Recensioni per
Vilkas. - Le luci di Vilnius.
di Lucy_lionheart

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
30/07/12, ore 15:14
Cap. 1:

Ti avevo detto che l'avrei commentata, ed eccomi qui appunto a commentare -evviva il giro di parole olle olle ulla ulla.
Partiamo con ordine altrimenti faccio come tutte le mie altre recensioni che sono solo un coacervo di cose mal scritte e di dubbio gusto o valore, lol. Per cui.
Utilizzando il famoso -?- metodo a piramide, partirò per prima cosa dalla base grammaticale.
Il linguaggio è fluido, scorre bene e le regole grammaticali sono rispettate al meglio; non ho trovato discrepanze nei tempi verbali o nell'uso di aggettivi o avverbi, se non una piccola macchia, nel registro lessicale. Hai la tendenza, sebbene io non te l'abbia mai fatta notare, quando scrivi di storia, di alternare bruscamente registri aulici o semi-aulici a registri medi, quasi come se dovessi saltare uno scalino. Vi è un abbassamento del livello per poi un rialzamento brusco e improvviso, tanto da far storcere livemente il naso. Ma, grazie alla tua capacità di far penetrare le persone nelle tue storie e di coinvolgerle, alla fine è un difetto su cui si passa abbastanza velocemente, tanto da non stonare nemmeno nella lettura veloce che il pathos che regali obbliga a seguire.
Poi.
Passiamo allo scalino successivo, quello dei personaggi- o meglio, /del/ personaggio alla fin fine, poiché sia Eduard sia Raivis alla fine appaiono con un paio di battute a testa e qualche riga a loro dedicata, senza essere approfonditi davvero: per cui il vero protagonista, come è abbastanza ovvio, è Toris.
Un Toris... di cui assistiamo alla crescita sia nel passato sia nel presente, scandita purtroppo dalla presenza delle armi, dalla forza di volontà nel sacrificarsi per ottenere una libertà a lungo anelata ma mai afferrata sul serio. In questo, paradossalmente, mi ricorda Olanda.
Un Toris non solo come si potrebbe sembrare, ma supportato dalla sua stessa terra che alla fine si manifesta con... una parte stessa del lituano. Scritto così pare difficile e arzigogolato, ma ti assicuro che io ho letto questo, in tutta la storia.
Toris che si aiuta da solo senza rendersene conto. Ed è questa, forse, la sua vera forza.
Passando alla trama. Bella, avvincente, anche se un po' confusa in alcune parti -per esempio: la spada è rimasta spada o non c'è più ed è diventata fucile?-, ma nel complesso ben costruita, delineata con un salto fluido tra presente e passato formato dalla neve, dal gelo e dal colore azzurro degli occhi di entrambi.
In sostanza, una storia bella. Bella e fumosa, come la neve che cade.
Un bacione amor.

Assasymphonie.