"Giura solennemente di credere nei potere dei ricci di mare?"
LO GIURO!
Ebbene sì, io credo nel potere dei ricci di mare, e spero che un giorno domineranno il mondo con la loro potenza (?).
Ok, a quanto pare il delirio totale/follia pura si è impadronito di me, e non se ne andrà più. Quindi, il nonsense di questa recensione sarà da attribuire alle forze oscure che mi fanno delirare. Ma andiamo avanti.
Dunque, hai pubblicato questa storia il 25 Luglio, dannazione! E io, con la mia flemma incontrastabile, arrivo qui il 16 di Agosto, quasi un mese dopo, a recensire. Ebbene sì, e tu (maledetta o benedetta iperproduttività, ancora devo decidere) hai pubblicato almeno altre 10 storie, ma insomma, ok, ce la posso fare.
Non so da dove inziare... aiuto!
Allora, la prima parte, quella dove Annie scopre che Finnick non c'è più (ç_ç) mi ha distrutta... è scritta bene e rende perfettamente l'idea del dolore di Annie, ma anche del suo "essersi persa", come dico io, e come dici anche tu. Annie è una ragazza fragile, che contava su Finnick in qualsiasi momento, per qualsiasi cosa. E nonostante lui sia morto, lei sa che sarà sempre con lei, nel suo cuore.Quando guarderà il mare, quando vedràà crescere il loro bambino, semplicemente tutte le volte che deciderà di abbandonarsi ai ricordi. Lui sarà con lei.
E niente, già questa prima parte mi ha messo KO, andiamo avanti.
Mi è piaciuta molto l'idea dell'infanzia e della giovinezza di Annie, della sua ingenuità di bambina, che non conosce ancora gli orrori del mondo, e degli Hunger Games, soprattutto.
Io me la immagino proprio così: con un vestito azzurro come l'oceano, che passeggia in riva al mare, raccogliendo conchiglie e mangiando stì sacrosanti ricci di mare. Che mangia in continuazione. Vive solo di quelli in pratica.
No, comunque, a parte gli scherzi, io Annie la vedo esattamente così. Una ragazzina dolce e pura, una sirena che ama il mare più di qualsiasi altra cosa. E poi, non sappiamo nulla del "prima", sappiamo solo ciò che la Collins ci ha narrato, per cui possiamo lasciar vagare la mente, e tu l'hai fatto molto bene.
E poi, ho a dir poco amato la parte in cui Finnick e Anne si incontrano davvero, per la prima volta. Dopo gli sguardi che si scambiano (lei cerca di evitarlo, ma lo conosce, e lui invece la guarda sempre raccogliere conchiglie) arriva finalmente il primo, vero contatto, la prima incompleta conversazione. Ho adorato come hai descritto questa scena, davvero.
Mi ha fatto venire i brividi la parte in cui Annie viene estratta come tributo: il suo grido d'aiuto verso il padre rimane una richiesta muta, che non viene ascoltata. E ancora una volta, è Finnick ad andare da lei, a salvarla. Credo proprio che il legame che li unisce è qualcosa di talmente profondo da divenire quasi superiore al "semplice" amore. E sono convinta che se non fosse stato per Finnick, magari Annie i suoi Hunger Games non li avrebbe mai vinti. Nel momento più brutto della sua giovane vita, Finnick è li per lei, per Annie. Per prometterle che sarà sempre con lei, per infonderle sicurezza e coraggio, perchè lui ha capito quanto lei sia fragile, e sa benissimo quanto brutali siano gli Hunger Games.
E poi Annie vince, ma si perde. E Finnick è ancora con lei, lo sarà per sempre. Ma anche lui capisce che in Annie qualcosa si è rotto, si è spezzato per sempre. E la Annie serena che conosceva prima degli Hunger Games non tornerà mai più. E nonostante questo, lui continuerà a starle accanto, sarà l'unico in grado di starle vicino e di capirla, consolarla e calmarla quando si copre le orecchie, quando si perde.
E quando Finnick deve tornare a Capitol City, ad Annie sembra di non respirare più, e hai reso il suo dolore palpabile, Bess. Ma Finnick torna, perchè glielo aveva promesso, e glielo prometterà sempre, ancora, di nuovo, ma la sua ultima promessa non potrà essere mantenuta.
Forse la parte che mi è piaciuta di meno è quella dove parli del matrimonio. Non so, ma avrei voluto vedere (per il mio immancabile ottimismo) una Annie magari più serena, sebbene io abbia adorato il modo in cui rappresenti il loro stare insieme, nonostante tutto, per sempre.
Ok, la fine mi ha devastata. Ho avuto la pelle d'oca per cinque minuti buoni, giuro. Mi hai lasciata senza parole, non so che dire. E' perfetta, davvero.
Mi è piaciuto il titolo, così dannatemente azzeccato; mi è piaciuta la canzone, che trovo assolutamente splendida.
E ti prometto che se dici di nuovo di non saper scrivere Finnick/Annie, ti aizzo contro uno stormo (?) di ricci di mare che neanche t'immagini. E quelli fanno male, eh.
Non c'era assolutamente bisogno di ringraziarmi, anzi, grazie a te di aver scritto una storia così coinvolgente, triste e struggente, ma pur sempre bellissima.
Mi sono fatta perdonare con questa recensione per la lunga attesa? Eeeeeeeeeh? :)
Ti voglio bene,
Cat♥. |