Okay, ti dico subito l'appunto che ho da farti, così dopo posso profondermi in complimenti. "Sentii" non "sentì", "riuscii" non "riuscì". :) Per il resto, io sono un'ipocondriaca assurda, quindi... Cavolo, le sensazioni sono proprio quelle, le hai descritte bene. In un brano così breve sei riuscita ad azzeccare in pieno la descrizione d'un malessere molto profondo, spesso difficile da confidare agli altri (sono sempre convinta di avere mille malattie fatali, ma lo sanno soltanto due o tre amici carissimi, e con loro ci scherzo sopra, ma certe volte non ci dormo la notte). Mi piace anche il lessico che hai usato, è armonioso e non ci sono espressioni che pesano nella struttura complessiva del racconto, è tutto molto equilibrato. Okay, a questo punto inizio a sembrare davvero una stalker, ma mi diverto troppo a recensire le tue storie, che ci vuoi fare? Finora non mi è capitato con molti altri autori, e sono piuttosto contenta. Bada bene: questo non ti obbliga a fare lo stesso con le mie, non lo faccio per avere in cambio qualcosa, ma perchè penso che tu abbia un potenziale niente male e sarebbe bello vederti migliorare, visto che già adesso sei ad un buon livello. A presto, ancora. :)

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Sono ipocondriaca, purtroppo è una brutta situazione. Anche perché arrivi a un punto in cui magari stai poco bene e provi a pensare "ma sì, chissene, sarà niente, basta 'sta merda di ipocondria" e poi con la classica sfiga c'è il rischio, e la paura, di tralasciare qualcosa di importante.
Bellissima storia, davvero.

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