Non è completamente una storia horror, non nei canoni classici. L'ingrediente suddetto entra in campo alla scena madre, e fa più un ruolo di guest star.
Ma nessun difetto: questa la considero come una di quelle struggenti mini-storie mai raccontate delle vittime ignare dei film horror, dimenticandoci sempre spesso che ognuno dei morti di quei poveri personaggi minori ha una storia a sé, più o meno bella, spesso più interessante del mostro stesso.
Particolarmente evocativa è la dettaglietà...la dettaglianz.... i dettagli(!) la cui abbondanza fa respirare quell'atmosfera di logorio da routine che rende logoro ogni mobilio di un'officina o un ufficio lasciato incustodito.
Fa riemergere quella curiosità di quando il babbo portava la macchina dal meccanico, e tu curiosavi in giro mentre i due adulti erano impegnati a parlottavi. Specialmente quella magnetica macchinetta del caffé...
Struggente il finale, con lo schermo si oscura (e cominciano a scorrere gli ipotetici titoli di coda) e su una sottile melodia di violino si sentono i guaiti del cane e l'epitaffio della ragazza...
P.S. vedendo sul profilo che ami i cavalli, mi domandavo cosa potesse venir fuori dall'idea di un maneggio con tanto di cavallo fantasma. Non ho esperienza in maneggi, ma forse tu... |