Recensioni per
Non era mai stato una persona abitudinaria
di Asmodeus

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
26/10/20, ore 10:16

Ciao Asmodeus!
Arrivo giusto in ritardo di qualche anno nel leggere e recensire questa storia!
Mi piace molto il contrasto tra il titolo e il testo, completamente opposti. Il tuo personaggio è così preso dalle sue abitudini da non rendersene conto, continua imperterrito a vivere nella sua monotona e ripetitiva routine nonostante tutto.
Il terremoto arriva, spazza via tutto, distrugge ogni cosa.
Eppure lui è lì, aggrappato alle sue abitudini dure a morire, forse inconsapevolmente ne ha bisogno.
Sarò sincera, un po' lo invidio e un po' lo detesto.
Vorrei anche io non farmi travolgere da situazioni come questa, ma allo stesso tempo vorrei andare lì da lui a dirgliene quattro hahah
Un bel testo, mi piace molto il tuo modo di scrivere.
A presto,
E.
(Recensione modificata il 26/10/2020 - 10:20 am)

Nuovo recensore
10/10/12, ore 19:53

mi è tornata l'angoscia per il terremoto, ci credi?
anche se il protagonista è rimasto completamente indifferente, apatico, di fronte a questa cosa, la descrizione di quello che le scosse del 20 e e del 29 si sono lasciate alle spalle. soprattutto una parola mi ha colpito: cicatrici. come se gli edifici, i paesi colpiti, fossero soldati tornati dalla guerra. feriti, zoppicanti, demoralizzati, ma tornati, ancora vivi. non so se hai hai riflettuto in questi termini sull'uso di quella parola o se l'hai scritta d'istinto. correggimi se ho ricamato un po' troppo intorno a una parola così semplice, ma io l'ho interpretata come una speranza di "rinascita". possiamo farcela, possiamo uscirne, risorgere.
chiusa la parentesi riguardo al terremoto, mi piace come scrivi. fluido e riflessivo al contempo. almeno questo mi è sembrato di capire da questo racconto autoconclusivo.
il personaggio, però, non mi piace. voglio dire, è costruito bene, ma non mi piace come persona. come si può rimanere così passivi nella vita? e non mi riferisco solo alla faccenda del terremoto, ma anche alle situazioni descritte all'inizio.
è interessante il contrasto tra il titolo e quello che si viene poi a scoprire leggendo. da persona curiosa quale sono, mi chiedo se, come la sintassi suggerisce, questa abitudinarietà sia dovuta a un qualche evento, o "incidente di percorso", oppure sia semplicemente causa della sua passività.
riassumendo: credo che tu sia riuscito a rendere quello che ogni scrittore o aspirante tale si propone: far provare emozioni.
mi sorprendo a invidiarti.
byebye, see you soon.

giulia

Recensore Junior
26/08/12, ore 14:09

Buongiorno stelle del cielo, la terra vi saluta! [cit.] (ho l'impressione che diventerà una tradizione....)

Ammetto che se non me ne avessi parlato incuriosendomi questa è una storia di cui non mi sarei mai accorta da sola (perchè ormai sono fossilizzata soltanto sulle sorie che seguo già da tempo, mea culpa) il che sarebbe stato un vero peccato u.u

Al di là del significato più profondo di questa shot, che già ho trovato molto d'impatto, ci sono due cose che mi hanno colpito pesantemente.
Una è il contrasto tra il titolo (e anche le parole dello stesso protagonista) e il testo, perchè lui sostiene di non essere abitudinario, ma le sue azioni dicono palesemente il contrario e questo amplifica a dismisura il concetto di resistenza allo stravolgimento che credo fosse ciò che volevi far trasparire. Questa contrapposizione netta e rimarcata l'ho sentita moltissimo e ha fatto arrivare con ancor più forza il messaggio.
La seconda è il protagonista. Giuro, l'ho amato. Non hai fatto alcuna descizione diretta, eppure riesco a immeginarmelo alla perfezione, traspare dai piccoli dettagli che hai lasciato qua e là con apparente nonchalance e, diamine, mi piace davvero tanto, è il genere di protagonista con un carattere forte, l'espressione sempre un po' a metà tra l'annoiato e l'imbronciato, la casa disordinata, un po' di pancetta da birra e tanti vizi che non ha alcuna intenzione di perdere; un tipo di personaggio che ricorda vagamente gli ispettori di polizia dei vecchi telefilm americani e di cui mi piace immensamente leggere. Sembra un po' stupido mettersi a lodare il protagonista quando il messaggio di quasta shot molto più profondo, importante e thought-provoking(non mi viene la parola in italiano, sono un caso disperato ę.ę) però come immagini tu abbia già capito ho una sorta di fissazione per i personaggi e questo è maledettamente ben riuscito u.u

Passo e chiudo mon ami

May the wind always be at your back and the sun upon your face. And may the wings of destiny carry you aloft to dance with the stars. [cit.]

See ya,
Hari.

Recensore Junior
26/08/12, ore 11:20

Bell...Merav...Stupen...ok, bellissimeravigliostupenda. Ho paura di scrivere questa recensione perché ritengo possa diventare banale. Descrivi con destrezza ogni particolare, le frasi scivolavano sotto il mio sguardo: forse un pò troppi "come ogni giorno", "i suoi classici..." eccetera. Probabilmente li hai ripetuti volutamente, però stancano gli occhi dopo un pò. Posso dire che hai un tuo modo narrativo, ed è da invidiare. Il protagonista sembra reale: mentre leggevo immaginavo ogni sua mossa. Cacchio, giuro che non ho mai avuto problemi a recensire una storia. Il penultimo capoverso è la denuncia a quell'uomo che si aggrappa ai suoi ritmi per paura di perdere l'unica cosa che ha: la sua staticità. Davvero davvero complimenti. Ele