Recensione pubblicata su www.criticoni.net a cura di Galadwen.

Una storia particolare, raccontata in prima persona a metà tra la cronaca di paese, la storia narrata al focolare e la leggenda. E' la storia di una misteriosa figura, di un misterioso ragazzo che ha fatto chiacchierare un intero quartiere per le sue strane abitudini: portare dei fiori a un cancello, tutti i giorni, non si sa perché, non si sa per chi.
E' difficile per me recensire questa storia, e scusatemi se non sarò obbiettiva al cento per cento, ma penso che sia comunque difficile.
E' la storia di un inverno che svanisce, della neve che si scioglie e del vento primaverile che soffia al tramonto e porta il profumo degli alberi in fiore.
La trama in sé è poco più di un filo conduttore: sono le immagini, i suoni, le sensazioni evocate quello che importa, ciò che in effetti costruisce la storia, e Invader è sempre stato bravo in questo. La scelta dello stile di narrazione è molto azzeccata: porta la malinconica nostalgia dei racconti della sera, quelli fatti prima di andare a letto, di storie e abitudini di altri tempi; questa scelta a mio parere paga moltissimo nel dare la giusta veste a tutto lo scritto. Una storia che consiglio di leggere, e che spero possa piacere ad altri, oltre che a me che la adoro per motivi strettamente personalli.
Peccato un paio di refusi, ma era l'epoca della scrittura di getto, perdonateci.

Voto: 8/10

Dimmi una cosa: hai pubblicato o tentato di far pubblicare qualche tuo lavoro? Purtroppo, qui da noi non è facile, ne so qualcosa, le case editrici difficilmente rischiano sullo sconosciuto, preferendo il nome di vaglia che magari se la dorme sugli allori...Lo meriteresti, perchè sei veramente bravissimo, anche a livello di forma e sintassi oltre che di contenuti. Scusa se posso essere apparsa cattedratica: essendo insegnante di Lettere la mia potrebbe essere deformazione professionale. Continua così. Ma è vero che hai solo 16 anni? La tua maturità e la tua padronanza dell'italiano non lo farebbero mai sospettare...

chiaramente, non sto a disquisire sul significato ultimo di tutto ciò, in tutta sincerità credo infatti di non averlo afferrato. ma ho visto il ragazzo biondo con le sue orchidee.... continui a superarti, man. sei ufficialmente nella rosa universale dei miei scrittori preferiti.

Devo ammettere che questa volta mi è piaciuta. Non solo per come è scritta, ma anche per la storia in se. Una piccola gemma racchiusa in poche parole. E' godibile, anche senza cercare significati criptici, è possibile leggerla in tutta rilassatezza. Penso che forse è ora che ti cimenti n una storia articolata e lunga (non come In Silence ma un vero racconto lungo) con più personaggi e più storie che si intrecciano.

Tu ORA mi dici da COSA hai preso ispirazione O.O Ho bisogno di saperlo. Per il resto, ti dico solo stile perfetto. Mi sembrava di sentirti parlare mentre raccontavi ^_^ Una cosa molto bella.

Complimenti, è davvero stupendo. ^____^ Penso che questo si possa annoverare nel gotha dei tuoi racconti migliori. Ciò che ho apprezzato di più è stata la scorrevolezza, la trama, quasi solo abbozzata, ma misteriosa e intrigante al punto giusto, e ovviamente lo stile che stai affinando sempre di più. La tua arte sublimatoria produce gemme sempre più perfette. Però non ho capito (come forse è giusto che sia) ^_^

*_________* cavolo!!! questo sì, che è un capolavoro!! ehm...ok, cerchiamo di fare delle recensioni costruttive...ma lo sai che sn troppo umorale epr qst tipo di cose =PP dunque, trvo che qst raccotno sia la conferma di ciò che ti ho sempre detto: devi (ma tu cm tutti) parlare di cose che conosci. Solo così ottieni i tuoi migliori risultati ^^(anche se cm ti ho già detto, 'l'elogio della zanzara' scritto da te sarebbe cmq bello, stilisticamente parlando). Che altr aggiungere? Mi è piaciuto veramente molto, e credo tu te la stia cavando proprio bene cn le trame; il raccotno si segue, è piacevolissimo e per nulla pesante ^_^ rigurado poi al significato..beh...^*^