Wow.
Tu
sei
una
rivelazione.
(Se non ti conoscessi già, ora vorrei conoscerti muahahahaha xD)
...
AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!!!!
Ok, ci sono.
Con ordine.
Prima di tutto devo dire che non amo le storie che narrano di "tematiche delicate", tanto che all’inizio ho pensato: "io questa storia non la leggerò mai", e posso assicurarti che se avessi saputo che c'entravano anche ospedali psichiatrici e disturbi mentali allora SICURAMENTE non l'avrei mai letta xD
Però tu hai fatto una cosa molto intelligente, cioè hai messo nell’anteprima una frase che stuzzica la curiosità ("tu non esisti"), e io AMO i misteri, per cui mi sono decisa ad aprire e dare un'occhiata.
E la costruzione di un mistero che stuzzica la curiosità del lettore è sicuramente il primo punto a tuo favore!
In realtà, anche a questo punto non pensavo di leggere, ma solo di sbirciare per capire se fosse proprio come avevo pensato io (e lo era, o almeno... è quello che ho creduto fino alle ultime righe).
E poi mi sono ritrovata incollata allo schermo senza riuscire a staccare gli occhi xD
Dunque, dunque...
Lo stile.
Io sono una che spesso arriva a considerare lo stile più importante della trama (infatti entro in crisi ogni volta che mi sembra di scrivere "senza stile" xD). Questo tuo stile così sincopato, rapido, a volte quasi scarno, è assolutamente una delizia! =D Ho notato (forse solo io xD) la presenza importante degli oggetti quotidiani, i vetri, le pillole, i quaderni, i colori, i colori, ancora i colori, tutti questi piccoli oggetti che pian piano descrivono il mondo partendo dal particolare.
Mi sono piaciute tantissimo anche diverse frasi, te ne riporto alcune:
1- "In quel posto le emozioni troppo forti vanno di traverso." Questa l'ho proprio amata.
2- "Le sbarre delle finestre tagliano il mondo in sezioni come fosse una fetta di carne o uno di quei quadri modulari che piacevano tanto a sua madre." L'accostamento dei due elementi è sorprendente!
3- "Jinki è come uno di quei putti dipinti sulla cappella Sistina. Irremovibile e sempre uguale a se stesso, eppure con un un fascino sempre nuovo." Perché non sarà il protagonista, ma di certo non è un personaggio piatto come si vede in certe storie... Bastano davvero due righe per dare dignità a un personaggio e renderlo "vero", se sono le righe giuste u.u
4- "[...] annuisce comunque come si fa quando si non si vuol passare per pazzi in una clinica psichiatrica."Amara ironia!
Infine, la trama. Do tantissima importanza allo stile ma questa trama non è da meno! Anzi, lo stile sembra davvero CUCITO sopra la trama.
Abbiamo uno schizofrenico perseguitato, ossessionato, dalla propria visione, giusto? Innamorato di questa visione?
L'ho trovato un argomento delicato, doloroso, struggente, complicato, descritto in modo delicato (ma qui "delicato" ha un altro significato), malinconico, commovente e discreto, dignitoso.
E che dire del finale?
Insomma, Kibum è vero o no?
Oppure, anche la visione nella sua testa era vera perché caricata di sentimenti veri?
Jonghyun è completamente impazzito?
Oppure la realtà e la pazzia non esistono come due estremi oggettivi e contrapposti?
Forse alla fine il lettore arriva alla stessa conclusione di Jonghyun e si "rassegna", in un certo senso, e smette di cercare risposte certe, perché la POESIA di questo racconto non ne ha bisogno.
Strabiliante, davvero.
(Scusa, il commento è più lungo della ff!) |