Allora, come dici tu, cercherò di avere pazienza (ma non ti prometto niente, eh).
"Raggione": errore molto bizzaro devo dire. Si scrive "ragione".
"Gli rispose": se colei che risponde si rivolge ad una femmina, allora è "le ripose", non gli! questo errore si ripete molte, troppe volte nella tua storia, vedi di correggerlo al più presto.
Poi che c'è ancora? Ah, sì, non è che siccome "disse" è un verbo al passato remoto, allora va scritto con l'accento...All'inizio pensavo (speravo) fosse un errore di battitura, ma si ripete più volte; se non sbaglio hai messo l'accento anche ad un altro passato remoto che ora non ricordo. Poi, quel "bambino/a"...piuttosto inguardabile. Hai mai sentito una persona parlare di un essere umano senza specificare se si tratti di un maschio o di una femmina? Se proprio volevi esplicitare questa distinzione, potevi scrivere: "quel giorno avevo un bambino o una bambina".
Riguardo alla trama, invece: mi sembra poco verosimile che una ragazza, dopo aver conosciuto un ragazzo, lo incontri "dopo un pò" (tra l'altro po' si scrive con l'apostrofo) con la sua fidanzata e scoppi a piangere disperata perchè non se l'aspettava. Forse, e dico forse, sarebbe risultato un po' più credibile se tu avessi specificato che la ragazza si era innamorata di lui; tu hai semplicemente detto che erano diventati amici, come faccio io ad immaginarmi che nel frattempo questa abbia perso la testa a tal punto da scoppiare in lacrime di fronte a una scena del genere?!
Anche tutto il seguito fatica a stare in piedi, per la verità.
Cerca di sistemare la trama, i dialoghi, soprattutto non lasciare in sospeso parti di storia necessarie alla comprensione; probabilmente a te sembrano ovvie perchè sono scritte nella tua testa, ma quando si scrive un racconto è indispensabile spiegare certe cose.
Spero di esserti stata utile.
Buon lavoro, Chiara.