Recensioni per
All I can do is try
di Lady1990

Questa storia ha ottenuto 270 recensioni.
Positive : 270
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/09/16, ore 22:29

adoro questa storia!!! che dire dominic e jason mi piacciono tantissimo ma non riesco a pensare al fatto che jason e alan non siano più amici..... erano così dolci insieme. il loro rapporto era un poco morboso ma non è normale che un legame come il loro si infranga in questo modo e per sempre. spero che in un modo o nell'altro riusciranno a chiarirsi e a rimanere quanto meno amici.
l'ossessione di alan per raphael invece non mi piace, non si può essere innamorati di una persona che si conosce poco e niente e gli anni di differenza a parer mio sono troppi. invece harvey e dorian sono perfetti insieme.
non vedo lìora di vedere come finirà la storia

Recensore Junior
01/08/16, ore 15:17
Cap. 17:

Posso dire con assoluta certezza che comincio ad adorare Dorian. Suvvia, mi rendo conto che fa parte di quella categoria di persone che sempre avranno il mio totale e assoluto disprezzo. Un ricco e fottuto manager che vive in un mondo tutto suo e che è abituato ad avere tutto ai piedi, a potersi permettere qualunque cosa così da non rendersi conto che esiste una fetta di popolazione, la stragrande maggioranza, che deve invece accontentarsi di vivere con i suoi scarti.

Va bene, ora la smetto con l'analisi sociopolitica e torno al capitolo vero e proprio.

Dicevo: adoro Dorian. Come si può non adorare un simile dolce imbranato? Rido ancora alla spiegazione del significato di XD, quel Per Diana che sebbene anch'egli ammetta sia un po' desueto, rimane per lui l'unico possibile senso a quei simboli.

Come si può non adorare un simile uomo talmente cotto di Harvey da aver paura a respirare per evitare che il suo spogliarellista possa lasciarlo da solo e non dargli la possibilità di mostrarsi com'è e di conquistarlo.

Si, è adorabile, anche perchè in fondo sta comunque riparando una ferita che Harvey ha nel suo cuore, la ferita che assume i contorni di Raphael, l'uomo che lo ha rifiutato facendo perdere al fusto la voglia di vivere.

Dorian e Harvey credo potranno davvero donarci pagine interessanti, comiche per certi versi, ma sempre venate da quella dolcezza che si percepisce se ci si fa caso.

Recensore Junior
29/07/16, ore 10:31

Vorrei leggere e rileggere questo capitolo sino allo sfinimento perchè secondo me possiede quella forza e quell'intensità così devastanti da obbligarti a rimanere con gli occhi incollati allo schermo.

Inevitabilmente quando si parla di Jason, la nostra autrice innesta quella marcia in più che non può che prenderci in contropiede, lasciarci senza fiato, stremati dalle miriadi di sensazioni che ci travolgono.

In questo capitolo troviamo ogni cosa: l'amore per Alan, la consapevolezza così adulta della propria situazione sociale e della sua posizione, l'analisi fredda quasi del rapporto con Rinaldi e infine la scoperta della possibilità per Jason di provare piacere durante un atto sessuale, di essere lui il centro dell'attenzione e non solo invece l'oggetto per il piacere altrui.

Inequivocabilmente ci troviamo dinanzi ad una situazione particolare, al limite del vivere comune e sono certo che le conseguenze arriveranno.

Ma non credo che nessuno possa essere rimasto insensibile dinanzi a questo capitolo, che qualcuno sia riuscito a non lasciarsi coinvolgere e per un momento, anche solo per un momento, invidiare il piccolo e splendido Jason.

Recensore Junior
29/07/16, ore 10:08
Cap. 15:

Ecco qui un altro capitolo dove si affrontano due delle storie che in parallelo si stanno sempre più dipanando e consolidando.

Partirei dalla seconda parte, quella forse da un lato più "divertente": Dorian e Harvey. E' strano leggere di questo fottuto arrivista di un Dorian, abituato a veder crollare ai suoi piedi chiunque egli voglia (negli affari) dover far fronte ad una situazione in cui alla fine è lui quello messo sotto esame, dovendo dipendere dalla volontà di un'altra persona che in parte e sottolineo in parte tiene il coltello dalla parte del manico.

Eppure alla fine sembra ritrovare nella sua insicurezza per dover gestire qualcosa che gli sfugge tra le dita come sabbia, un appiglio, un qualcosa dove tornare a diventare l'uomo forte e predominante. Quella trattativa, quei dieci appuntamenti in cambio della visita al "garage sotterraneo" gli hanno dato un respiro maggiore, gli permetteranno di impostare una strategia per sconfiggere l'apparente insormontabile difficoltà di conquistare Harvey. Ora me lo immagino a tessere piani come di fronte alla fusione di due importanti aziende. Me lo immagino e da un lato mi divertirò ad osservarlo. Ce la farà? Chi può dirlo?

Mi sono tenuto per ultima la prima parte, il rapporto Raphael-Alan. Il nostro bibliotecario colpisce duro, senza pietà, in maniera decisamente stronza chi gli ha offerto un amore disinteressato, un amore così bello da essere disposto ad accettare di essere un sostituto, un amore così travolgente e adolescenziale da non far rendere conto ad Alan che effettivamente alla fine non potrà che uscirne distrutto.

Però Alan nel contempo sputa in faccia all'uomo che vuole vivere in un dolore eterno, chiuso nella bolla di un passato che non potrà tornare, che anche lui sta sbagliando, che sta distruggendo la sua vita e lo fa con il candore che può fare solamente un ragazzo della sua età.

E' stato un confronto duro e secco, che ti ha lasciato con il fiato sospeso ma che alla fine ha prodotto qualcosa di buono: Alan si è reso conto del dolore che ha causato a Jason. Non oso pensare cosa potrà accadere ora che l'amico ha in qualche modo intessuto un rapporto con Rinaldi, ma rimane il fatto che Alan si è formato, ha compiuto un passo ulteriore verso l'essere adulto, comprendendo che anche le sue azioni possono avere conseguenze negative per qualcun altro.

Recensore Junior
28/07/16, ore 16:20

“Io… lo so che è assurdo, non è chiaro nemmeno a me, ma ti amo.”

Parto dall'ultima frase, così bella nella sua scarna assurdità da lasciarti senza fiato. Alan è il ragazzo che si innamora per la prima volta, che per la prima volta si ritrova a provare qualcosa di così totalizzante da farlo diventare schifosamente egoista (disgustoso dice lui nel capitolo) ma nel contempo così assurdamente dolce e tenero da lasciare tutti noi spiazzati.

Se torniamo indietro nel nostro passato, ritroviamo un momento in cui ci siamo sentiti come Alan, succubi di un sentimento che non potevamo spiegare, presi di forza e strapazzati per una persona speciale, dai mille nomi e volti, per quel nostro Raphael.

Come sia finita poco importa, sappiamo ciò che sentivamo e lo ritroviamo qui, nelle parole che l'autrice scrive e ci regala. Non posso che ringraziarla ancora per questo, perchè sa davvero penetrare l'animo umano, guardarti e scovare negli strati della tua memoria la giusta emozione da stuzzicare e da mettere in moto.

Non mi sono però dimenticato di Harvey e Dorian. Dedico loro le seguenti parole, sorridendo a tutta la scena, a quell'uomo di potere che crolla inesorabilmente e si lascia trascinare nel baratro di una figura decisamente poco piacevole ma che forse ha permesso ad Harvey di vedere un lato reale, sincero, di un uomo abituato invece all'apparenza e a nascondere ciò che sente e ciò che prova.

Recensore Junior
28/07/16, ore 16:01

Jason e Rinaldi, Alan e Raphael, Dorian e Harvey.

Tre coppie che sfilano l'una indipendente dalle altre in questa capitolo dove assistiamo a tre possibili storie, tre possibili coppie che devono capire come e se stabilizzarsi.

Tre storie decisamente diverse, 6 personaggi assolutamente fuori dall'ordinario per molti versi, tre amori per certi versi apparentemente impossibili ma tutti legati dall'unico filo conduttore: la speranza.

Mi è molto piaciuta questa impostazione, l'essere giunti ad un punto della narrazione dove alla fine il racconto diventa corale, ampliando i suoi confini oltre alla vicenda centrale tra Alan e Raphael con il contorno di altri personaggi e cominciando a mostrare un trittico che si staglia inesorabile dinanzi a noi.

La grandezza della nostra autrice sta anche in questo: riuscire a fornirci sempre nuovi stimoli e nuove strade da percorrere.

Non mi soffermo oltre, c'è una seconda parte da leggere ora.

Recensore Junior
28/06/16, ore 17:17
Cap. 12:

Ogni volta che compare Jason non si può che avere in fremito perchè si intravedono e si temono le nubi oscure che sembrano gravitare attorno a lui, a questo personaggio speciale, che non posso che adorare alla follia, che penso sia davvero capace di farti rimanere con il fiato sospeso, dimenticando quasi di respirare e nel contempo mormorando preghiere perchè non debba soffrire ancora e troppo.

Invece ancora una volta non possiamo che ricevere gli schiaffi che l'autrice ci da, capace di "giocare" con questi nostri sentimenti e capace di farci terminare il capitolo con gli occhi lucidi.

Affrontiamo prima di tutto l'assoluto e totale egoismo di Alan, l'innamorato ideale, colui che pensa di poter amare Raphael e che il suo amore sia così importante che Jason, dal cuore ferito e sanguinante capirà comunque e lo aiuterà. E quella ferita, la cui colpa è di Alan, si ingigantisce e diventa ancor più grande e ancor più dura da sopportare per un ragazzo che nel suo amore per Alan ha messo ogni cosa, ogni prospettiva per un futuro migliore.

Ma non bastava, no, doveva tornare anche la parte più oscura di Jason, quel Charles capace solo di violenza. Così ti ritrovi a tremare mentre ancora una volta il piccolo viene violentato e ferito nel profondo, quasi che fossero le tue carni a venir violate con quella furia inumana e bestiale.

E nemmeno la salvezza che giunge tramite Rinaldi ti fa sorridere perchè temi ora lo scenario che potrà aprirsi.

Recensore Junior
20/06/16, ore 17:09
Cap. 11:

Si, nessuno me lo toglie dalla testa che questa è, almeno per ciò che ho letto fino ad ora di questa autrice, la sua storia principe, quella dove riesce davvero a mostrare tutta la sua immensa capacità empatica, allungando le sue dita fatte di fumo per carezzare le corde della nostra anima e farle vibrare all'unisono con le proprie, trasmettendoci infinite emozioni e sempre più forti sensazioni. 

Questo capitolo, l'ennesimo, ne è la prova. Troviamo uno spaccato di una famiglia in crisi, sull'orlo dell'abisso, che ormai è forse del tutto disgregata sebbene non tutti vogliano rendersene conto. Si, questo è il mondo che si apre quando oltrepassiamo le porte della casa di Glenda e ci tuffiamo nella sua routine e nella sua disperazione. Certo, abbiamo anche sua figlia ad avere problemi, a sentirsi sopraffatta e travolta da mille situazione difficili, ma credo che colei con cui ci identifichiamo sia solamente Glenda, con la sua solitudine in una casa immensa e vuota di affetti, con la sua disperazione per veder la vita che aveva sognato sfuggirle tra le mani come sabbia in mille rivoli, con il suo terrore di veder svanire ogni cosa e con la sua rabbia per non aver forse il coraggio di rompere o forse per avere il coraggio di non rompere i fili che la legano a quella realtà. 

Un capitolo che ti lascia con quell'amaro che è difficile scrollarsi di dosso, un capitolo che ti fa dire "continuiamo". 

Recensore Junior
06/06/16, ore 14:26

Non mi dilungherò sulla prima parte del capitolo, bella, tranquilla, capace di descrivere l'attesa di chi ama quando il tempo sembra non passare mai e quell'imbarazzo reale, che ti attorciglia le budella di quando, come dice benissimo Alan, ti senti di camminare sul ciglio di un burrone ed ogni passo potrebbe essere quello fatale. Non mi dilungo non perchè non sia scritto bene o abbia un qualche difetto. No, non lo faccio perchè è la seconda parte quella che ti prende a sberle ancora una volta.

Raphael e la sua cattiveria, Raphael capace di ferire in modo crudele Alan, Raphael intestardito a voler rimanere chiuso nel proprio dolore, Raphael che non vuole che nessuno possa introdursi nel suo Sancta Sanctorum di sofferenza.

Ma nel contempo Raphael spezzato da questo Amore incondizionato per Alicia da non riuscire a sopportare che Alan sia così uguale a lei, sia così simile, che riesca ad utilizzare le stesse parole. Raphael che cerca di difendersi con la scusa che forse sta difendendo anche Alan, che cerca di non dover abbattere alcun muro perchè si sa, spesso è più facile rimanere nella propria oscurità che cercare di rialzare il capo.

Non posso che stringermi a Raphael ora, perchè è in quel dolore, nella sua disperazione, nel suo voler dimenticare Alan senza riuscirci, che vibra una vitalità intensa e bruciante e questa vitalità ti prende e ti dona un'energia difficile da trovare.

Recensore Junior
31/05/16, ore 17:13
Cap. 9:

Substitute... ora è ben chiaro il senso del titolo dato a questo capitolo dalla nostra autrice.

Due binari per due persone che cercano nell'altra qualcosa di particolare, di bene definito, qualcosa che all'apparenza non è per nulla conciliabile.

Alan, l'innamorato adolescente, ossessionato da Raphael come solo un ragazzo sa fare, con quella dolcezza e tenerezza che gli permette di farci sorridere al pensiero, tornare a quando noi avevamo quell'età, a quando noi "amavano con ogni singola cellula del nostro corpo", a quando una sola parola, un solo sorriso, uno sguardo della persona amata bastava a farci vedere la vita brillante, i colori accecanti e splendidi. Si, Alan è davvero l'innamorato di un amore così bello perchè "primitivo" non ancora penetrato nella vita reale, non ancora obbligato a farsi carico di una quotidianità ben scandita, di ritmi e riti da costruire e da seguire. Alan è tutto questo e perciò non possiamo che amarlo anche noi.

Raphael invece è l'adulto che prova l'amore terrificante senza più un soggetto, l'amore devastante di chi ha perso le persone più importanti della sua vita, di chi pensa che amare sia ormai indissolubilmente legato ai ricordi della vita felice di un tempo, di chi crede che ormai amare è indissolubilmente legato al dolore e alla privazione. Si ama ciò che non c'è più e non può più tornare, si ama con il cuore che sanguina senza sosta, si ama finchè la follia giunge a sussurrarci all'orecchio che è possibile far rivivere chi è morto. Ecco quindi Alan, per certi versi l'immagine di Alicia di cui Raphael ha bisogno, un fottuto bisogno per non affogare in quel nero da cui non riesce e non vuole uscire. Ne è consapevole, ma non per questo è una persona malvagia o deprecabile. No, poichè il dolore immenso non è facile da arginare, ti toglie ogni forza, ti spezza il respiro e ciò che è più facile da fare è semplicemente abbandonarsi alle sue lusinghe e lasciarsi trascinare via. Raphael è questo, lo sa e non è riuscito a dire no.

Chiudo con il personaggio dietro le quinte, Jason, accennato, di sfuggita nei pensieri di Alan. Jason costretto a crescere d'improvviso dopo la vera immensa delusione, dopo essere stato a suo modo "tradito" da Alan, il suo vero Amore. E' in disparte, in sordina, ma sappiamo che sta soffrendo, che è cambiato e che dovrà affrontare tutto ciò per uscirne migliore, sicuramente migliore.

Recensore Junior
31/05/16, ore 10:16

Harvey e Dorian. Un capitolo decisamente diverso rispetto al precedente, meno duro, decisamente qui non parli di un cazzotto alla bocca dello stomaco, ma nel contempo come sempre in questo lungo racconto un capitolo capace di farti appassionare e rimanere con gli occhi attaccati allo schermo.

Di Harvey abbiamo già detto molto, il suo amore tragicamente non corrisposto per Raphael, il suo rassegnarsi in un dolore che l'ha travolto per il rifiuto categorico dell'amato, il suo cercare di guardare avanti mentre il cuore spezzato sanguina sempre. Abbiamo già detto molto e quindi lo lasciamo per un momento in disparte.

Questo è il capitolo di Dorian. Mi stupisce ogni volta come un nuovo personaggio riesca a lasciarti spiazzato. Ben fatto, ben costruito, una storia decisamente molto interessante ma soprattutto una psicologia a tutto tondo che non lascia buchi e non appare artificiosa. Dorian ha cominciato ad esistere da che l'autrice ha scritto questo capitolo e ora potrebbe benissimo vivere di vita propria, potremmo quasi incontrarlo per le vie di una città impegnato in una qualche chiamata d'affari perchè egli è un uomo arrivato.

Si, uno yuppies (almeno così li chiamavano negli anni '80 quando ero giovincello) che nasconde al solito una doppia personalità, un piccolo demone nascosto che ora lo sta consumando senza alcuna speranza, un demone che danza la sera per donne arrapate, un demone che ora l'ha maltrattato ma che non sa di aver trovato la persona sbagliata da accantonare, perchè Dorian non rinuncerà mai al suo gattino/tigre.

Recensore Junior
26/05/16, ore 17:07
Cap. 7:

Santo iddio.... altre parole non riesco a trovare dinanzi ad un altro ennesimo piccolo capolavoro che sto leggendo in questo racconto. Mi chiedo davvero come l'autrice riesca a farti star male assieme ai suoi personaggi, a farti sentire ogni colpo, ogni percossa, ogni momento in cui il corso di Jason veniva violato come se stesse davvero succedendo a te.

Ho tremato durante la lettura perchè Jason ero io. Senza rendertene conto, seguendo ciò che viene narrato, divieni uno dei personaggi e non puoi che vivere sino in fondo ciò che viene descritto.

Amare, soffrire, sentirti il mondo crollarti addosso e poi anche odiare.

In questo capitolo ho trovato la vita, quella che noi viviamo ogni giorno, i sentimenti che ciascuno di noi ha provato, la sensazione bruciante delle lacrime inconsolabili, quando senti la tua anima strappata, il tuo cuore calpestato e l'unica parola che vorresti pronunciare è "Fine".

E' tutto qua, in Jason, la disperazione umana per l'amore non corrisposto è tutta qua.

Così come tutta qua è l'assoluta e totale mancanza di dolcezza che Alan dimostra sminuendo ciò che Jason può provare, egoista nel suo amare Raphael, egoista come spesso chi ama sa essere, egoista come solo una Rosa di un altro capolavoro sapeva essere.

Già, la Rosa... la risposta credo sia proprio qua.

Recensore Junior
24/05/16, ore 09:32

Come un pugno questo capitolo ti arriva addosso, come un pugno ti fa male mentre assistiamo impotenti, quali lettori, al pestaggio di Alan, ad una scena che purtroppo trascende spesso le pagine della letteratura per fare il suo ingresso nella vita reale. E così come un pugno incassiamo anche qui, con la stessa frustrazioni, la stessa rabbia, lo stesso scoramento che possediamo dinanzi a quel senso di inutilità che ci colpisce poichè vorremmo fare molto di più, vorremmo cambiare il mondo ed impedire che Alan e tutti gli altri come lui di subire simili angherie.

Torniamo però al capitolo e alla storia. Raphael e Jason. Due persone così vicine ad Alan, per lui così importante, amate entrambe, ciascuna a modo suo e che si ritroveranno per forza di cose a doversi "scontrare", poichè Jason ambisce a qualcosa di diverso da quell'amore platonico che invece percepisce Alan.

Con le parole che qui ci sono state donate, l'autrice ha ben saputo lasciare in sospeso mille domande, obbligandoci così ad attendere e nel contempo a porci ipotetiche risposte a tutti quei quesiti che solo nei prossimi capitoli troveranno sicuramente risposta.

Recensore Junior
23/05/16, ore 11:45
Cap. 5:

Vorrei potermi dilungare come al solito nella recensione di questo capitolo, vorrei dire tutto ciò che ho sentito, che ho percepito e che ho condiviso mentre il "declino" di Raphael diveniva via via più intenso, mentre ad Harvey veniva preso il cuore dalle dita del biondo e pian piano veniva stritolato, distrutto, reso un muscolo utile solo per pompare sangue e null'altro.

Vorrei soffermarmi su molte cose, su questo amore non corrisposto, su come sia straziante amare qualcuno senza dichiararsi tanto da giungere dopo tempo ad idealizzarlo, ad amare non più una persona reale, ma l'idea che dentro di noi esiste di questa persona reale.

Avrei voluto scrivere tutto ciò, ma una frase mi ha bloccato:

“Quando incontrai i suoi bellissimi occhi, così simili a quelli di sua madre, realizzai di trovarmi nel posto giusto. Era tutto perfetto, come non lo era mai stato. Tutto acquisì un senso e mi sentii rinascere. È qualcosa di sublime, che soltanto un genitore può comprendere appieno. È qualcosa che ti completa, come se tutte le tessere del puzzle andassero ad incastrarsi in maniera corretta, formando un disegno straordinario, dalle tinte accese. Maggy sembrava un angelo.”

Non ho più potuto continuare e anche leggere con gli occhi lucidi è divenuto difficile.

Recensore Junior
23/05/16, ore 11:30

Capitolo denso di sorprese o meglio sarebbe dire capitolo dove troviamo alcuni dettagli che si aggiungono alla storia per farci comprendere i protagonisti e il mondo che gira loro attorno.

Harvey. Ecco il punto centrale di questo capitolo. L'amico di Raphael, perdutamente innamorato di quell'uomo, capace di rimanere in disparte perchè non si sa mai, capace a sostenerlo durante la tragedia vissuta senza mai svanire, "semplicemente" tartassando l'amico/amato senza mai scoraggiarsi. Da un lato potremmo premiarlo per la costanza, dall'altra effettivamente è quasi impossibile non sentirsi almeno un po' in sintonia con lui, con il suo sentire e con questo amore impossibile che coltiva giorno dopo giorno.

Ecco arrivare poi la rivelazione: Raphael è gay. E chi se lo aspettava? Beh, ora dobbiamo abituarci a questa cosa e osservare le sue mosse, ciò che gli accade attorno con occhi diversi, consci di questa inclinazione e consci che ciò cambierà decisamente i paradigmi di ciò che ci aspettavamo.

E per finire la durezza torna a colpire in questo capitolo, prima il bacio rubato e lo stupore/ira di Raphael che lo spingono poi verso mani che non avrebbero dovuto toccarlo. L'autrice in questo è molto brava, non ti lascia un attimo per respirare con calma e sa colpire duro quando serve.

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