RECENSIONE PREMIO "UNA RISATA NONSENSE"!
Eccomi qui... Che dire, questa breve one shot mi ha piacevolmente sorpresa. La trovo un'angolazione nuova da cui affrontare un tema che è stato già ampiamente sviscerato. Forse la cosa che mi piace di più è il modo in cui seguiamo l' atto in sé spezzone per spezzone, come piccole fotografie di una singola notte che si susseguono e permettono al lettore di cogliere sprazzi di immagini, emozioni, ricordi, pensieri, sensazioni: prima l'attesa sulla strada, l'arrivo del cliente, essere sul letto senza reggiseno, poi senza tanga, poi la fine e il ritorno - di nuovo - sulla strada. E il tutto inframezzato di ricordi, di rimorsi... Si riesce a leggere l'ambivalenza che prova la protagonista, il disgusto per il suo lavoro e al contempo l'attrazione per il denaro, la sensazione di ritrovarsi in un tunnel senza uscita, il disprezzo per quella che è la propria vita e la rassegnazione a non venirne fuori perché i soldi sono una maledizione da cui è difficile fuggire. Hai reso molto bene tutto questo, leggendo la fic si percepiscono nitidamente squallore, impotenza e desiderio di nuovo, rimpianto e scoramento.
Sei stata molto brava a rendere tutto questo in una storia tanto breve, credo che lo stile da te utilizzato sia il migliore per rendere bene una situazione come questa.
A livello grammaticale vorrei farti notare un paio di sviste che devono esserti sfuggite:
"...a piangere SUL quello" e "Lo feci la prima... "(volta? Forse manca?)"
Secondo me potresti migliorare ulteriormente il testo con una maggior varietà di aggettivi, utilizzi moltissime volte "stupido" in tutte le sue forme: "stupido", "stupida", "stupidissimi", "stupidi". A lungo andare questo si sente, utilizzando un maggior assortimento di aggettivi credo l'impatto migliorerebbe. Comunque globalmente mi sembra davvero una buona storia!! |