hey!
stai per superare o incagliarti nello scoglio 'recensione di ivan', che credo sia diventato un must della sezione fantascienza.
innanzitutto complimenti, perchè come dico sempre non è da molti riuscire a formulare una storia quanto meno decente.
ad ogni modo - largo alla sincerità - metto bandierina verde per via dell'interesse che LA TRAMA mi ha suscitato. se mi fossi dovuto fermare alle tecniche narrative, per puro e mero gusto personale, probabilmente avrei piazzato una bandierina bianca.
i miei sono pareri PERSONALI, non sono leggi assolute da seguire ( ci mancherebbe ), così come non sono critiche. sono consigli che io, da lettore, basandomi sui miei personali gusti, ho deciso di condividere con te. spero che apprezzerai!!
allora..non sono convinto che il testo in sè possa essere considerato a pieno titolo 'fantascientifico': la semplice presenza del tempo futuro non implica necessariamente - ma non sempre, è vero - questo titolo, poichè la fantascienza è un genere che comprende - di solito - oltre al tempo futuro, anche la presenza di viaggi nello spazio, macchinari evoluti, astronavi ecc.
ad ogni modo..
sappiamo come sono fatti i bambini quando gli si legge loro le storie..e ne so qualcosa perchè ho fatto babysitting ( ahimè ): si intromettono.
è apprezzabile e originale l'idea di introdurre l'ambientazione in maniera contestualizzata e tramite la bocca di uno dei personaggi, ma messo così sembra quasi un 'lavoro fatto a metà'. mi spiego:
o lo contestualizzi bene e allora metti qualche introduzione tra le righe, del tipo..'ma nonno lui com'era?' o..'nonno ma sono morti in tanti?'..insomma, qualcosa che la faccia sembrare DAVVERO una storia raccontata ad un nipote prima di andare a letto..oppure non lo contestualizzi affatto, e allora levi tutta la parte non inerente alla storia della guerra. così sembra un copia-incolla all'interno di due paragrafi 'esterni'. le cose sembrano quasi slegate tra loro, ed è un peccato.
non mi piace la scelta dei CINQUE elementi:
la nostra cultura si basa su quella ellenica, che considera quattro elementi, non cinque ( non c'è il fulmine, considerato parte integrante dell'aria ). il quinto elemento è generalmente la quintessenza, ovvero l'etere.
nella cultura giapponese, tuttavia, i go dai ( i cinque elementi ) sono - appunto - cinque..tuttavia il quinto non è - ancora una volta - il fulmine, ma il vuoto..inteso come elemento che forma tutte le cose che non sono presenti concretamente nella vita di tutti i giorni.
se già ti sposti in cina..è ancora diverso, e troverai legno, metallo e..non ricordo. insomma, non posso sapere tutto <.< ahah
è vero che nel tuo libro fondamentalmente fai e crei quello che vuoi ( e ci mancherebbe altro )..ma..volevo solo dirti il motivo per il quale ho fatto una smorfia leggendo, ecco. poi chiaramente se vorrai usare il fulmine sarai LIBERO di farlo e io continuerò ugualmente a leggere!
ad ogni modo..se la tua intenzione era quella di rifarti alla vera 'cultura generale'..hai toppato. se invece ti piace il fulmine e nel tuo mondo vuoi che ci sia il fulmine come quinto elemento..ben venga!
infine - sì, c'è dell'altro - mi sarebbe piaciuta una descrizione un minimo più dettagliata per stimolare l'immaginazione ( sempre per la storia della contestualizzazione ). mentre si legge la storia ci si dimentica quasi della scena del nonno sul letto del nipote, perchè all'inizio non ce la si è ( che brutta frase D: ) immaginata benissimo. la luce com'è? soffusa? usano una lanternina ad olio, magari. è una catapecchia o l'hanno sistemata bene, sta casa? ma..si godono la vita? o la stanza sa di muffa?
ancora una volta, anche qui, si tratta di gusto personale..perchè c'è chi troverebbe una cosa simile troppo lunga e noiosa. per quanto mi riguarda sarebbe invece bellissimo.
ti lascio con un par di erroretti.
_ sui trattini mi associo al commento sotto. idem per il grassetto.
"Nei laboratori sotterranei del Giappone, tra molti scienziati, nacquero i Makers, umani con poteri particolari."
_ è un qualcosa che succede PRIMA degli altri eventi già passati. quindi sarebbe meglio un 'erano nati', ma visto che la loro non è una nascita spontanea..'furono generati' o 'erano stati generati'
"sconfiggere i Makers ma subito dopo la loro sconfitta questi si unirono a lui, cedendo alla sua oscurità. Il New Maker si creò ben presto un esercito e si procurò le formule segrete per creare i Maker."
_ makers makers makers. al posto dell'ultimo potresti usare 'i suoi simili', giusto per cambiare un po'.
"Empire State Bulding"
_ manca una i
scusa se mi sono dilungato un casino..è che ci tenevo ( e se ho scritto così tanto vuol dire che qualcosa me lo hai risvegliato. ahah ). scusa anche se ti sono sembrato stronzo..in realtà sono un pezzo di pane.
alla prossima.
un abbraccio forte,
ivan |