Davvero molto ben studiata come trama, non si sofferma molto su Irvine ma descrive bene tutti gli altri personaggi, con un piano degno di un serial Killer ! Mi dispiace TANTISSIMO per la fine di Ellione però vorrei far notare che dire che "è stato sufficente un ultima ben piazzato" è come dire che una una bomba nucleare e sufficente per un insetto! direi che forse una magia di livello basso era piu appropriata, per il resto tutto molto molto bello

Nida. Nida chi? appunto. Le parole di Cid nel post esame sono geniali nel far comprendere come il sottocitato PNG si trova a diplomarsi e convivere con le sue famose controparti... e che mi diventi un po' matto (o che lo sia sempre stato? Beh, la sua famosa frase "e un giorno in Garden sarà mio" dice molto), penso sia presumibile.
Ma parliamo della storia. Bella. Non solo, crudelmente congegnata. Un autentico castello di carte di cui ho apprezzato la nota psicologica, ma soprattutto il fatto che tutti (tranne Cid) non avessero davvero gettato la spugna e dato inizio a una spirale di depressione, riproponendosi dei nuovi obbiettivi per migliorare e migliorarsi. Anzi. Forse è questo il pezzo che mi è piaciuto di più, oltre ai due temibili giocatori di TT (grandioso il riferimento al tavolo da gioco): i miei complimenti all'autrice.
Però alla fine... nessuno l'ha mai capito? Che fosse Nida, intendo.
Nida chi? (si chiese tutto il Garden)

Una bella storia. Sebbene Nida sia presentato come personaggio insignificante e privo di una qualsivoglia forma di personalità, l'idea che tutto questo fosse solo una facciata non è male ed è stata ben sviluppata. La mia valutazione è certamente positiva.