Ciao!!
Eccomi qui!!!!
Mi è piaciuta molto questa storia!!
Le tue teorie mi hanno fatta riflettere... forse hai ragione!!
Le mie parti preferite (incollate assieme!):
Keima non era mai stato interessato a una ragazza reale, mai, o almeno per quanto poteva ricordare. In ogni sua memoria, c'era sempre una PFP o un videogioco in agguato, sempre, ma sapeva perfettamente quando gli avevano regalato il suo primo gal game e, davvero, era impossibile che fosse così disinteressato della realtà 3D da così tanto tempo
Keima non era mai stato interessato a una ragazza reale, mai, o almeno per quanto poteva ricordare. In ogni sua memoria, c'era sempre una PFP o un videogioco in agguato, sempre, ma sapeva perfettamente quando gli avevano regalato il suo primo gal game e, davvero, era impossibile che fosse così disinteressato della realtà 3D da così tanto tempo.
Chihiro non si era mai interessata a Keima, neanche quando una volta l'aveva visto al supermercato con la madre. O almeno pensava fosse lui. In ogni suo ricordo ci sono un paio di occhiali e un ciuffo ribelle, ma il problema è che c'è anche una PFP con questi. Chihiro sapeva perfettamente che non aveva mai incontrato Keima prima del liceo e, davvero, era impossibile, in ogni caso, che se lo ricordasse. Eppure c'era qualcosa in lei che si smuoveva ogni volta che lui gli rivolgeva una parola, come se il corpo si dilatasse a tal punto da potervi vedere all'interno e scoprire che, per Dio, il suo cuore batteva come se avesse visto qualcuno di splendente. E anche questo non era possibile.
Una volta si sorprese a guardarlo, fuori dalle sue “lezioni” per la conquista del nuovo bel ragazzo che le piaceva e quando la professoressa le chiese cosa stava guardando, lei arrossì e balbettò qualche scusa. Grazie al cielo, nessuno aveva capito. E Keima non si era girato. Era chino sul suo videogioco come prima, nella stessa identica posizione, e, per un attimo Chihiro aveva sperato che si muovesse perchè, davvero, voleva che si voltasse a vedere cosa le era successo, voleva che si preoccupasse per lei. Ma non poteva mica immaginare che Keima fissava da un po' ormai lo schermo che mostrava la stessa immagine e la stessa domanda e pensava che non si doveva girare per nulla al mondo.
Chihiro era totalmente diversa da ogni eroina dei gal games e, di norma, Keima avrebbe pensato che non era niente. Gli dava fastidio che non desse ascolto alle sue lezioni perchè lui faceva tutto questo per lei. E normalmente non avrebbe mai perso di vista l'eroina della situazione, ma questa volta l'aveva fatto consapevolmente e in piena facoltà mentale. Non sapeva nemmeno il perchè. E quando lei, il giorno prefissato per la sua dichiarazione, gli aveva detto di lasciar stare, in lui si scatenarono sentimenti contrastanti e fu alquanto sorpreso che lì in mezzo, mischiato con la rabbia e il fastidio, ci fosse la felicità e la speranza.
Chu! (Recensione modificata il 03/09/2012 - 01:27 am) |