Recensioni per
Oscuro, come una notte egiziana
di _Misery

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/02/17, ore 03:34

Cioè... cioè!! Qui siamo veramente a livelli alti, che dico, altissimi! Il tema, molto sfruttato, lo hai trattato in modo originalissimo, realistico, poetico, con descrizioni di immane potenza, ci sono frasi che danno davvero i brividi. Tu sei una maga. Punto. Mi hai commossa; poche frasi, in cui c'è la vera essenza di Nefertari, tutto ciò che storicamente è stata, ma anche il suo eterno. Ti faccio tutti i miei complimenti, davvero!
PS: Sono arrivata qui su EFP con pca speranza di leggere qualcosa su Ramses e Nefertari, e invece c'è parecchio! Cioè, io li adoro. Urge un film su di loro, cavolo! Ma nulla di bibblico però, solo su di loro *_* Non ci esaudiranno maaaai.

Recensore Veterano
25/09/12, ore 09:22

Oh, Nefertari, mia bella Regina.
Hai fatto un buon lavoro con lei, sono contenta :) Mi dispiace che Ramses si veda poco, ma d'altra parte forse è proprio la sua assenza ad aggiungere pathos.
Il delirio di Nefertari è convincente, però non so, io me la sono sempre immaginata come una Regina dolce e gentile, sebbene determinata, e vedermela ridere sotto i baffi contro la povera Iset mi sembra poco consono a lei. Però uno, è una mia fantasia, e due, sta morendo, quindi può anche lasciarsi andare, giusto?
Brava!

Recensore Master
13/08/12, ore 13:30

Oh mio dio! L’ultimo PoV, quello che io chiamo “flusso di coscienza di Nefertari”, è strabello, stacca proprio dall’inizio con Meryetamon (triste, lei che veglia la morente, sembra quasi di sentire l’odore della malattia, e la figura di Ramesse/Ramses che volge le spalle dona un che d’ineluttabile alla scena) perché diventa tutto confuso, allucinato ma non per questo meno poetico, è una visione febbricitante ma più da sogno che da incubo: i pensieri alla figlia e al faraone, gli interni del tempio (questa è stupenda: “Le statue sorridono di luce, piano, una dopo l’altra – gli affreschi brillano e vivono – hanno braccia sottili che accarezzano il ventre della montagna.”)…ad un certo punto, quando si vede insieme agli dei a giocare a senet e ode la musica dello strumento di Iside è come se avesse una specie di visione pre-mortem…più di tutto il resto, intendo XD Un’altra immagine che mi è piaciuta un sacco è stata la metafora Nut-scrofa, perché stride per noi ora ma è meravigliosamente conforme al contesto e gli dona proprio storicità…sono tante piccole cose, la tua attenzione per i dettagli… Le ultime righe, infine, è come se chiudessero il cerchio riprendendo l’atmosfera dell’inizio, tutto è fermo e immobile e scorre via nel buio: le ho adorate!
(Recensione modificata il 13/08/2012 - 01:31 pm)

Recensore Junior
12/08/12, ore 13:05

Mi piace! Io personalmente adoro i romanzi storici o le storie legate alla storia ( scusa il gioco di parole xD).
Mi piace come l'hai scritto, la cura con cui hai descritto alcuni particolari. E ti dirò la verità, quando leggevo sono riuscita ad immaginare TUTTO ciò che hai scritto. I colori, i profumi, tutto. Questo è un buon segno perchè non tutti hanno questa capacità. Nonostante ci siano molte parti descrittive, la narrazione è fluida e scorrevole, non è pesante da leggere anzi. Come ti ho già detto prima visto che sono appassionata di queste storie, credo che la seguirò, perciò a presto <3

Recensore Master
12/08/12, ore 11:14

Bellissima! Come sempre! Davvero, sto adorando questa tua raccolta sulle regine egiziane, sono davvero emozionanti!
Complimenti!
Ho apprezzato molto il delirio di Nefertari, quando oramai, non più legata al corpo, la sua mente vola su tutti i ricordi della sua vita, ringraziando e colpendo tutti coloro che hanno attraversato i suoi passi. Benedice le figlie (solo femmine, povera) e lancia un pensiero al suo Ramesse, ma non prova ad invaderne la mente, perché è ferma nel suo proposito di essere 'tenera oasi' in cui il Faraone può ristorarsi e rilassarsi, un'oasi che proprio come simbolo di pace non può turbarsi se il sovrano non pensa a lei o cerca altre donne, perché sa che alla fine è a lei che torna, sempre.
Soddisfatto come quello di un gatto è il pensiero che rivolge all'avversaria di sempre, che pur con i figli maschi, mai sarà regina nel cuore degli uomini e del Re come lo è stata lei.
Mi è molto piaciuto poi come hai lasciato fluire questi pensieri assieme alla realtà tangibile di Meryetamon, che si rivolge agli dèi ma è consapevole di non poter fermare Anubi, se la sorte di sua madre è già scritta. E bello poi il particolare della risata di Nefertari, vacua e tranquilla, di chi ha raggiunto tutto e non teme di essere dimenticata.
Davvero, molto molto bella questa one-shot!

Per le delucidazioni, ne ho poche: si dice che verso la fine della sua vita, Nefertari scompare dalle apparizioni pubbliche, alcuni dicono che perse il favore del Faraone, altri che fosse semplicemente malata e che quindi, non potesse affaticarsi. Di certo, il pensiero di Ramesse per lei non venne meno, anche perché conoscendo gli usi di questi sovrani l'avrebbe fatta sparire dalle raffigurazioni e dai sigilli, cosa che non avviene, anzi. Ma ammetto di apprezzare molto di più questo 'lieto fine' che tu hai saputo creare ^^.
Non so se ci regalerai altre perle egizie, ma sappi che qui hai una sostenitrice!