Aika, mi spiace di aver lasciato la tua storia per ultima, ma le ho lette in ordine di lunghezza XD! Non mi perdo in ulteriori chiacchiere e ti do subito il mio giudizio :).
Grammatica: 10 su 10
Gli errori dovuti alla fedele riproduzione della parlata regionale, ovviamente, sono stati presi in considerazione in quanto tali :) anzi, li considero un pregio che dona verosimiglianza alla storia.
Lessico: 10 su 10
Sei riuscita a tenere ben distinti i dialoghi dal forte sapore locale e la voce di un narratore in terza persona, mantenendoli entrambi funzionali al loro scopo. Anche gli elementi dialettali e strettamente legati alla cultura siciliana sono stati usati con intelligenza, senza esagerare, giusto quanto bastava per dare quel tocco di pittoresco che ha arricchito la narrazione.
Uso dell'elemento notturno: 7,5 su 10
L'elemento è presente e anche con una certa ricorrenza, ma non è particolarmente significativo, benché sia uno sfondo costante dell'amore di questi due ragazzi. Mi rendo conto che il cielo stellato possa essere ben poco altro che un setting, ma le storie di Salvatore sul cielo e sugli angeli mi sono sembrate un po' incastrate a forza nei loro discorsi :/ perciò il voto non molto alto.
Contenuti: 7 su 10
Comincio col dire la cosa più importante: questa storia dovrebbe diventare una long.
Ha tutta l'aria di un potenziale romanzo di formazione, oltre che a tematica, e in queste venti pagine la storia ci sta stretta; questa è la prima considerazione che, a caldo, mi sento di fare.
Tutta la loro prima parte, riguardante l'infanzia, si trova soffocata in quei pochi paragrafi che vengono loro dedicati, quando invece avrebbe bisogno di molto più spazio, perché si sente bisogno dei dialoghi, dei luoghi, dei personaggi, di quell'aria mitica che circonda ciascuno degli adulti rivestiti dei loro ruoli visti dagli occhi di un bambino che vive in un piccolo paese di mare in un'epoca passata. Tutto questo non è una critica - tu dovevi rientrare in un limite, e l'hai fatto come hai potuto - ma è un consiglio: questa storia potrebbe davvero evolversi e diventare qualcosa di più, ma devi dargliene la possibilità, e io credo che valga la pena di farlo.
Ho tolto tre punti per alcune questioni di gusto personale, che per altri magari potrebbero essere pregi, ma dovendo dare un giudizio lo faccio secondo il mio personale gradimento :).
Una cosa che non mi ha convinta troppo è stata questa descrizione dei luoghi e delle persone fortemente calata nel contesto siciliano e questa pretesa costante di voler descrivere il paesetto di una volta, non perché sia stato fatto male ma perché non l'ho trovata un'idea particolarmente originale.
Un'altra cosa, che non ha a che vedere con i miei gusti, ma è una critica oggettiva sulla costruzione dei personaggi, è stata la poca caratterizzazione dei due protagonisti. Mi spiego: c'è molta introspezione e ci si sofferma moltissimo sul loro dramma, o meglio, sul dramma dell'orientamento sessuale, ma su di loro come persone sappiamo pochissimo. Per contro, della loro infanzia, dei loro giochi e della loro vita quotidiana ci dici molte cose, e anzi, ho avuto l'impressione che ci fosse anche molto altro da dire, e che questa storia avesse le carte in regola per farlo. Ma più va avanti la storia, più la narrazione si concentra sui loro timori e sulle loro fughe in barca, trascurando completamente Filippo e Salvatore come personaggi: potrebbe esserci chiunque altro al posto loro in quel momento, perché tanto il focus è puntato unicamente sul fattore "amore proibito". Il che va benissimo, ma devi tenere a mente che si tratta dell'amore proibito di Filippo e Salvatore, che dev'essere diverso da tutti gli altri perché sono due persone diverse dagli altri con le loro particolarità. Insomma, rispetto alla prima parte perdono di individualità, divenendo semplicemente due declinazioni un po' meno marcate dello stereotipo di uke e seme. Ma credo che tutto ciò sia dovuto, ancora una volta, al poco spazio a disposizione, e che lasciando evolvere la storia secondo le sue esigenze anche i due ragazzi divenuti uomini prenderanno una forma autonoma e originale. A questo punto sta a te: io ti consiglio di riprendere in mano questa storia e darle l'attenzione che merita :) questa volta hai dovuto comprimerla per farla rientrare nei parametri del concorso, ma adesso puoi farne quello che vuoi. E io credo che valga la pena di farne qualcosa ;).
Totale: 34,5 su 40 |