Recensioni per
Una goccia di splendore
di Alkimia

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/10/13, ore 12:42

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Innumerevoli (e difficili da condensare) sono i motivi per cui “Una goccia di splendore” meriterebbe un posto d’onore all’interno del sito. Parto da quello che maggiormente mi ha colpita - o meglio, che mi ha fatto innamorare di questo racconto - e che, a mio avviso, ne costituisce il punto di forza, quello che lo porta a brillare e primeggiare nella miriade di storie del fandom: Snotra. Alkimia è riuscita lì dove tutte (o quasi) le autrici della sezione hanno fallito: ha creato un OC credibilissimo, straordinariamente originale e, soprattutto, vivo da morire. Snotra non ha nulla da spartire con le giovani stereotipate e tristemente marysueggianti che, di solito, rivestono il ruolo di compagne (o pseudo tali) di Loki: è una donna dotata di uno spessore umano ed intellettuale incredibili ed è un personaggio splendidamente articolato. Costantemente in bilico tra ragione e sentimento, Snotra porta sul proprio cuore e sulle proprie spalle il peso di scelte che ha computo con la consapevolezza di condannarsi ad un’infelicità perpetua. Consapevolezza: questa è la parola chiave per raccontare questa donna gigantesca. Soffre, piange, lotta contro il rimorso dall’inizio alla fine, ma mai, nemmeno per un secondo, è una vittima: ha preso le sue decisioni con coscienza e ne paga il prezzo, un prezzo terribilmente caro. È impossibile non esser rapiti dalle magistrali introspezioni con cui Alkimia le da voce, è impossibile non innamorarsene. Snotra, oltre ad essere un personaggio con la “P” maiuscola, è anche il filtro mediante cui Alkimia racconta l’epopea di Loki, dall’infanzia fino alla caduta nel baratro a cui assistiamo in "Thor" prima e in "The Avengers" poi. Giungiamo qui all’altro elemento di valore del racconto: l’autrice offre una ricostruzione della vita di Loki che trabocca di IC e verosimiglianza. È impressionante la cura con cui lo scandaglia, ne racconta l’evoluzione e ne motiva il modo di essere. Alkimia scorge le crepe del personaggio e ne segue il percorso, plasmando un Loki che non differisce minimamente dall’originale e che, attraverso le varie fasi della propria vita e i suoi accadimenti salienti, svela quello che è e, soprattutto, il modo in cui lo è diventato.
Lo stile, prezioso, ricco e meravigliosamente evocativo, regala a questo splendido contenuto un involucro altrettanto degno di nota. Mi auguro che la storia riceva il riconoscimento che merita.

Recensore Master
08/09/13, ore 20:39

E finalmente je la fece! Questa storia è in cima alla lista delle fan fiction da recuperare da tempo immemore, da prima che leggessi di Snotra in “The space between”. Quando, poi, è comparsa nella tua ultima long me ne sono innamorata e la mia voglia di immergermi nella lettura di “Una goccia di splendore” è cresciuta ulteriormente, ma purtroppo ho dovuto attendere sino ad oggi per cominciare.
Che dire? Sarà che son di parte perché, come accennavo, Snotra mi ha già conquistata, sarà che la tua penna rende tutto, ma veramente tutto, magnifico ed imperdibile, ma questo primo capitolo mi ha entusiasmata e non vi ho trovato un solo difetto. Snotra è splendida dall’inizio alla fine: è splendida nella prima parte, con il suo cuore pesante e il mare di malinconia (e forse anche di rimpianto?) che porta dentro, ed è splendida in seguito, con la sua maestosa onestà intellettuale, il suo implacabile senso di giustizia, la sua dedizione per la conoscenza e la verità. Ecco, questo aspetto mi ha veramente rapita. Il dissidio tra la ragione ed il sentimento, tra il dovere e le proprie convinzioni, e tutta la serie di contrasti che ha vissuto durante il colloquio con Odino e lo svolgimento della missione assegnatale. L’interazione con il Padre degli dei è un altro elemento che mi ha convinta a pieno. Mi piace tantissimo leggere di Odino e la lettura che ne hai dato nella circostanza, anche attraverso i pensieri di Snotra e, in un certo senso, al confronto con lei, è impeccabile (almeno dal mio punto di vista). La posizione di Odino (uomo, re, padre) è, secondo me, incredibilmente delicata e io, personalmente, non me la sento di condannarlo in toto, malgrado gli errori (innegabili) che ha commesso, né lo giudico un tiranno senza cuore. Il velo di umanità che gli hai conferito (mi riferisco in particolare al momento in cui sfiora la mano la mano del piccolo Loki e gli assegna il nome, che mi ha intenerita tantissimo *scuora*), per me, ci sta tutto.
Non posso fare altro che applaudire, per l’ennesima volta, lo spessore che hai saputo attribuire a questo nuovo personaggio e la bellezza di queste prime pagine. Spero di trovare al più presto il tempo per leggere il resto ed approfondire la conoscenza di Snostra.
Complimentissimi *applaude*

Recensore Veterano
22/08/13, ore 16:57

Ciao Alky! *agita la mano felice*
Rendiamoci conto, ho inserito questa tua storia nelle seguite mesi e meeeesi fa e riesco a leggere il primo capitolo solo ora D: Per la serie: meglio tardi che mai!! XD Meglio sì, comunque, perché mi ha già preso tantissimo (ma in fondo mi hanno consigliato in tanti la tua storia quindi non avevo dubbi! <3 E poi sei una delle mie autrice preferite, quindi so che vado sempre sul sicuro! ;3 *pioggia di cuori*)
Anche se io non amo la prevalenza di sezioni descrittive/introspettive quando leggo, nel tuo caso non mi hanno dato davvero nessun problema, sarà che ormai sono abituata al tuo stile, sarà che sei così brava da rendere tutto scorrevole, che sono arrivata a fine capitolo piacevolmente impressionata. Apprezzo e ammiro molto la scelta narrativa che hai fatto, e devo dire che Snotra mi piace davvero tantissimo, di già! :D Complimenti, un ennesimo capolavoro!! *^*
Alla prossima!

Recensore Veterano
06/06/13, ore 17:55

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
“Una goccia di splendore” è, prima di tutto, una storia che tiene fede al titolo, perché si offre come una piccola, luminosissima perla di stile (e di trama) in una sezione che non sempre brilla quanto a originalità. Anziché fare del personaggio originale il perno di un intreccio amoroso, infatti, Alkimia dà vita a una donna – Snotra – che non ha equivalenti nel fandom: una magistra, una studiosa, un’istitutrice, non un’amica, né un’amante.
Distaccata, austera, gelosa dei propri spazi come di una libertà alimentata dai libri, Snotra è, insieme, protagonista e voce narrante di una storia che si dipana in due tempi e in due luoghi: il presente della cattività di Loki, il passato delle sue controverse origini.
Con indiscutibile bravura e uno stile aulico, ma mai eccessivo e ridondante, l’Autrice racconta l’infanzia dei principi di Asgard, concentrandosi su quello che, come i lettori ben sanno, è destinato a perdersi. Quanto colpisce (quanto, almeno, ha travolto ed emozionato la sottoscritta), è la misura perfetta con cui Alkimia unisce l’invenzione al canone, colmando ogni vuoto e colorando i pieni di sfumature inedite.
Lontanissima da una lettura apologetica di Loki, l’Autrice ne mette in luce tutte le ambiguità, sino a un finale straziante nel suo essere, insieme, inevitabile e profondamente ingiusto.
Abile nel cogliere le caratteristiche che fanno del dio degli Inganni un personaggio doppio almeno quanto affascinante, Alkimia dà, a mio avviso, il meglio di sé proprio nella caratterizzazione del suo OFC, poiché conferisce a Snotra uno spessore e una complessità rari in un universo narrativo in cui abbondano, piuttosto, irritanti Mary Sue.
Non è giovane, Snotra, non è bellissima; non è compagna, né madre: è una donna fondamentalmente sola, votata a scelte in cui il cervello sembra pesare sempre più del cuore; una donna che vede i propri pupilli diventare uomini – e uno perdersi – con la consapevolezza di aver esaurito un compito, dunque d’esser ormai consegnata alla polvere del ricordo.
Alkimia fila come una quarta Norna la storia di una vita ‘spettatrice’, che pure penetra gli eventi con una profondità che manca alle parti coinvolte; lo fa ora con solennità, ora con leggerezza, senza barocchi compiacimenti, con una levità, anzi, che, dati i temi, non manca mai di sorprendere e conquistare.
Una fanfiction, insomma, cui credo sia doveroso tributare un posto speciale in questa sezione.

Recensore Veterano
25/05/13, ore 09:45

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Una goccia di splendore è una piccola perla della sezione Thor e una storia che meriterebbe, a mio avviso, molta più attenzione di quella che ha ricevuto.
Non solo, infatti, è una storia incredibilmente originale, ma lo stile dell’autrice è una delle cose più belle in cui mi sia mai imbattuta: ricco, musicale, pieno di immagini straordinarie e mai ridondante per pura retorica.
La grande novità della storia è l’introduzione di un personaggio (Snotra) che, una volta tanto, non ha nessun legame romantico con Loki: ne è, infatti, solo l’istitutrice (oltre che una delle poche persone a conoscenza delle sue origini). Snotra è un personaggio a tutto tondo: donna consacrata alla scienza, distaccata, a volte fredda, nutre tuttavia non solo grande amore per i libri, ma anche per i giovani principi che gli sono stati affidati.
E’ davvero commovente muoversi tra i suoi ricordi e contrapporre il Loki del passato al Loki del futuro, vivere nella sua mente quello che poteva essere e quello che è invece diventato.
E’ una storia di grande umanità e delicatezza, che analizza aspetti inediti dei personaggi e introduce un OC magistrale.
Davvero, per me, una storia che meriterebbe il gradino più alto del podio.

Recensore Junior
14/04/13, ore 08:45

Non so come ho fatto a ignorare una simile meraviglia, ma non credo che potrebbe esserci titolo più adatto. E' davvero una goccia di splendore nel fandom. Sarà che mi piacciono moltissimo le storie ambientate 'prima', ma ho trovato la tua ricostruzione piena di suggestione e davvero ricchissima. Il personaggio di Snotra è molto 'nuovo' nel suo genere e hai fatto un prezioso lavoro di ricostruzione delle sue origini e della sua vita. Mi ha preso moltissimo!

Recensore Junior
14/03/13, ore 23:31

wow! davvero bella... mi ha colpita tantissimo! L'idea mi piace, ma come l'hai scritta la rende davvero meravigliosa... Mi ha impressionato moltissimo, forse perché è come vedere li conflitto interiore di Loki in lei... Al termine di questa storia la prima cosa che ho pensato è stata: "è cresciuto nella menzogna, per questo ne è il dio"
Ho apprezzato moltissimo anche la citazione da "Un matto", è semplicemente perfetta per Loki......

Nuovo recensore
29/10/12, ore 17:42

Molto, molto bello =)
Dopo “A series of unfortunate events” e “Stranger than you dreamt it ”dovevo aspettarmi un’altra bella storia! Entrambe mi sono piaciute/stanno piacendo sia per stile che contenuti.
Fa sempre piacere imbattersi in una nuova storia che ti conquista da subito e scritta in modo da non far cedere l'attenzione. Ho apprezzato particolarmente la cura per il lessico: si adatta benissimo al carattere colto della protagonista e dona alla narrazione un carattere di "leggenda", più che indicato dato che ci si ispira ad elementi di mitologia.
Snotra mi pare un personaggio molto interessante: del resto non si trova molto spesso “una giovane donna di buona famiglia avesse deciso di dedicarsi allo studio invece di cercare un marito o tentare di entrare a corte come dama di compagnia”. Considerando la situazione in cui si è trovata e le conseguenze di quella notte che ora si dovranno affrontare ci sono i presupposti per un bel racconto introspettivo caratterizzato dal conflitto tra verità e bugia che può proporre degli spunti di riflessione per ciascun lettore (rappresentando un valore aggiunto alla storia).
Attendo i prossimi aggiornamenti =D