Pensavo di leggere tutte le vostre storie non appena tornata a casa, ma la tentazione era troppo forte, volevo vedere cosa mi avevate combinato. Ecco, la Susy mi ha fatto tremare (questa tua moglia ci sta proprio viziando, hai ragione) ma anche tu non mi hai lasciato proprio indifferente, anzi. Da dove parto? L'imput "Sulla rocca del suo castello è lui l’eroe, lui a vincere contro il male, cavalcando come un fulmine sulle ali della fantasia." Imput perfetto per la caratterizzazione di un bambino. Ma lui è Henry, non un bimbo qualsiasi. E' il bimbo che vede il suo mondo statico in attesa di uno scossone che cambi le tristi sorti dei suoi abitanti, povere marionette senza un futuro. Ma lui, ha trovato la cura, lui è stato l'eroe, lui la sua tenacia, la sua fede, la sua speranza ludica, forse annebbiata dalla consapevolezza di essere solo al mondo, circondato da marionette e da una donna che non sa mostrare amore. Ma Emma può fare tutto, può liberare Storybrooke, i suoi abitanti, può salvare lui.

Ecco cosa ho percepito dalla tua fan. SPERANZA, tanta speranza. Quella che deve accompagnare grandi e piccini, nonostante tutto.

Dearie, io non so che dirti se non che sono di fronte ad un altro gioiellino. E so che dalle mie parole non può trasparire quanto mi piaccia (è notte sono al pc di nascosto comprendimi ><) ma sono davvero tanto tanto contenta che tu abbia scritto questo capolavoro. <3

(Valutazione ricevuta al "Contest Brainstorming: I Colori di Storybrooke")

È difficile, secondo me, riuscire ad essere originali usando così poche parole. Tu ci sei riuscita: la storia è al tempo stesso fedele alla serie e fresca. Trovo veramente azzeccata la scelta del momento: nel telefilm è trattato velocemente – come è giusto che sia, in fondo. Inserendoti in quel momento hai potuto tirar fuori un racconto veramente sentito, carico della preoccupazione e della incrollabile, tenace fiducia che caratterizza Henry, un personaggio fra i migliori della serie, a mio parere, di cui hai saputo riportare abilmente le caratteristiche – la forza con cui persegue il suo fine, la dedizione verso Emma, la speranza di liberare Storybrooke affiancata a quella di una nuova vita, magari con la madre che avrebbe dovuto essere la sua, la fantasia e la fede senza confini. La storia è coerente in ogni sua parola: tanto negli accenni ai personaggi nella fan fiction secondari quanto nei luoghi e nelle tempistiche degli avvenimenti.
Lo stile è fluido, fresco e veramente gradevole: avvince il lettore catapultandolo in un universo che conosce, in situazioni note che può osservare da occhi differenti, da un punto di vista originale e carico di sentimento com’è quello di Hanry.
Nel complesso una storia veramente bella, una di quelle che sei felice di aver letto.

PS: Grazie mille! ;)

Dici che questa storia è una sciocchezza, solamente una flash di poche parole: niente di più sbagliato. Henry, il piccolo, dolce Henry è sicuramente uno dei personaggi più belli ed originali, ed è stupendo il modo in cui tu sei riuscita a catturarlo, lì nel suo castello, pronto a far credere ad Emma una storia incrediile - e totalmente vera. 
Non starò qui a ripetere quanto il tuo stile sia perfetto, quanto tu sia riuscita a farmi vedere Henry nonostante la brevità della storia. (E si, mi rendo conto di averlo appena ripetuto)
Che dire? Sicuramente meritavi il primo posto, perché questa storia è davvero una delizia. <3 Davvero complimenti MogliaH ;)

Poesia. Poesia pura: "Henry alza lo sguardo e sorride. Una volta la sua maestra – è così buffo pensare che in realtà sia sua nonna – gli ha detto che il bianco è buono, è il colore più puro, ecco perché tutti gli altri vi si fondono insieme. E oggi persino le nuvole, quelle nuvole che hanno sempre oscurato ogni speranza – così simili agli occhi di una donna lontanissima che si fa chiamare mamma – sono più bianche."

Breve ma doverosa premessa: io ho scoperto OUAT grazie a TE; e questo ci tenevo a dirtelo. Qualche tempo fa vagando per la tua pagina ho notato che avevi scritto parecchie storie su questo telefilm che non avevo mai nemmeno sentito nominare. E visto che il titolo mi ispirava parecchio e non mi sarebbe dispiaciuto leggere altre tue storie, mi sono decisa a procurarmi le puntate.
C’è bisogno di dire che mi sono innamorata di quella serie? Ma proprio innamorata ♥ Quindi ti ringrazio, perchè anche inconsapevolmente e involontariamente è tutto merito tuo, e non riuscirò mai a sdebitarmi abbastanza per ciò che mi hai fatto conoscere. ♥
Ecco, io ho appena finito di vedere la 1x22, e dopo qualche giustificatissimo momento di panico perchè non avevo più puntate da vedere (comprendimi: erano due settimane che non facevo altro ç_ç), mi sono messa nelle cuffie il soundtrack (*_*) e ho finalmente affrontato il tuo profilo, pregustandomi una maratona delle tue ben 17 storie *_*
MA. Ma tu, tu mi pubblichi una nuova storia oggi? Questo è un segno del destino, Fabi u.u

Anyway, eccomi qui a recensire la mia prima fanfiction su OUAT, e sai cosa ti dico? Non potevo desiderare un esordio migliore secondo me, perchè qui c’è tutto.
C’è Henry, con quei suoi fogli bianchi e la punta della penna, lui che può scrivere un nuovo pezzo della storia per convincere Emma, per condurla a credere, finalmente. Ed è fantastico come ci metta tutto il suo impegno, come non perda mai la speranza, la fiducia in Emma; anche quando darà un morso a quel maledettissimo dolce, e lo farà perchè crede davvero in lei, perchè è sicuro che ce la farà, che la magia alla fine funzionerà.
Dunque c’è Henry, ma ci sono anche tutti gli altri. Anche chi non è stato nominato esplicitamente, vive in questa storia, in quelle menti “bianche” (a proposito, l’ho sempre pensato che tu sia bravissima a scrivere, ma questa frase mi ha messo davvero i brividi per quanto è meravigliosa: Per tanti anni la gente se n’è andata in giro con passi veloci e occhi distratti senza vedere quelle tante cose impercettibili che un bambino non può fare a meno di notare, le menti bianche come quelle pagine intonse, nell’inconsapevole attesa che qualcosa – la lancetta di un orologio – desse vita a nuovo inchiostro e a nuove parole.), che non ricordano, che non sanno nulla, che vivono e basta, costretti in una prigione che nemmeno vedono.
Ho adorato quel riferimento al cielo, prima cupo e nuvoloso, e ora finalmente quasi terso, luminoso, proprio come la magia che sta sciogliendo la maledizione.

E poi sai, non ho potuto fare a meno di adorare questa storia proprio perchè è una delle tue. Per come scrivi, le tue storie sembrano tutte poesie: per le parole che scegli, per gli spazi, per ogni frase che costruisci, per le pause che fai andando a capo. Ogni volta che leggo una tua storia, so che sarà fantastica, delicata e incisiva. Emozionante.
C’è ancora bisogno che ti dica che ti trovo bravissima? Credo tu lo sappia già. ♥
Frida