Recensioni per
Gocce di mitologia
di SileaElior
Apollo e Dafne... che dire? |
Trovo la pena di Prometeo infinitamente ingiusta |
Bellissima questa storia. |
Come la capisco, talvolta anche a me piacerebbe tramutarmi in albero e sfuggire ai contatti sgraditi... Ma nella realtà è impossibile e spesso scortese ritrarsi... Bella, più poetica delle altre, più silvestre e legata alla natura, che è proprio quanto si addice a Dafne. I toni sono tenui e leggeri e la lettura resta piacevolissima: una boccata d'aria fresca nel mare di cemento in cui sono. |
Bello anche questo capitolo. Nonostante siano passati anni, mi ricordo ancora l'episodio di Pollon su Dafne. ;) |
Bel capitolo pure questo. Mi è piaciuta soprattutto la frase di chiusura. |
Come sempre in un numero pauco di parole, descrivi tutto il mondo dei tuoi personaggi. Questo Prometeo è sì straziato dalla noia, ma resta saldo nell'essere fiero dei suoi gesti. Non ho mai parteggiato per Prometeo, sebbene abbia trovato la sua pena straziante, ma non l'avevo immaginata fino a questo punto: una tortura psicologica quasi più che fisica. Quanto la sua mente potrà resistere prima che il suo acume si perda nella follia? |
Ho iniziato ad apprezzare la mitologia greca con i libri di De Crescenzo, ma - al contrario del mio personaggio storico preferito - non sopporto Achille. Non sopporto neppure lo slash, ma... questo breve capitolo mi ha davvero commosso. Spero continuerai così. |
Credo che la figura di Achille sia da sempre una delle più amate nell'Iliade, sicuramente una delle mie preferite. La stesura del testo ha un ché di racconto mitologico, anche se come dici nelle tue parole, ha un che di moderno, la prosa ha abbandonato la ricchezza e talvolta fin opulenza del testo greco, tanto più se si ha in mente la traduzione del Monti, abbracciando linee che al giorno d'oggi sono più classiche nella loro linearità. La storia è bella, mi piace questa occasione che viene data loro, anche se dubito che gli dei avrebbero tale riguardo per gli umani, soprattutto se c'è di mezzo la gratuità del gesto. |