Okay, era da un secolo che volevo recensire questa one-shot.
E sai cosa ti dico? Che secondo me merita. Merita davvero.
Le introspezioni di Thor sono più uniche che rare, e questa credo sia piuttosto calzante per descrivere i sentimenti del dio del tuono in quel particolare momento della sua vita. Alla fine, questo è un po' il punto cruciale del film, se si parla della crescita del personaggio di Thor (il quale, okay, magari non possiede l'astuzia di suo fratello, ma non è neanche un tontolone, e riesce a capire i propri errori e a porvi rimedio).
Mi piace l'atmosfera malinconica che hai dato al tutto, e come il tormento di Thor, in un certo modo, venga toccato da Jane, che qui mi pare rappresentare una pace a cui Thor (Thor, che amava la guerra e tutto) finalmente aspira.
Il suo senso di colpa è schiacciante, e in effetti non dev'essere facile pensare di essere stato la causa della morte del proprio padre (fortunatamente noi sappiamo che non è così...). Il modo in cui pensa che adesso, a casa, sua madre e suo fratello, i suoi amici, siano tutti disperati a causa sua, il fatto che rimpianga di non poter cambiare il passato, il fatto che quel sentimento che sente nascere nei riguardi di Jane gli appaia come un insulto a Frigga... Be', sono tutte cose che mi hanno stretto il cuore.
Mi ha commosso, il modo in cui alza gli occhi e cerca una gemma in particolare, la sua casa, la casa alla quale sente di non poter più tornare.
E devo complimentarmi anche per il modo in cui hai inserito dei riferimenti al suo rapporto con Loki... Quel "E gli occhi di Loki erano sinceri" mi ha dato i brividi, davvero (è sconvolgente, perché si sa che lui gli stava mentendo)... E il pensiero di Loki e Thor che, bambini, corrono per i corridoi della loro casa, il pensiero della voce allegra di Loki... be', è straziante. Anche il finale mette i brividi, con una descrizione favolosa del fratellastro di Thor.
Insomma, congratulazioni! (Recensione modificata il 15/11/2012 - 12:11 pm) |