Recensioni per
Quel tempo a Lesbo
di Paola Cissnei

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
14/05/16, ore 22:09

Fantastica, splendida, dolce, mi sono commossa.
Hai scritto la storia con una meravigliosa naturalezza, una lettura piacevole che riesce a far tasparire sentimenti.
I personaggi sono stati descritti benissimo, sei riuscita in poche righe a delinearli magnificamente.
Grazie mille e congratulazioni!

Recensore Master
07/10/12, ore 20:07

Bella storia, non conoscevo né Renée né Natalie, ma farò in modo di documentarmi.
Purtroppo il dramma vissuto da Pauline è il dramma comune di chi si innamora di una persona innamorata di un ideale (che sia l'Amore, il salvare gli altri, sé stessi o chissà cosa): è difficile arrivare a patti con un comportamento simile, se non lo si condivide per primi, agendo allo stesso modo.
Pauline è di una delicatezza infinita, mi piace come l'hai tratteggiata: è lieve, come una carezza data dal vento, e altrettanto lievemente scorre in questa storia, fino al termine della sua vita. Natalie ha il proprio carattere: ha ragione, è fatta così, mi ha ricordato una ragazza che conosco bene e a cui mi è sempre venuto naturale perdonarle questo suo modo di fare. Da una parte rimango convinta che mai conosceranno davvero l'amore (perché se lo conosci rimani fedele, non riesco a vederla in altro modo), dall'altra forse non ne soffriranno mai la mancanza. Chissà.
Ti segnalo solo la presenza di piccole imprecisioni a livello lessicale: ad esempio, all'inizio ci sono un "poi si sedette nella sdraio accanto" (è "si sedette sulla", altrimenti il corpo fisico viene inglobato nella sdraio) o anche un "Luogo in cui tanti, tanti anni fa" (esiste una specie di consecutio anche per l'uso degli avverbi temporali e di determinati pronomi, il "fa" nella narrazione stona, dovrebbe essere un "prima"). Sono piccolezze, come avrai potuto notare, te le ho segnalate solo per amore di correttezza ^^
Spero di leggere altro di tuo, tu continua così!

Recensore Master
20/09/12, ore 01:20

Non conoscevo questa storia, ma la Poesia non è mai stata il mio argomento di studio preferito. La "fanfic" è molto carina, mi piace lo studio che c'è dietro e l'introspezione che hai voluto darne, anche se forse in alcuni pezzi sarebbe stato meglio non passare, in poche righe, dal pov di una a quello dell'altra. Un'ultima nota sullo stile: scrivi bene ed hai un linguaggio molto preciso, però usi troppe virgole che a volte hanno reso un po' troppo lenta e faticosa la lettura.
Bye bye,
Nike.

Recensore Junior
19/09/12, ore 19:03

Mi sento una cacca. Una di quelle grosse e fumanti, sai, quelle con gli insetti di dimensioni da Guinness dei Primati a ronzare loro attorno. Non ho idea del perché io non abbia recensito questa fanfiction prima, quando, qualche giorno fa, l'avevi sottoposta al gruppo su Facebook.
E' scritta davvero benissimo. La prima impressione che mi ha dato il tuo stile di scrittura, è stata quella di una ballerina di danza classica. Vestita di un tutù rosa, saltella qua e là con grazia, esibendosi in complesse piroette e volteggi, danzando al ritmo di qualche fiaba oscura che lo spettatore, ignorante, non conosce. Ma la sua bravura lo aiuta a entrare nell'opera, a comprenderla, a emozionarsi, commuoversi e aspettarsi l'impossibile.
Devo ammettere che io non conoscevo assolutamente questa poetessa. Dopotutto, vado solo alle scuole superiori, faccio un indirizzo linguistico, e, per quanto possa essere brava la mia insegnante di letteratura, è pur sempre una purista cattolica. Immagino che, anche se fosse nel programma scolastico, solo per la persona per cui sono state scritte queste opere, salterebbe il capitolo a priori. Quindi ti ringrazio per avermi fatto conoscere questa autrice! Non credevo esistessero poetesse simili, ma è anche vero che non ho questa smisurata cultura c: Per questo richiamo di nuovo il tuo modo di scrivere: è solo grazie a quello che, anche se non conoscevo i personaggi, sono riuscita a destreggiarmi nella lettura.
Parlando della trama della one-shot! Mi è piaciuta molto. Prima di tutto, perché non capita spesso di trovare storie a tematica omosessuale femminile. E, secondo, perché non capita spesso di trovare storie a tematica omosessuale femminile scritte bene. Mi è piaciuto tantissimo il fatto che, diversamente dalle storie yaoi che leggo in giro, qui non ci fosse una netta distinzione tra dominante e passivo. Infatti, inizialmente ho creduto che la "seme" fosse Pauline, ma poi alcuni atteggiamenti di Natalie mi hanno fatto cambiare idea. Ma, di nuovo, i ruoli si sono invertiti e mischiati! Mi è piaciuto molto questo fatto. Credo che nell'amore omosessuale femminile sia proprio così, anche per una questione... fisica. Per la conformazione dei corpi delle donne, si può dire: anche durante l'atto sessuale, non c'è la differenza che poi può esserci tra due uomini.
Oddio, sono un disastro nello spiegarmi.
In ogni caso: grazie mille per aver sottoposto questa storia al gruppo su Facebook! La pubblicizzerò sulla bacheca, perché merita veramente molto. (Si può dire? Veramente molto troppo stupenda ♥) Scrivi davvero benissimo. Spero che tu partecipi attivamente alla pagina, perché altrimenti saresti un talento sprecato. Invita anche le tue amiche ed i tuoi amici! ♥
海 / UMi

Nuovo recensore
12/09/12, ore 18:42

Beh, devo dire che pensavo molto peggio in quanto a tragicità XD probabilmente è merito tuo che sei riuscita a raccontare degli eventi simili senza calcare troppo sul lato, appunto, tragico. Insomma, niente lieto fine, ma nemmeno voglia di spararsi dopo aver letto :D
Detto questo, non conosco le protagoniste della storia, ma devo dirti che dalla descrizione iniziale non mi aspettavo che Pauline si sarebbe lasciata morire così. Voglio dire, una donna che a quei tempi era dichiaratamente omosessuale, mi dà di una con le palle, invece lei mi è sembrata piuttosto remissiva sin dall'inizio e alla fine praticamente non reagisce e si chiude nella sua solitudine. Un'altra cosa che mi ha lasciata perplessa è che Natalie praticamente se ne frega delle condizioni di Pauline (sapeva che stava male, che aveva tentato il suicidio!), eppure rimane così sconvolta dalla sua morte. Della serie: "E che ti aspettavi, viste le premesse?!" XD insomma, Natalie non esce proprio molto bene da questa storia, almeno a me ha dato la sensazione di una persona estremamente egoista.
Sulla forma e sulla grammatica, come sempre niente da eccepire :)