Recensioni per
Una goccia di splendore
di Alkimia

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/03/16, ore 23:21
Cap. 7:

Storia stupenda *-*
Non è giusto che sia morta:'( mi ero affezionata

Recensore Veterano
26/12/13, ore 21:14
Cap. 7:

Nella vita bisogna avere una dose di pazienza fenomenale. 
Immagino che tu ne abbia avuta un sacco ad aspettare una mia recensione per questa storia (ma anche no, insomma, vedi tu.)
Son lenta, lentissima, ma dopo un (bel) po' ci arrivo. Ma sono infida sino in fondo, e la recensione la faccio finale, al termine di tutto.
Innanzitutto rinnovo i miei complimenti (è passato così tanto tempo dalla prima volta che ho letto questa storia che non ricordo se te li avevo già fatti) per il personaggio che hai creato. Te l'avranno detto in tanti, sino allo sfinimento, ma l'originalità del personaggio di Snotra è fantastica. Così come la sua evoluzione: se all'inizio la troviamo come una ragazza che 'segue' ordini secondo i criteri altrui. Ha già le proprie idee, ma è abbastanza saggia da capire che, per riuscire in un ruolo inusuale da quello che ci si aspetterebbe da una fanciulla, deve abbassarsi a sopportare un maestro che la reputa una sciocca. Obbedisce al suo Re per portare in salvo Loki, e mantiene il segreto nonostante il suo buonsenso le suggerisca che non sia una buona idea. Di gran lunga più lungimirante di Odino...
E' ironico come le uniche due occasioni in cui ha avuto una reazione spontanea che trascendeva le regole del buon senso siano state dei cardini per l'esistenza sua e di Loki: la prima quando Loki le mostra le sue arti magiche, sicuro dell'approvazione della persona che sente più intellettualmente affine e la seconda quando lo ha affrontato da sola, lasciando da parte la prudenza e l'assennatezza a favore del viscerale legame che lo unisce. Per lei Loki è stato più di un figlio, perché una madre spesso non riesce a vedere i difetti della propria prole, mentre Snotra con la sua perspicacia è riuscita ad intravedere la sua malizia, il suo crescente rancore, per trovare il riflesso della sua colpa e della sua mancanza.
Ha amato Thor e Loki in modo euguale, ma in Loki poteva vedere le sue stesse caratteristiche: un grande ingengo, l' amore per la conoscenza, la ribellione per ciò che ci si aspettava da loro e la capacità di nascondere dentro di sé i propri reali pensieri. La differenza tra di loro è solo una: se Snotra ha passato la vita intera a soffocare le proprie ossessioni, Loki le ha coltivate e fatte crescere dentro di sé, per poi esplodere.
I personaggi e le relazioni che si muovo attraverso queste pagine interagiscono tra di loro passo dopo passo, crescendo ed evolvendosi capitolo dopo capitolo. E lo spettatore osserva, come Snotra, l'evolversi degli eventi, la crescita dei principi e la prosperitò del regno. Snotra non è il fulcro della famiglia, ma è la spinta che fa ruotare gli eventi.
E' una delle storie più belle e poetiche del fandom, perché è ricamata filo dopo filo, sino a costruire un immenso ed articolato arazzo.
Spero di aver reso giustizia, almeno in parte, a questo tuo Lavorone.
E capisco perfettamente perché Snotra è la tua Oc preferita: si vede l'amore con cui l'hai creata nelle parole che le hai fatto dire, nella costruzione del suo carattere e dei suoi sentimenti e tormenti.
Insomma: io non sono che una pigra e poco accurata recensitrice, ma spero di averti fatto capire cosa ho adorato di questo tuo lavoro!
Grazie,
EC

Recensore Master
17/11/13, ore 11:56
Cap. 7:

Sapevo che avrei dovuto attendere più tempo prima di imbarcarmi nella lettura dell’epilogo. Da una parte lo sapevo, ma dall’altra penso anche che un intero secolo non sarebbe bastato per prepararmi a questo (e poi, lo ammetto, non ho saputo resistere: volevo assolutamente sapere come andava a finire). È una conclusione grandiosa, immensa, perfetta: è ingombrante come aggettivo, ma quando ogni cosa è al suo posto e quando arrivi all’ultima riga con il cuore gonfio non puoi fare a meno di utilizzarlo. Ho amato tutto di questo capitolo: la densità del colloquio con Odino, la straordinaria umanità di Snotra, la drammaticità e il sentimento SCONFINTI delle ultime parole scambiate con Loki. Ecco, quello è un momento in cui le emozioni esplodono letteralmente.
Che dire? Più che rinnovarti per l’ennesima volta i complimenti per l’abilità con cui hai condotto l’introspezione di Snotra e per la cura con cui hai costruito questo (capo)lavoro (la storia migliore del fandom, a mio avviso), voglio ringraziarti per la splendida avventura che hai regalato a me e a tutti noi. Non ho parole per dirti quanto questo racconto mi abbia coinvolta e quanto lo abbia sentito. Ho visto e vissuto ogni cosa con gli occhi e il cuore di Snotra ed è stata un’esperienza impagabile. È difficile render giustizia ad un lavoro come questo, ma mi auguro che i miei vaneggiamenti abbiano saputo farlo almeno in piccola parte e, soprattutto, che ti abbiano fatto capire quanto mi abbia dato emotivamente.
Grazie, grazie, grazie, mille volte grazie. E grazie anche a Callie per il trailer **

*applausi a scena aperta*

Recensore Master
16/11/13, ore 17:45

Se hai sentito un crack, era il mio cuore che s'è spezzato quando son giunta all’ultima riga *si rannicchia in un angolino e piange fino a disidratarsi*
Questo capitolo è spettacolare e l'ho vissuto con un'intensità che di rado m'è capitato di provare durante la lettura di storie di questo sito. Trovo che le introspezioni siano difficilissime da gestire (tendo ad evitarle perché ho l'impressione di scadere nel patetismo ogni volta) e scegliere di impostare non un singolo capitolo, ma un'intera storia in questo modo, facendo perno sui pensieri e le emozioni di un personaggio, richiede a) coraggio b) capacità narrative fuori dal comune e c) una grandissima sensibilità. Tu hai dimostrato di possedere tutte e tre le cose e io sento il bisogno di prostrarmi ai tuoi piedi, perché malgrado la complessità dell’impresa hai dato vita ad un capolavoro (non riesco a metabolizzare il fatto d’esser quasi giunta alla fine, probabilmente indugerò per secoli prima di ‘affrontare’ l’epilogo).
Questo capitolo, dicevo, è spettacolare perché consente al lettore di vivere (letteralmente) il punto di vista di Snotra: di guardare con i suoi occhi, pensare con la sua testa, sentire con il suo cuore. Hai favorito una simbiosi tra lettore e personaggio totale ed emozionante. Non mi sono annoiata nemmeno per un istante, anzi, son rimasta esterrefatta per il modo in cui hai attuato la ricostruzione delle scene tratte dal film: il POV di Snotra gli ha conferito un’impronta peculiare e bellissima, è stato come rivivere tutto dall’interno, scavando oltre la parvenza degli eventi e guardandone il nocciolo.
Per fortuna i complimenti su Snotra non ti annoiano, perché io devo assolutamente rinnovarteli. Quella donna è maestosa ed io ogni volta provo a far capire quanto e perché la ami, ma ogni volta, rileggendomi, mi rendo conto di non esser stata abbastanza esaustiva, perché la verità è che l’unico modo per coglierne la bellezza è tuffarsi nella tua storia e toccare con mano lo spessore che hai saputo conferirle. In questo capitolo è talmente tante cose che non so proprio come descriverla. Quello che più mi colpisce è senza dubbio il suo essere costantemente e irrimediabilmente in bilico: si accusa e poi si assolve, formula pensieri che poi rinnega, vede la verità con chiarezza e poi si rifugia in un’illusione e questo conflitto, ininterrotto e doloroso, è tangibile fin dall'inizio, ma in queste ultime pagine raggiunge un'intensità travolgente.
Lei è magnifica e il modo in cui tu hai intrecciato passato, presente e realtà cinematografica è impareggiabile.
Grazie di vero cuore per questa meraviglia.

P.S. La citazione iniziale è un tuffo al cuore. È bellissima in sé ed è perfetta per l’economia del racconto. Complimenti anche per quella!
(Recensione modificata il 17/11/2013 - 11:58 am)

Recensore Junior
15/11/13, ore 18:01
Cap. 7:

Ciao. Questa storia non potevo ignorarla, anche se è difficile da commentare e io arrivo in ritardo perché solo oggi ho deciso di registrarmi sul sito.
È stata una storia coraggiosa, per la tipologia di personaggio che introduce (impopolare, se si considera che le storie a sfondo romantico vanno per la maggiore e in genere gli OC sono destinanti a finire tra le braccia del personaggio "cool" di turno), per la trama e il finale triste e anche un po' cattivo. E io apprezzo un sacco tutto quello che esula dai cliché del fandom.
La bellezza di Snotra è stata "decantata" da più o meno tutti gli altri commenti, e io mi aggiungo al coro: è un personaggio originalissimo, e soprattutto funziona alla meraviglia, considerando quanto sia estraneo. Ma il modo perfetto in cui Snotra come OC si amalgama al contesto e ai personaggi del canon è uno dei maggiori punti di forza di questa storia.
Io sono ancora più a digiuno di fumetti di te, e quindi mi baso solo sul movieVerse, ma il passato della "real famiglia d'Asgard" in questa tua storia fila, non ha alcuna sbavatura, nessuna forzatura, sembra davvero la versione narrativa di qualcosa previsto nei copioni dei film. A volte leggendo fanfiction si ha un po' l'impressione che l'autore abbia voluto adattare gli aspetti del film al suo modo di pensare (non c'è niente di male in questo, se lo si fa bene), leggendo questa fanfiction invece ho avuto l'impressione che tu, al contrario, sia riuscita ad adattare perfettamente il tuo "universo immaginifico" al canon.
Scritta benissimo, con una pesantezza che non è negativa, ma che si adatta perfettamente alla voce di Snotra.
A proposito, è un po' off topic come considerazione, ma io adoro la mitologia (è stato un po' il motivo per cui sono entrata in fissa con i film della Marvel su Thor&Co.), e ho trovato geniale l'idea di aver attinto il personaggio di Snotra dai miti norreni… che, diciamocelo, lei è forse la meno famosa delle divinità asgardiane.
Complimenti, davvero :-)

*saluti*
Talia

Recensore Master
26/10/13, ore 17:40

I miei vaneggiamenti di sicuro non sono in grado di omaggiare questa storia come merita, ma non posso fare a meno di lasciare ad ogni capitolo una traccia del mio passaggio, perché sarebbe davvero ingeneroso tacere anche solo una volta a fronte di tutte le emozioni che questa storia mi sta regalando. Non sono in grado di renderle giustizia, ma voglio che tu sappia quanto la stia amando e quanto bella trovi ogni singola pagina.
Questo capitolo è maestoso e sarebbe impossibile trovarvi un difetto, anche a voler essere cavillosi. Snotra è un personaggio da romanzo: è così ricca, articolata e autentica che non sai da dove cominciare a lodarla. La sua introspezione, in questo capitolo, raggiunge l’apice: i suoi pensieri trafiggono il cuore e fanno male per quanto sono intensi e dolorosi. Snotra è una donna sconfitta in partenza che combatte malgrado sappia che il suo destino è segnato. Non stiamo parlando di probabilità: Snotra sa d’aver perso nel momento stesso in cui asseconda la menzogna di Odino e sa che nulla potrà cambiare questo stato di cose. È segnata e ferita sin dal principio e io ho un debole per le storie come le sue. Di questo capitolo ho apprezzato particolarmente l’evoluzione di cui l’hai resa protagonista e che m’è parso di riscontrare (ma potrebbe trattarsi di un’interpretazione del tutto errata) sia nella prima parte, quella ambientata nel presente, sia nella successiva. Nel cedimento emotivo che la porta a recarsi da Loki nel cuore della notte e nelle riflessioni tormentate di cui la seconda parte è costellata vedo la stessa spossatezza, la stessa ‘rassegnazione’, la frana di una donna che non riesce più a sopportare il peso che ha gravato su di lei per una vita intera (una frana inevitabile per chi ha vissuto così a pieno ed ha accumulato in silenzio tanto dolore). Malgrado tutto questo, continua a risultare maestosa, dea immensa ma anche donna fragilissima e ormai in procinto di spezzarsi. Insomma, si può chiedere di più ad un personaggio? **
Loki è perfetto, è IC da paura (e non è un modo di dire: è spaventosa la verosimiglianza del Loki che hai tratteggiato). Di questo capitolo ho amato moltissimo i momenti dedicati al suo rapporto con Thor: come sai è un filone narrativo che mi prende da morire e penso che tu, in questa storia, lo stia raccontando magnificamente, con tutte le sue contraddizioni, le sue crepe e il suo valore. Splendido anche il quadro che hai fornito di Asgard. In questa fan fiction, la Patria Eterna, la sua storia e le sue dinamiche sono molto più che un semplice sfondo.
È tutto stupendo e io, anziché annoiarti con i miei ripetitivi sproloqui, vorrei mandarti un video in cui mi spello le mani a furia di applaudire.
*scuora* *abbraccia*

Recensore Master
21/10/13, ore 12:42

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Innumerevoli (e difficili da condensare) sono i motivi per cui “Una goccia di splendore” meriterebbe un posto d’onore all’interno del sito. Parto da quello che maggiormente mi ha colpita - o meglio, che mi ha fatto innamorare di questo racconto - e che, a mio avviso, ne costituisce il punto di forza, quello che lo porta a brillare e primeggiare nella miriade di storie del fandom: Snotra. Alkimia è riuscita lì dove tutte (o quasi) le autrici della sezione hanno fallito: ha creato un OC credibilissimo, straordinariamente originale e, soprattutto, vivo da morire. Snotra non ha nulla da spartire con le giovani stereotipate e tristemente marysueggianti che, di solito, rivestono il ruolo di compagne (o pseudo tali) di Loki: è una donna dotata di uno spessore umano ed intellettuale incredibili ed è un personaggio splendidamente articolato. Costantemente in bilico tra ragione e sentimento, Snotra porta sul proprio cuore e sulle proprie spalle il peso di scelte che ha computo con la consapevolezza di condannarsi ad un’infelicità perpetua. Consapevolezza: questa è la parola chiave per raccontare questa donna gigantesca. Soffre, piange, lotta contro il rimorso dall’inizio alla fine, ma mai, nemmeno per un secondo, è una vittima: ha preso le sue decisioni con coscienza e ne paga il prezzo, un prezzo terribilmente caro. È impossibile non esser rapiti dalle magistrali introspezioni con cui Alkimia le da voce, è impossibile non innamorarsene. Snotra, oltre ad essere un personaggio con la “P” maiuscola, è anche il filtro mediante cui Alkimia racconta l’epopea di Loki, dall’infanzia fino alla caduta nel baratro a cui assistiamo in "Thor" prima e in "The Avengers" poi. Giungiamo qui all’altro elemento di valore del racconto: l’autrice offre una ricostruzione della vita di Loki che trabocca di IC e verosimiglianza. È impressionante la cura con cui lo scandaglia, ne racconta l’evoluzione e ne motiva il modo di essere. Alkimia scorge le crepe del personaggio e ne segue il percorso, plasmando un Loki che non differisce minimamente dall’originale e che, attraverso le varie fasi della propria vita e i suoi accadimenti salienti, svela quello che è e, soprattutto, il modo in cui lo è diventato.
Lo stile, prezioso, ricco e meravigliosamente evocativo, regala a questo splendido contenuto un involucro altrettanto degno di nota. Mi auguro che la storia riceva il riconoscimento che merita.

Recensore Master
13/10/13, ore 13:59

Penso che le autrici capaci di consentire al lettore di empatizzare a tal punto con un personaggio (e per giunta, con un personaggio originale) si contino sulla punta delle dita. La parabola di Snotra arriva dritta al cuore ed è di una bellezza struggente: è una donna monumentale, immensa, ma sconfitta, e lo è in maniera ineluttabile. Quello che mi ha fatto innamorare di lei è la sua consapevolezza, il modo in cui sente sulle proprie spalle e sul proprio cuore il peso di un fallimento inevitabile, che lei stessa aveva predetto fin dall'inizio. Il giorno in cui ha obbedito a Odino ed ha condotto Loki da Frigga, Snostra ha intrapreso un percorso che ne ha segnato l'esistenza, che l'ha corrotta (perchè l'ha costretta a rinnegare i suoi ideali) e, di fatto, condonnata all'infelicità. È una donna segnata dagli eventi e dal proprio vissuto, una donna che fa i conti con se stessa, i propri pensieri ed i propri sentimenti in ogni istante della sua vita. È magnifica - e come potrebbe non esserlo, dal momento che vuole bene a Sif? M'è piaciuta da morire la scena in cui lei le prende la mano *cuore* E nel leggere "Andate a prenderla! Portatela qui, ditele che la voglio a questa festa prima di subito e che chiunque osi sbeffeggiarla oltre a essere oca è anche invidiosa" ho annuito con fervore e mi son messa ad applaudire *tira fuori striscioni e cartelloni pro Sif*
C'è un altro aspetto di questa storia che mi ha lasciata senza fiato e che, fino ad ora, non ho elogiato a sufficienza (perchè Snostra è tanto bella da catalizzare tutta l'attenzione): Loki. Stai offrendo un quadro di lui e della sua evoluzione straordinario per coerenza e verosimiglianza. Non soltanto ne stai mostrando le crepe, ma anche il modo (ed i momenti) in cui esse cominciano a formarsi. Il modo in cui lo racconti, attraverso gli occhi di Snostra, è impeccabile. Mi avvalgo delle tue parole perchè, come al solito, sono più efficaci dei miei commenti: "...in quel momento lui gli parve un muro cosparso di rostri e schegge di vetro, impenetrabile e impossibile da scalare, che poteva ferire chiunque si azzardasse anche solo a sfiorarlo". Ecco, questa frase è probabilmente il miglior ritratto di Loki che io abbia mai letto. Thor, come ti ho già detto nelle scorse recensioni, sprizza IC da ogni poro: è genuino, fresco, entusiasta, è esattamente come me lo immagino da giovane.
La sensibilità della tua penna e la bellezza delle espressioni che forgia sono impareggiabili. Tra le tante, ho amato molto questa: "I loro passi producevano un'eco attutita. Quel posto avrebbe dovuto parlare di gloria, ma era silenzioso perché c'è molta meno gloria di quanto si pensi nei trofei di guerra, il sangue non fa alcun rumore quando scorre".
Complimenti di cuore, sei un'autrice magnifica.

Recensore Master
30/09/13, ore 01:59

Loki, il dio dell'inganno, capace di trasformare il suo tradimento e la sua caduta nella colpa e nella condanna di tutti coloro che lo avevano amato, con la stessa capacità con cui la sua magia creava illusioni e trasformava una fiamma in una colomba.
Subito dopo averla letta mi sono appuntata questa frase, per essere sicura di non dimenticarmi di riportarla. La reputo una sintesi impeccabile della parabola di Loki e di chi gli sta intorno, una sorta di sintesi di quel che è accaduto tra "Thor" e "The Avengers". L'ho amata moltissimo e quando me la son ritrovata nell'ultima scena, con Loki che trasforma la fiammella in una colomba, son rimasta di stucco. Il modo in cui articoli la narrazione ed incastri le varie fasi del racconto è spettacolare (penso, tra le altre cose, ai continui richiami al titolo, splendidi e sempre pertinenti).
Che dire? Rischio seriamente di divenire ripetitiva, ma ci tengo ad omaggiare ogni capitolo come si deve, dal momento che questa è (a mio avviso) una delle storie più belle della sezione e merita tutto il successo che ha riscosso (ma pure di più). Ho seriamente temuto che il confronto tra Snostra e Loki mi avrebbe uccisa. In questi primi capitoli hai reso la loro interazione un autentico capolavoro. Tra le parole che si dicono e quelle che pronunciano in silenzio, non so quali siano più belle. Le loro ferite e i loro sentimenti sono dipinti in maniera così vivida da far male.
Sin dal primo capitolo ho avuto il sentore che questa storia fosse perfetta, ma adesso ne ho avuto la certezza, perchè SIF *sparge cuori* Non mi aspettavo il suo inserimento e penso sia superfluo dirti quanto mi abbia entusiasmata. Ho adorato la tua ricostruzione del come e quando l'amicizia tra Thor, lei e i tre guerrieri sia cominciata (sarà per la mia personale fissa con i primi incontri tra i personaggi e il modo in cui rapporti, d'amore e d'amicizia, nascono). L'IC dei personaggi è spaventoso. Questo Loki è senza dubbio uno dei migliori che abbia letto (e, come accennavo la volta scorsa, trovo che sia ancora più complesso raccontarlo da adolescente, quindi ti faccio il doppio dei complimenti) e Odino è perfetto, così come Thor.
Insomma, per quanto mi sforzi, non riesco ad individuare un solo difetto: i contenuti sono magnifici e l'involucro è incantevole. Come al solito, sono ansiosa di gustarmi il resto.
BRAVISSIMA.

Recensore Veterano
21/09/13, ore 19:25
Cap. 7:

Eccoci qui. ç_ç Me lo sentivo che la storia sarebbe finita così, ma la scena finale mi ha proprio straziata dentro a livelli cosmici, e io adoro farmi trasportare così tanto dalle storie, anche se mi lasciano dentro il magone che sto provando ora.
Grazie. Questa storia è davvero un gioiello, un capolavoro, e mi ha avvinta e incantata sempre di più capitolo dopo capitolo. Parlando dei personaggi originali, li ho amati, sono perfettamente in linea con la loro controparte 'filmica', e vedere la loro crescita è stato un percorso appassionante e bellissimo.
Soprattutto, mi ha devastato vedere Loki, il suo adombrarsi sempre più, le sue maschere sempre più fisse e la sua rabbia covata nel silenzio, il tutto filtrato dallo sguardo pieno d'amore di Snotra.
Snotra, parliamone. Hai dato vita ad un OC vivo, vero, perfettamente integrato con la realtà di Asgard e con un vissuto così plausibile, che potrebbe benissimo essere un personaggio canon. E lo potremmo vedere nei prossimi film Marvel (lo so, te lo dico ogni volta, ma il tuo stile è talmente vivido e cinematografico che DOVREBBERO davvero tradurlo su pellicola. *^*). Ho seguito il percorso e i pensieri di Snotra con estrema partecipazione, come se fossi al suo fianco, perché trovo che il suo modo di vedere Loki rispecchi al 100% quello che ormai ho raggiunto io (lo so, lo so, è grave! T.T): lo ami, ti sforzi di non dar peso al male che c'è in lui, che gli vedi fare, e ti illudi che il suo fato possa cambiare. Ma non accadrà. (Così, almeno, la penso io. Poi magari in Thor 3 o The Avengers 3 la Marvel mi trollerà alla grande facendolo redimere, ma per ora dubito. O, se dovesse accadere, sto sicura che non sopravviverà al processo. *l'ottimismo e la via! XD*)
Speculazioni e parte, questa storia mi è entrata DENTRO, per restare.
Grazie infinite di averla scritta! <3 <3

Recensore Master
15/09/13, ore 23:01

Stupenda. Questa storia è semplicemente stupenda e, se non fossi un'inguaribile logorroica, chiuderei qui il mio commento, perchè davanti a lavori come questo vien voglia solo di elencare a raffica aggettivi positivi o, al massimo, di applaudire l'autrice fino a spellarsi le mani.
Snostra è un personaggio che arriva dritto al cuore. È straordinariamente ricca, ha uno spessore morale e intellettuale incredibile, è una donna vera, enorme, dotata di una sensibilità e di un'intelligenza raffinate e rare. In una parola, è perfetta, e io non mi stancherò mai di tessere le lodi sue e dell'autrice che l'ha plasmata. Non sai quanto mi coinvolga la sua storia, quanto mi senta immersa nei suoi pensieri e nei suoi sentimenti, quanto mi tocchi il suo tormento. Snostra è spendida perchè il tuo modo di raccontarla consente al lettore di viverla, di sentirla sulla propria pelle. La prima parte di questo capitolo mi ha letteralmente spezzato il cuore: ci sono tutta la sofferenza, l'amarezza e il rimpianto di una donna che ha amato (e che continua ad amare) ed ha visto l'oggetto del proprio amore autodistruggersi e che, soprattutto, sente di non essere immune da colpe, sente d'aver fallito. Snotra ha rinnegato se stessa per Loki, tradendo principi e convinzioni che per lei costituiscono una fede, ed è questo, probabilmente, che rende il suo affetto per lui ed il loro rapporto così prezioso, così intimo. Sono innamorata della scena in cui si incontrano in cella, è magnifica e dice tantissime cose senza avvalersi delle parole. Snostra, che oscilla tra dolore, autorevolezza e dolcezza, è bella e viva come non mai, in quel momento.
Bellissima la scelta di narrare in parallelo il passato ed il presente dei personaggi. Il piccolo Loki è perfetto: è un bambino anomalo (e non potrebbe essere altrimenti), perchè possiede già, in potenza, le caratteristiche che saranno proprie del Loki adulto, ma è allo stesso tempo innocente, puro come solo un bambino può essere. Mi son spiegata come una troglodita, me ne rendo conto, ma sappi che l'ho trovato impeccabile e IC come non credevo un Loki di quell'età potesse essere. Il modo in cui Snotra gli si rapporta è incredibile; quei due sembrano fatti apposta per interagire.
Concludo qui lo sproloquio (proseguendo rischierei soltanto di aggiungere altre considerazioni insensate) e ti dò appuntamento al prossimo capitolo (che spero di potermi gustare al più presto **). Complimentissimi *cuore*

Recensore Master
08/09/13, ore 20:39

E finalmente je la fece! Questa storia è in cima alla lista delle fan fiction da recuperare da tempo immemore, da prima che leggessi di Snotra in “The space between”. Quando, poi, è comparsa nella tua ultima long me ne sono innamorata e la mia voglia di immergermi nella lettura di “Una goccia di splendore” è cresciuta ulteriormente, ma purtroppo ho dovuto attendere sino ad oggi per cominciare.
Che dire? Sarà che son di parte perché, come accennavo, Snotra mi ha già conquistata, sarà che la tua penna rende tutto, ma veramente tutto, magnifico ed imperdibile, ma questo primo capitolo mi ha entusiasmata e non vi ho trovato un solo difetto. Snotra è splendida dall’inizio alla fine: è splendida nella prima parte, con il suo cuore pesante e il mare di malinconia (e forse anche di rimpianto?) che porta dentro, ed è splendida in seguito, con la sua maestosa onestà intellettuale, il suo implacabile senso di giustizia, la sua dedizione per la conoscenza e la verità. Ecco, questo aspetto mi ha veramente rapita. Il dissidio tra la ragione ed il sentimento, tra il dovere e le proprie convinzioni, e tutta la serie di contrasti che ha vissuto durante il colloquio con Odino e lo svolgimento della missione assegnatale. L’interazione con il Padre degli dei è un altro elemento che mi ha convinta a pieno. Mi piace tantissimo leggere di Odino e la lettura che ne hai dato nella circostanza, anche attraverso i pensieri di Snotra e, in un certo senso, al confronto con lei, è impeccabile (almeno dal mio punto di vista). La posizione di Odino (uomo, re, padre) è, secondo me, incredibilmente delicata e io, personalmente, non me la sento di condannarlo in toto, malgrado gli errori (innegabili) che ha commesso, né lo giudico un tiranno senza cuore. Il velo di umanità che gli hai conferito (mi riferisco in particolare al momento in cui sfiora la mano la mano del piccolo Loki e gli assegna il nome, che mi ha intenerita tantissimo *scuora*), per me, ci sta tutto.
Non posso fare altro che applaudire, per l’ennesima volta, lo spessore che hai saputo attribuire a questo nuovo personaggio e la bellezza di queste prime pagine. Spero di trovare al più presto il tempo per leggere il resto ed approfondire la conoscenza di Snostra.
Complimentissimi *applaude*

Recensore Veterano
22/08/13, ore 16:57

Ciao Alky! *agita la mano felice*
Rendiamoci conto, ho inserito questa tua storia nelle seguite mesi e meeeesi fa e riesco a leggere il primo capitolo solo ora D: Per la serie: meglio tardi che mai!! XD Meglio sì, comunque, perché mi ha già preso tantissimo (ma in fondo mi hanno consigliato in tanti la tua storia quindi non avevo dubbi! <3 E poi sei una delle mie autrice preferite, quindi so che vado sempre sul sicuro! ;3 *pioggia di cuori*)
Anche se io non amo la prevalenza di sezioni descrittive/introspettive quando leggo, nel tuo caso non mi hanno dato davvero nessun problema, sarà che ormai sono abituata al tuo stile, sarà che sei così brava da rendere tutto scorrevole, che sono arrivata a fine capitolo piacevolmente impressionata. Apprezzo e ammiro molto la scelta narrativa che hai fatto, e devo dire che Snotra mi piace davvero tantissimo, di già! :D Complimenti, un ennesimo capolavoro!! *^*
Alla prossima!

Recensore Junior
09/06/13, ore 13:25
Cap. 7:

Un finale perfetto, per una storia a dir poco perfetta. Non sono una grande fan delle 'morti', a essere onesti, ma qui non penso proprio che ci fosse un'altra possibilità. Che toccasse a Snotra o che toccasse a Loki, lo ammetto, mi stavo purtroppo preparando. Alla fine è incredibile quanto siano simili questi personaggi. Non voglio dire che Snotra abbia tutti i grossi problemi mentali di Loki, ma è un'altra che non è riuscita a essere del tutto felice, pur percorrendo la strada che si era scelta. Mi hanno fatto pensare ai numeri primi di Giordano: sono vicini e sono lontanissimi al tempo stesso. Grazie davvero di cuore per questa perla: è stata splendida dall'inizio alla fine.

Recensore Junior
09/06/13, ore 13:08

Questo capitolo, secondo me, è stato proprio l'apice della storia (non che non mi sia piaciuto l'epilogo, però è qui che davvero mi sono 'divertita'), per come si incastra la tua trama con quella del film. Se non avessi consumato il dvd, probabilmente starei cercando Snotra in qualche inquadratura e sono anche abbastanza sicura che alla fine la troverei. E' tutto gestito benissimo: la trama principale e quella secondaria, il ruolo di Snotra e, soprattutto, l'inganno di Loki, di cui noi sappiamo tutto, ma che viene presentato proprio per come lo vivono gli asgardiani, compresi quelli che dovrebbero conoscerlo meglio. Ma Loki può essere davvero conosciuto? Leggendo questa storia mi sono posta spesso la domanda e sono arrivata alla conclusione che una risposta sola non c'è e tu sei stata bravissima a mantenere proprio questa sospensione.

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