Ho accettato il tuo invito ed eccomi qui!
Questa storia, in verità, l'avevo letta qualcosa come, mmh, tre o quattro giorni fa però, sai, la pigrizia a volte ti annichilisce e ti lascia moribonda sul divano.
Stasera, però, ho deciso di metterla da parte e dedicarmi a qualche storia da recensire.
Dunque, dunque. Sai che la sequenza del film da te descritta l'avevo adocchiata anch'io? Mi è rimasta impressa perché pensai che gli sceneggiatori, come al solito, avevano stravolto il rapporto tra personaggi, sostituendo Glimmer a Clove.
Pensieri personali a parte, mi piace quel che hai scritto; come ti dissi, il tuo è stato un ottimo esordio, quindi aprendo la pagina mi aspettavo di trovare qualcosa che ne valesse la pena.
Di questa storia mi è piaciuta l'immagine che hai dato di Glimmer, che non si discosta dalla mia: una ragazza in fondo fragile, che non capisce, che non riesce a cogliere gli Hunger Games per quello realmente sono: giochi mortali che si spendono in un mortale tutti-contro-tutti. Non esistono alleanze (in quanto durano finché dura la convenienza) o legami sinceri e lei questo pare non vederla, accecata com'è dalla figura di Cato, un Cato in armonia con quello creato dalla Collins, un ragazzo decisamente sicuro di sé, spietato, una piccola macchina da combattimento addestrato ad uccidere per la gloria.
La conclusione, poi, lascia quel gusto amaro sul palato e sottolinea l'autenticità di Glimmer, che anche in punto di morte pensa a Cato, continuando a vederlo sotto una luce ben diversa da quella reale.
Passando al lato prettamente tecnico, l'evoluzione tra il tuo primo scritto e questo è palpabile; lo stile è mutato: non più istintivo, sulla cresta dell'ispirazione, ma pacato, pensato, studiato per mirare a stupire il lettore, a colpirlo tramite l'espediente di un lessico altrettanto pensato, modellato attorno a quelle che sono le figure dei personaggi e, ancor di più, modellato sui loro pensieri.
Dal punto di vista grammaticale, proprio come per la prima fanfiction, non ho notato alcun errore. Solo, mia cara Cat, ho un piccolo appunto da farti.
Ho notato che abusi delle virgole, rendendo la fanfiction spezzata, rallentandola nel ritmo.
Passo a dimostrare:
• "[...]dal suo fascino macabro, che sa già di morte.
• "Glimmer è convinta che lo saranno di certo, quando riusciranno a prendere quella stupida ragazza." —> Il "quando" qui indica un'implicazione futura della prima frase, la virgola non serve.
• "La aspettano, e non se ne andranno così presto." —> Questo è un errore grammaticale, qui serve una scelta: o la virgola o la e.
• "Ed è per questo, che quando Glimmer si addormenta con la testa poggiata sul petto di Cato, [...]" —> Riesci a sentire il ritmo che intoppa? Ricorda che le pause nel linguaggio verbale talvolta non trovano corrispondenza in quello scritto. Prova a leggere ad alta voce questa frase, rispettando le pause e poi prova a leggerla senza le virgole: quale suona più fluida?
• "Perché lei e Cato si sono notati subito, e lei sa che lui la proteggerà, finchè ne avrà la possibilità, loro si appartengono…" —> Qui, ad esempio, la terza virgola agevolerebbe il ritmo se trasformata in un punto e virgola.
• "[...] eleggeranno un solo vincitore, e che lei, proprio non [...]" —> Quel "e che lei" non è un inciso, non specifica un concetto precedentemente espresso, ma è la continuazione della proposizione (la fine di una coordinata e l'inizio di un'altra, se vogliamo essere pignoli), inserirla tra le due virgole è errato.
• "[...] sono intorno a lei, e presto la divoreranno senza pietà." —> Stessa cosa di prima: o una o l'altra.
In tutte queste frasi le virgole sono superflue. Ricorda, la punteggiatura è come i dolci: squisita, ma se ne abusi ti fa male.
Se può esserti utile un consiglio, prova a rileggere le fanfiction ad alta voce, una volta che le termini, e cerca di renderti conto tu dove occorre la virgola e dove no.
E, ah sì, te lo dico ma questa è veramente una stronzata, sentiti libera di mandarmi al diavolo! Hai usato l'espressione "sfortunati innamorati", ma nel libro vengono indicati come "innamorati sventurati". Te l'ho detto, è una stronzata colossale, ignorami pure. Colpa mia che sono paranoica e rompiscatole!
Sia chiaro, Cat: non sono qui per fare la maestrina di 'sto cavolo, ma solo per farti notare delle imperfezioni senza le quali le tue storie raggiungerebbero davvero un ottimo livello (che, per una principiante, è considerevole!) e poi sei così talentuosa che è un vero peccato non aiutarti a migliorare. In fondo, queste precisazioni servono a questo, no? A migliorare, non ad offendere o a fare di me la cattiva della situazione.
Io, comunque, spero tu non te la sia presa; se così fosse stato, non era nelle mie intenzioni.
Nonostante questi piccoli intoppi, la mia bandierina resta verde perché questa storia lo merita e perché tu lo meriti.
Alla prossima!
Sara. (Recensione modificata il 17/09/2012 - 10:00 pm) |