Recensioni per
Feldmarschall
di Asmodeus

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/04/14, ore 03:29

Commento questa storia un pezzetto dopo che l'hai pubblicata, ma in mia difesa devo dire che l'ho scoperta solo adesso. Davvero, davvero bella! Adoro Gellert. E' un personaggio che mi affascina molto. Sarà perchè non sappiamo quasi nulla di lui. Congratulazioni per la resa delle scene introspettive. Credo che tu abbia caratterizzato perfettamente il personaggio, per quel poco che possiamo intuire dal canon. Ora ti pongo una domanda: hai mai pensato di scriverci sopra una FF completa? Se hai intenzione di farlo, ti prego avvisami!

Recensore Junior
30/08/12, ore 12:12

Ave, Caesar, morituri te salutant! Partendo dal presupposto che sono una pippa in storia e che quindi prendo come oro colato le tue note altrimenti non saprei contestualizzare un fico secco, questa storia mi è piaciuta un sacco. Sarà che il Gellert tutto pucci pucci, pentito e pronto a tornare fra le braccia di Silente mi fa propriamente cadere le palle (passami la volgarità), ma ho apprezzato molto la crudeltà latente (ma neanche troppo) e i toni cupi di questa shot. La cattiveria di Grindelwald è molto IC e in alcuni punti mi ha fatta quasi stare male e il suoi strenuo ribrezzo per la figura di Silente lo fa apparire quasi come se, odiandolo con tutte le sue forze, gli stesse dando ancora più peso di quanto non abbia fatto prima. In conclusion, una gran bella shot mon ami, cruda al punt giusto e con un'atmosfera eccezionale. See ya, Hari.

Recensore Master
22/08/12, ore 13:27

*-* Dalla faccia, capirai che questa storia mi è piaciuta molto.
E'... cruda, ecco. Priva di sentimentalismi. Non che a me dispiaccia leggere di un Gellert che prova ancora qualcosa per Albus, ma la tua storia mi sembra una versione molto più realistica di ciò che è davvero successo. Sì, per quanto io veneri le Grindeldore, non posso non ammetterlo. E' finita, Gellert aveva giocato con lui, e questa è la versione di ciò che è più probabilmente accaduto, di ciò che Gellert ha davvero provato. Agghiacciante la scena dove tira un calcio al volto dell'ebreo che gli ricorda Albus. Davvero agghiacciante. E' stata una delle scene che più ho apprezzato. (Così come la sensazione di Gellert che gli ebrei siano inferiori, ma non sa spiegarsi perché.)
Apprezzo molto la tua originalità, se questo fosse un contest ti darei voto pieno. Gellert amico di Hitler, che lo aiuta a temprarsi e dimenticare Albus. (E' una delle trovate più originali di cui abbia mai letto.)
Anche il semplice tema della guerra a cui Gellert ha contribuito è originale. Non ho mai letto di lui che insieme ai suoi alleati maghi affronta una schiera di semplici Babbani. Hai mischiato bene gli elementi magici con quelli Babbani, complimenti! Anche le scene sono descritte tutte molto bene... ammetto che tra un po' di linguaggio tecnico che non conosco e tutti quei nomi stranieri mi sono un po' persa, ma tu te la sei cavata.
Ho un'unica critica. Trovo alcuni periodi un po' troppo lunghi, faresti meglio a spezzarli con dei punti rendendo il tutto più scorrevole e ordinato.
Per il resto non ho osservazioni, ancora complimenti!;D

Recensore Veterano
21/08/12, ore 22:18

Ciao, non so se ti ricordi di me, ti avevo recensito qualche mese fa una storia... E ti avevo detto che mi avrebbe fatto molto piacere vedere come avresti sviluppato il tema di Grindelwald braccio destro di Hitler, per cui eccomi qua! :)

Hai scelto un episodio storico molto intelligente: la conquista lampo della Polonia è un fatto che si presta benissimo all'inserimento di maghi. L'idea dei meteomaghi che rendono l'inverno particolarmente freddo e terribile per i cittadini e la milizia è una gran bella pensata, ad esempio, ci sono un sacco di condizioni "fortuite" (o sfortunate, a seconda del punto di vista) nelle guerre che possono essere spiegate con la magia... Il meteo particolarmente ostile è una di queste. Si tratta di scontri impari, e ce lo fai capire molto bene in questa shot, perché fin da quando la milizia polacca entra in scena si capisce che il destino di questi combattenti è segnato... E che neanche le loro mitragliatrici potranno servire. È un effetto drammatico che si addice benissimo a questa storia e al tema che hai voluto descrivere... Hai reso bene lo scontro, mi è piaciuto.

Quanto al protagonista, s'intravede ancora poco di lui, ma mi piace come l'hai reso finora, in particolare in relazione a Hitler: un autore più ingenuo (e più assolutista nel suo modo di pensare) avrebbe potuto cavarsela "Hitler è blutto", ma qui abbiamo un mago che al Führer deve molto e non si fa problemi ad ammetterlo. Mi piace il rapporto che hai descritto, il conflitto interiore di Grindelwald in relazione a questo personaggio: da una parte, razionalmente sa che i piani di Hitler sono folli (e che lui non è del tutto in bolla), dall'altra ha un debito di riconoscenza fondamentale per la sua esistenza, un debito che lo rende fedele al capo supremo della Germania nazista. E in tutto questo, mai Grindelwald mette in discussione il piano di epurazione razziale perpetuato da Hitler; anzi, vediamo che per motivi personali riconosce il "nemico" in quei tratti somatici attribuiti dal nazismo agli ebrei e diventa complice senza problemi.

Mi piace chi si prende in carico un antieroe e osa tratteggiarlo come tale: troppo spesso incappo in storie sui "cattivi" in cui i suddetti diventano orsetti di zucchero in cerca di redenzione (e citando Piton, potrei vomitare quando succede :X), ma non è il tuo caso.

È una one-shot molto interessante, per quanto a mio parere abbia una pecca: è troppo palese che si tratta di un estratto (o di un esperimento in vista di) da un'altra storia. Capisco che tu abbia voluto provare a descrivere il combattimento con l'aggiunta dell'elemento magico, ma soprattutto nel finale secondo me si capisce che deve venire dell'altro. Non so, avrei preferito una chiusa più chiara e definitiva, o quanto meno un riferimento più esplicito alla long che stai scrivendo... Te la segnalo perché se avessi reso più indipendente questo lavoro lo avrei apprezzato di più, però devo dire che mi hai fatto incuriosire ancora di più, e se questo era il tuo scopo... Allora tanto pecca non è! XD

Non vedo l'ora di leggere altro, a presto!

Rowi

Recensore Junior
21/08/12, ore 14:52

ciao! Grazie all'iniziativa del "Salotto delle parole volanti" ho avuto l'occasione di leggere la tua storia. La fanfiction è scritta davvero molto bene e apprezzo soprattutto la precisione storica e la padronanza del linguaggio tecnico che non solo denota una tua preparazione in una materia come la storia che, da molti anni a questa parte, è sempre meno apprezzata e affrontata superficialmente nelle scuole, ma dimostri inoltre di apprezzarla e mi piace l'idea che utilizzi le fanfictions come esercitazione per comprendere le dinamiche belliche del nostro passato. In realtà è un cosa che abbiamo in comune, con la sola differenza che sono una medievalista e che non le scrivo ma mi limito ad immaginarle.
Ho apprezzato davvero molto questa storia anche perché mi sono sempre chiesta in che modo il mondo della magia e quello babbano possano aver interagito durante i conflitti mondiali dato che mi rifiuto di credere che non ci siano stati dei confronti e prese di posizione da parte dei due mondi. Tu lo spieghi molto bene e con naturalezza, cioè non c'è una forzatura in quello che scrivi, sembra tutto molto plausibile. Per quanto riguarda la forma nulla da dire, scrivi bene, correttamente e le descrizioni sono precise senza appesantire la lettura. Colpiscono molto i particolari come la somiglianza tra quell'ebreo dal naso aquilino e gli occhi azzurri e Albus Silente: l'atto di tirare un calcio al cadavere rende bene la rabbia che Grindewalt prova per il mago e allo stesso tempo fa comprendere l'intensità della relazione di amicizia -o qualcosa di più- che i due maghi devono aver avuto in passato. L'unica cosa che mi sento di dover segnalare (ma solo per essere pignoli al 100%) è nella seguente frase: "I militari erano rimasti sorpresi per l’ennesima volta dall’estrema potenza che proveniva dai legnetti di legno di proprietà dei maghi oscuri, ma come ogni babbano non avrebbero mai finito di stupirsi di fronte alla magia." Ecco, i legnetti di legno non è un granché, ma davvero, è solo una piccolezza. In breve, complimenti per la storia, credo proprio che farò un giretto nella tua pagina autore. :) Un saluto, Morgan