Recensioni per
Only for the Weak
di kuroichigo
Dopo una vita mi connetto per leggere due o tre fanfic che desideravo vedere complete, e me le ritrovo tutte nemmeno aggiornate çwç |
Mamma mia che roba angstosa che stai scrivendo, tutt'altro genere rispetto alla High School che era Borderline. Conosciamo sempre di più i personaggi, è come se entrassimo dentro di loro, se imparassimo a conoscerli non tanto per il ruolo che hanno nel presente, ma per la loro vita passata, uno per uno, singolarmente. Che poi si conoscano tutti è come se fosse un caso fortuito, ma è come se non fosse così importante, almeno al momento. |
Macciao Kuro <3 |
Ciao, Kuro. E, infatti, anche quella mattina si svegliò a fatica, tastando alla cieca per fermare la sveglia del cellulare che puntuale e assordante lo aveva completamente catapultato nella realtà, come sempre pronto per un’altra giornata dentro al locale. Qui manca qualche virgola, devi separare dal resto la parte “puntuale e assordante”. Inoltre l’ultima parte di frase non mi va molto a genio, forse andrebbe togliere il “come sempre”, o spostarlo in fondo. Era una splendida giornata di sole, il cielo era limpido e sconfinato, gli abitanti del Lennox erano tutti pronti e carichi per una giornata lavorativa e il mondo intero pareva sorridere ai pochi eletti che potevano frequentare tranquillamente il piccolo bar di Charlie all’angolo della strada anche alle dieci di mattina senza che il loro capo sbraitasse loro contro. Ugh, manca il fiato a leggere questa frase O.o Lunghissima XD Metti una virgola da qualche parte :/ Io direi che l’ultima parte dovrebbe essere così: “il piccolo bar di Charlie, all’angolo della strada, anche alle dieci di mattina, senza che il loro capo sbraitasse loro contro.” Una signora aveva persino perso alcuni fogli mentre correva non sapeva esattamente dove stretta nella sua giacca severa. Uhm, qui non hai dato importanza all’inciso. Prova a mettere il trattino medio spaziato (–) prima e dopo “non sapeva esattamente dove” :) Un ragazzino simpatico, piuttosto alto per la sua età, con capelli castani dal taglio strano, ma normale per un sedicenne qual’era, e degli occhi di colore indefinibile, erano scuri attorno alla pupilla e via via leggermente più chiari ai bordi. Iiih, hai la stessa malattia di Alessio XD “qual era” si scrive senza apostrofo XD (e hai messo due spazi tra “dal” e “taglio”). Oh, si. Qui manca l’accento su “sì”. Ma il lavoro era lavoro no? Prima del “no?” ci va una virgola. Ricordò che una mattinata un professore aveva dato forfè lasciando tutti gli studenti abbastanza irritati e delusi per un viaggio inutile, così s’era fermato alla caffetteria e bar dell’istituto, ordinando il solito, con aria vagamente rabbiosa. Dunque, mi sa che volevi scrivere “forfait” XD L’hai italianizzato? Simon lo aveva servito chiedendogli che avesse e da lì si continuarono a parlare. Questa espressione è strana, io toglierei il “si”. La sua lezione era appena finita, ed erano già le due passate, potè notare chiaramente l’espressione stanca dell’amico mentre si trascinava sulla strada. Innanzitutto su “poté” ci va l’altro accento (son schizzinosa, lo so XD), e poi metterei un punto o un punto e virgola prima di tale parola, dando uno stacco deciso in quel punto della frase. -Bè, noi ci ritroviamo se vuoi unirti penso non ci siano problemi, per gli altri- Manca una virgola da qualche parte, tipo dopo “ritroviamo”. Per Adrian più che per lui, a quanto pare il biondo, solitamente, era attaccato solo a Brian, e non certo per affetto o amore ma per motivi ben più “materiali”. Stai parlando al passato, ci va “a quanto pareva”. Tuttavia, come ogni buon essere umano qual’era, anche lui aveva le sue piccole e particolari eccezioni. Argh, di nuovo “qual’era” .-. - Adrian?- domandò Simon a bruciapelo. Sapeva già parecchio sul loro rapporto, forse era per questo che era andato a colpo sicuro. - Si…mi ha chiesto se vengo al Flames con voi- - E allora vieni?- - Mi serve un passaggio per tornare a casa.- - Lo troveremo, non ti preoccupare- incurvò gli angoli della bocca in quello che la gente normale non definirebbe un sorriso ma un tentativo di sorridere. Ti si sono infilate delle strane tabulazioni qua ò.ò Probabilmente un problema con NVU. Adrian lesse velocemente il messaggio, era sulla strada principale, ma non poteva rimanerci ancora molto, nel suo lavoro doveva sempre guardarsi le spalle, specie se si è prossimi a prendere la roba direttamente dal carico e dai corrieri. Ugh, hai messo un verbo al presente. “specie se si era prossimi” è giusto così XD Ultimo appunto che ti faccio, è di mettere tutti i numeri in parola, età, percentuali, tutto. Negli scritti gli unici numeri concessi sono le date, quindi il resto va a parole. Ed ora spazio alla recensione. La prima parte presenta Brian, che se non sbaglio era il “passivo” della One Shot (vaghi ricordi, mi ricordo la storia, ma sono negata con i nomi), quello che raccontava in prima persona, giusto? Qui lo vediamo alle prese con la vita quotidiana, con un lavoro che sa fare, ma che non è la sua speranza di vita. Cioè, è uno stipendio che si porta a casa, anche se, forse, vorrebbe fare qualcosa di più gratificante. E conosciamo anche l’altro ragazzino, personaggio interessante, anche se alquanto impacciato (già mi sono dimenticata il nome, cos’era? Jared? Forse sì). Devo dire che deve cambiare mestiere, era meglio andare a lavorare come segretario per qualcuno, dato che sa usare un computer. Come barista è un totale disastro, e il povero Brian deve aggiustare i suoi disastri XD La seconda parte, invece, ci presenta due personaggi totalmente nuovi. Alexis, a quanto pare nuova fiamma di Adrian, e Simon, suo grande amico, con il quale sperava potesse nascere qualcosa e invece nulla. Alexis è caduto nelle grinfie di Adrian, a quanto pare, ed è diretto rivale di Brian. Ma si può essere rivali per uno come Adrian, a cui non interessa l’amore? Eppure come impedirlo? Ad Alexis e Brian piace la stessa persona, persona che continua ad ostinarsi a non voler ricambiare nulla, ma che dà ad entrambi qualcosa. Simon è un buon amico, probabilmente sa tutto il casino, ma ormai ci ha fatto il callo e chissà che non sappia qualcosa di più. Per ora sappiamo poco di lui, a parte una passione per l’arte che non è stata portata avanti con gli studi, chissà per quale motivo. Penso che su questi personaggi potrò dire qualcosa di più nei prossimi capitoli, conoscendoli meglio. L’ultima parte parla di Adrian, che ha compiuto una scelta di vita molto ma molto pesante. Lui era un figlio perfetto, studiava, aveva voti altissimi, eppure tutta la sua famiglia addossava a lui le colpe del fratello più piccolo, che mi chiedo se sia ancora vivo, adesso, dato che era pure in una cattiva compagnia. E questo ragazzo perfetto si trova a spacciare droga, la perfezione svanisce nel nulla, diventa un delinquente, si può dire, tutto perché la sua famiglia non lo prendeva minimamente in considerazione. In questa parte vediamo un lato di Simon diverso, a quanto pare è stato lui stesso a portare Adrian in quel mondo, in cui si trova bene, per carità, ma fondamentalmente sbagliato, se così si può dire. Non voglio giudicarlo, solo che Simon mi sembra tanto un ricercatore di ragazzi isolati, che hanno bisogno dell’aiuto di qualcuno e non capiscono che tale aiuto potrebbe portarli alla rovina. Adrian al momento non è ancora a quel livello, si rende perfettamente conto del lavoro che fa, ma mi chiedo cosa succederebbe se decidesse di smettere. Jack glielo lascerebbe fare? A proposito di Jack, non capisco che personaggio sia. Da una parte, ha “aiutato” Adrian e Simon, ma dall’altra è stato lui a metterli per strada a spacciare, no? Mah, credo che questa sia una parte abbastanza tosta, che riuscirò ad inquadrare solo nei prossimi capitoli. Sperando di non averti offesa con questa megarecensione, aspetto l’aggiornamento (e la prossima volta, magari, leggo mentre sei connessa, così ti dico gli errori man mano come ho sempre fatto ;) ). Alla prossima. Baci. SNeppy. |