengono per mano ed io decedo e vorrei tanto rivederli così. Sarà possibile? ç_ç
Chiusa la parentesi Nor e Dan, torno ad Islanda.
Mi sembra di vedere un bambino qualsiasi che non sa come comportarsi assistendo ai genitori che si scannano, tutto quello che prova e pensa – la paura, il rimpianto per le cose belle passate, il non essersele godute davvero quando c'erano, il dubbio di causare nuovi litigi- è reale, riesci a farmelo comprendere benissimo.
Vorrei farti un complimento in particolare per il modo in cui scrivi, poi, perché davvero, io alla tua età non avrei mai saputo produrre frasi del genere.
Se c'è qualcosa che non mi “piace” è il fatto che utilizzi periodi molto lunghi, ma quello è il tuo stile e non posso assolutamente giudicarlo. Voglio essere oggettiva: la storia è bella, ricca, aggiunge un pezzo importante alla serie e io credo che tu ti sia dannata per scriverla, perciò meriti la mia recensione positiva, cara. <3
(Faccio anche la rompina e ti dico che ho trovato qualche errore -di poco conto!- che con una seconda rilettura, se ne hai voglia, troverai sicuramente. Errori di battitura, perlopiù, o cosine che mancano come qui: “[...] quando non erano altro delle creature”, dove credo manchi un “che”.)
Lasciando perdere le mie parentesi che non fregano a nessuno, ho ancora altro da dire! Cose belle! Credevi avessi finito?
Oltre a complimentarmi con te per la sensibilità che possiedi e la capacità di scrivere così bene, ho apprezzato particolarmente l'aspetto ambientale, che normalmente nei libri/cose che leggo mi stufano un po'. Mi piace leggere dialoghi, descrizioni brevi e precise, svolgimento di storia e fatti, ma tu sei stata abilissima nel creare questo binomio tra il clima esterno, gli agenti atmosferici impazziti -e non solo, ma anche le foglie, le cortecce dure e scomode, per esempio- e lo stato d'animo e mentale di Islanda.
Non so se sia un mio trip o se la tua intenzione era quella, ma tanto quanto è sconvolto lui, disperato e triste, così lo è il mondo fuori dalla casa piena di urla.
(By the way, ho amato dove dici che la casa sembra interamente costruita col sangue, sei stata molto forte ed efficace. °-°)
C'è un fortissimo contrasto tra quello che Ice ricorda come un tempo felice, dove tra l'altro immagino una temperatura mite e un cielo terso, rispetto a questo acquazzone con tanto di vento gelido e sferzante. Trovo questa similitudine tra il suo cuore e la situazione esterna assolutamente meravigliosa ed immediata.
Anche nella pioggia che va a mescolarsi alle lacrime sul suo viso, come se lui, piccolo com'è, non avesse abbastanza pianto da produrre, rispetto all'ingente quantità di dolore che ha dentro. E il cielo lo aiuta a sfogarsi.
Ok, forse sono partita per lidi che non c'entrano, ma questo è quello che mi hai dato. <3
Per finire aspetto altri seguiti (plurale XD) e spero spero spero che dopo tutto questo angst ci sia un po' di tranquillità e pace per tutti loro... non so, magari nel capitolo finale della saga li vedremo ai giorni odierni e saranno una famiglia felice? ç*ç
Un grosso bacione! *m* |