Recensioni per
A pain that I'm used to
di Princess_Klebitz
Questo è il capitolo che amo di brutto! |
Ciao Princess_Klebitz! |
Ho letto la tua storia tutta d'un fiato e mi è piaciuta davvero un sacco, complimenti! |
Finale amaro o mi sbaglio? In un capitolo hai attraversato una vita... Una vita per certi versi entusiasmante ma come tutte le vite fatta di tanti momenti no... A me resta una tenue speranza. CHE IL PANZOLO ABBIA SBAGLIATO PURE STAVOLTA. |
Che mi dispiace che sia finita l'ho già detto, sai bene quanto la raccolta mi sia piaciuta e l'abbia apprezzata, perchè usando anche notizie biografiche ridotte sei riuscita a ricreare l'atmosfera del gruppo, dei problemi, delle situazioni tragicomiche del nostro gruppo favorito. Inutile che ti dica quanto abbia riso alla parte di Jeri che viene da Atlantide e predice le nascite, immagino Dave che ha ingoiato il boccone amaro della sconfitta e le ha portato i fiori mentre lei gongolava. Alan che è intimorito da Anton e cade nel cespuglio mentre tutti ridono...è stato meraviglioso, ho riso come una scema pure io! Mi è piaciuta davvero questa carrellata di ricordi anche se vissuta in tempi non felici, poichè era in atto la distruzione di SOTU...però insomma, ci voleva! Hai ripercorso in questo capitolo la storia dei Depeche Mode, con i successi, le sconfitte, le rinascite e quant'altro. E poi l'sms di Dave: una cosa che se la facesse anche adesso saremmo tutti felici e contenti...ma ok, sognare è bello anche per questo. Anzi, se Dave mi da il numero l'sms glielo scrivo io. |
Commento a caldo, appena finito di leggere... |
Posso dire che oggi hai davvero tessuto le lodi di quel mio adorato maritino? Ma sì dai che è bravo anche lui! :D |
Sarebbe bello se fosse successo... Però confesso che a me Exciter non dispiace e nemmeno PapersMonster (anche se mi sono sentita dare dell'incompetente dai puristi che si vantano di seguirli dall'inizio e rimpiangono i tempi di ABF) |
“Anche tu, oddio, su quel palco mi sembravi a volte Iggy Pop, a volte Dave, a volte una pessima imitazione di Bowie!” |
Ok... Che ti posso dire che non ti abbia già detto? Li chiuderei in una stanza tutti e 4, senza cibo, senza birre, senza niente e ne uscirebbero solo quando avranno sputato l'acido che hanno ancora dentro... Forse lo hanno fatto quel famoso giorno a Londra e forse hanno ragione a dire "non si torna indietro" ma... io sogno di vedere salire sul palco a San Siro il prossimo anno Fletch, Martin e Dave che porge la mano al quarto: Alan Wilder di nuovo e sempre Depeche Mode. |
Hai voglia di ripetermi che i tuoi capitoli non sono granchè, perchè tanto non ci crederò mai. E anche questo si è dimostrato un ottimo lavoro. E' un capitolo molto malinconico, con questi richiami alle interviste post periodo buio. Il medioevo dei Depeche, l'oscurità che poi ha portato alla ripresa. Apprezzo molto il fatto che ti sia andata spulciando i documentari, ed è questo che fa di questa fanfiction una vera opera, il fatto che tu la sappia rendere così bene sfruttando le fonti che trovi. Dave è stato veramente il più colpito dall'abbandono di Alan, come se all'improvviso tutte le promesse che si erano scambiati fossero comunque crollate. Un bel sogno che si infrange. |
NOOOOOOOOO!! Piango!! :'( |
Fletch caro, ma contare fino a 10 prima di parlare no eh? Non servi a niente e quel po' di volte che parli fai pure guai. E' normale che Alan ti mandi a far benedire! Il nostro povero manine sante, che è diventato l'opposto di quando è entrato a far parte del gruppo. Da freak control, è passato anche a manie di omicidio (vedi le famose legnate alla batteria nel Devotional). Mi ha sorpresa- in positivo- Martin, che sembra almeno disposto a rattoppare la situazione, anche perchè credo che alla fine sia dispiaciuto molto anche a lui. Sicuramente immagino si sia pentito, da qualche parte sotto i suoi riccioli (devo smetterla di pensare al ferro per capelli, giàgià). Non mi ero immaginata che però Alan li liquidasse con quel mollo tutto sbattendo la porta, nella mia testa diceva qualcosa di molto pungente, e se ne andava imbattuto. Se Dave gli avesse chiesto di restare chissà se l'avrebbe fatto...ma insomma, El Gato non era nella sua forma migliore, ed infatti era talmene fatto che non si rendeva conto nemmeno di ciò che gli usciva dalla bocca (si noti alla fine quando cerca Alan in sala prove). Che dire, è stato davvero un periodo devastante per tutti loro, e a noi comunque fa piacere che si siano ripresi, andata come è andata. Ora congiungiamo le mani, e preghiamo per uno show di Recoil, o un mistico intervento al concerto di luglio. Così aggiungi il capitolo finale alla fic :D |
Come promesso ieri sera, leggere il tuo capitolo sarebbe stata la mia priorità assoluta stamattina. Anton avrebbe fatto bene a caricarsi di cerbottane al valium dati i rapporti non tesi, di più, di Martin e Alan. Il amico tastierista si era veramente accollato la responsabilità di tutto, e sicuramente le parole che gli rivolge il biondo non gli fanno piacere. Ma anche lui punge, se non altro Martin a differenza di Fletch qualcosa la fa. E niente da ridire sui suoi testi, che parliamoci con sincerità, sono quello che sono. Dave fa lo scemo in mezzo, troppo fatto per placare la lite, e troppo scosso. Nella seconda parte Alan che fa volare Theresa ha tutta la mia stima. Bravo Al! |
:(( Che gran brutto periodo hai descritto... La verità (ma quale verità?? Alan E'parte dei D M, non un turnista... Per me lo è stato Vince) è stata sputata in un momento d'ira e fa male, un male cane... |